L’incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII con il popolo rom e sinto risale al 1989 in seguito all’amicizia con una famiglia rom a Faenza (RA), e poi subito dopo con altre famiglie a Rimini e Forlì. Incontrarsi con le ‘famiglie’ rom è stato il modo di conoscere questo popolo.
L’esigenza della condivisione di vita che costituisce il carattere della Comunità ha manifestato negli anni frutti diversi:
- Negli anni Novanta alcune sorelle consacrate di Comunità hanno vissuto per diversi anni nel campo rom di via Portogallo a Rimini
- Oggi, quando si renda necessario e sia possibile, i membri della Comunità là dove vivono si fanno “vicini di casa” facendo posto a famiglie rom con i loro camper nei cortili delle proprie abitazioni, perché abbiano un luogo dove posare il capo
- Oltre l’accoglienza di vicinato, c'è l’accoglienza diretta vera e propria nelle case famiglia e famiglie aperte di numerosi minori, su richiesta dei servizi sociali quando ce n'è la necessità, oltre che di interi nuclei familiari
Obiettivi
Supporto alla vita di condivisione e all'evangelizzazione
Il supporto alla vita di condivisione e all'evangelizzazione da parte della Comunità con persone e famiglie rom e sinte si sviluppa in due direzioni: interventi di promozione umana e realizzazione di momenti di preghiera e annuncio.
Le attività svolte sono:
- Interventi diretti a persone e famiglie di assistenza materiale, legale e scolastica (ospitalità presso strutture di accoglienza associative, aiuti economici, rifornimento generi di prima necessità, reperimento soluzioni abitative, accompagnamento alle strutture sanitarie, affiancamento e mediazione con i servizi sociali; patrocinio legale, assistenza in carcere; reperimento testi e materiale scolastico, sovvenzionamento rette scolastiche, mediazione e incontri con i docenti)
- Realizzazione di momenti liturgici o di preghiera in occasione delle principali feste cristiane (Pasqua e Natale) e del mese di maggio (legati alla devozione alla Madonna).
Impegno di rimozione delle cause che provocano l'emarginazione
L'impegno di rimozione delle cause che provocano l'emarginazione è da sempre indirizzato prima di tutto alla difesa dei diritti umani e civili fondamentali del popolo zingaro, affinché possa liberarsi dalla esclusione sociale in cui è imprigionato conservando gli elementi culturali che ne connotano l’identità. I principali diritti da tutelare sono:
- Casa
- Salute
- Formazione
- Accesso al lavoro
- Condizione dei minori.
Vista la difficoltà nel portare avanti questo obiettivo è maturata la consapevolezza di quanto sia necessario raggiungere gli ambiti/istituzioni (internazionali nazionali e locali) che devono tutelare tali diritti.
Gli interlocutori principali che sono via via venuti definendosi sono:
- A livello di Governo l'U.N.A.R. presso il quale siamo stati accreditati per la partecipazione alle strategie di inclusione dei Rom Sinti e Camminanti.
- A livello Ecclesiale la Fondazione Migrantes presso la Conferenza episcopale italiana e la Comunità di Sant'Egidio
- A livello internazionale grazie alla rappresentanza presso le Nazioni Unite (dal 2006 è stato concesso alla Comunità Papa Giovanni XXIII lo status consultivo speciale presso l'ECOSOC di Ginevra).