Giovanni Ramonda è responsabile generale dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII dal 13 gennaio 2008. È lui che ha raccolto l’eredità di don Benzi.
Ramonda nasce a Fossano, in provincia di Cuneo, nel 1960. Il papà è operaio, la mamma casalinga.
Giovanni è il settimo figlio, e racconta che sono stati i genitori a trasmettergli l’amore per la famiglia e per il Signore. “A loro devo tutto. Mi hanno trasmesso la bontà della scelta di essere famiglia, il guadagnarsi il pane onestamente, con sacrificio ma anche con ottimismo, la fiducia in Dio e nella sua Provvidenza, il leggere gli avvenimenti alla luce della fede”.
Arriva in Comunità come obiettore di coscienza a soli 18 anni, perché «servire la patria attraverso il servizio civile mi sembrava molto più in linea con il Vangelo. In quel periodo ho approfondito anche il pensiero di Gandhi, Martin Luther King, Giorgio la Pira, Lanza del Vasto. Ma il vero nonviolento - ho scoperto - è Gesù Cristo. Incontrai un sacerdote, don Mino, che mi ha parlato di questa Comunità.
Per conoscerla, durante le vacanze di Natale, ho trascorso una settimana a Rimini dove ho potuto incontrare don Oreste, che mi ha subito proposto di andare nella casa famiglia di Coriano».
A 20 anni ha già scelto la sua dimensione: papà di casa famiglia. Contemporaneamente continua gli studi, si laurea in pedagogia e consegue un magistero in scienze religiose.
Da 28 anni è felicemente sposato con Tiziana e vive con 9 figli, naturali e accolti, nella casa famiglia di Sant’Albano Stura.
La Comunità guidata da Giovanni Ramonda “è viva, impegnata, responsabile. C’è la voglia di essere aperti alle nuove chiamate, ai nuovi progetti. È un tempo di grazia, in cui lo Spirito ci visita, anche perché don Oreste è in cielo e continua ad agire”.
Per approfondimenti, puoi leggere biografia di Giovanni Ramonda