Con la consapevolezza che chi commette un reato e finisce in carcere è spesso vittima di una ingiustizia distributiva a diversi livelli, la Comunità Papa Giovanni XXIII comincia a fare delle visite costanti all'interno degli istituti penali minorili (IPM) proponendo di accogliere in famiglia chi può beneficiare di misure alternative. Iniziano così le prime accoglienze in casa famiglia.
Il Servizio di Giustizia Minorile nasce nel 1996, in un tempo in cui si sta parlando di chiusura degli Istituti per i Minori, dalla sollecitazione di "andare a cercare gli ultimi là dove essi sono e non aspettare immobili che arrivino a noi".
Attività
- Animazione e attività ricreative e socializzanti con ragazzi, agenti, educatori presso gli Istituti Penali minorili in Italia (Bari, Lecce, Acireale, Bologna, Torino) e nelle terre di missione dove siamo presenti come Comunità;
- Accoglienza di giovani detenuti presso realtà della Comunità Papa Giovanni XXIII con percorsi alternativi alla detenzione. cercando di curare la relazione con le famiglie di origine, in sintonia con gli enti territoriali di competenza quali, assistenti sociali, centri di giustizia minorile, ecc.
- Presenza negli istituti penali minorili
- Incontro con le famiglie, con i giudici minorili e gli operatori della giustizia minorile.
- Campi fuori le mura.
Obiettivi
- Sensibilizzazione sulla vita negli istituti di pena minorile, riflettendo sul problema della devianza minorile con incontri e testimonianze
- Monitoraggio delle risorse disponibili per l’accoglienza sul territorio;
- Animazione nei "quartieri a rischio", che ha permesso di instaurare relazioni importanti con giovani in situazioni di grave disagio, con cui sono nati rapporti stabili
- Collaborazione con il Ministero delle politiche sociali a proposte di legge sui procedimenti penali minorili.