SERVIZIO ANTITRATTA
antitratta@apg23.org
Maurizio Galli
T. +39 348 4767078
"Nessuna donna nasce prostituta".
Don Oreste Benzi
La Comunità Papa Giovanni XXIII è dalla parte delle vittime di tratta fin dagli anni ’90 quando approdarono in Italia un numero crescente di migranti dall’Albania e successivamente dalla Nigeria. In particolare, don Oreste Benzi ha dato inizio al Servizio Antitratta con la cosiddetta “condivisione di strada” ovvero l’incontro con donne e adolescenti costrette alla prostituzione sulle strade italiane per costruire una relazione di fiducia, ridare dignità alla donna e offrire una via d’uscita. L’incontro e il dialogo con donne, uomini, adolescenti, bambine e bambini di strada si è poi diffuso in diverse parti del mondo e con diverse modalità per mettersi dalla loro parte là dove sono e offrire una occasione di riscatto ad ogni persona che in quanto tale non può essere considerata una merce.
Operatori e volontari del Servizio antitratta, nel corso degli anni, hanno adottato un approccio centrato sulla persona, interculturale e interreligioso, intersezionale e sensibile al trauma. Ogni persona sopravvissuta alla tratta e allo sfruttamento, con un proprio background migratorio, una propria dimensione spirituale e una propria storia di violenze multiple prima, durante e dopo il viaggio, può sentirsi affiancata in un contesto familiare di accoglienza e, dopo una prima fase di recupero, diventare protagonista del suo benessere e della sua inclusione.
Scarica il report 2023 che fotografa la situazione
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La Comunità di don Benzi è impegnata su vari fronti:
In Italia, la Comunità Papa Giovanni XXIII in 8 regioni è soggetto attuatore dei progetti capitanati dal Numero Verde Nazionale Antitratta, del Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei ministri. Inoltre collabora al Tavolo Asilo per l’accoglienza di MSNA e rifugiati politici spesso destinati a gravi forme di sfruttamento.
In Europa, è iscritta al Registro per la Trasparenza della Commissione Europea (banca dati delle associazioni che intendono influenzare le politiche delle istituzioni europee), ed è impegnata nella progettazione con partners dell’UE in favore di vittime di tratta, anche promuovendo negli ultimi anni tavole rotonde e conferenze al Parlamento Europeo per garantire i diritti fondamentali dei migranti maggiormente esposti alla tratta.
A livello internazionale, la Comunità ha ottenuto lo Status Consultativo Speciale nell'ECOSOC alle Nazioni Unite, e dal 2009 è una presenza permanente a Ginevra per dare voce a chi non ha voce. Anche alle vittime di tratta e di ogni forma di grave sfruttamento: sessuale, lavorativo, accattonaggio, servitù domestica, matrimoni forzati, prelievo di organi. E’ partner della rete ecclesiale contro la tratta, Talitha kum international.
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Dati 2022 |