Il Servizio Condivisione di Strada nasce nel 2002 dall'esigenza di animare la Comunità all'incontro con i "senza fissa dimora" e confrontare le varie esperienze presenti in alcune zone, per convergere verso un progetto comune di condivisione e di rimozione delle cause.
Nei primi anni Ottanta due membri della Comunità scelsero di vivere per 8 mesi sulla strada, con i senza dimora e come i senza dimora. Questa esperienza portò alla scoperta di un mondo invisibile, un popolo di persone ai margini delle nostre città, a volte sotto le nostre case, alle quali non sono riconosciuti i diritti più elementari. Una moltitudine variegata: persone che hanno perso il lavoro, extracomunitari, tossicodipendenti, prostitute, anziani, persone border-line accomunate non soltanto dalla mancanza di una dimora stabile, ma dalla privazione di un’identità ufficialmente riconosciuta, uno status civile e sociale, e soprattutto da una grande solitudine.
Da allora, fedele al mandato "quando i poveri non vengono a cercarci, dobbiamo andare noi a cercarli", la Comunità ha iniziato ad incontrarli nelle stazioni, sotto i ponti e ovunque essi si rifugiassero alla ricerca di un posto sicuro per la notte.
Nel 1987 venne aperta a Rimini la prima "Capanna di Betlemme", una realtà di pronta accoglienza serale e notturna, dove gli "invisibili" non trovano solo un tetto sulla testa e un letto dove dormire, ma soprattutto il calore della famiglia mai avuta, attraverso momenti importanti di condivisione – la cena, le chiacchiere insieme – che lentamente permettono di instaurare relazioni significative.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto "Capanne di Betlemme" in varie città italiane e straniere (fra le altre a Bologna, Forlì, Milano, Tirana….) e ha attivato unità di strada che ogni sera vanno ad incontrare i "poveri invisibili".
Oggi chi arriva alla Capanna di Betlemme ha anche la possibilità di uscire dalla propria condizione attraverso la costruzione di progetti individualizzati di reinserimento sociale. Questo percorso si sviluppa nella misura in cui la persona ritrova il desiderio di condurre una vita dignitosa, la capacità di lottare contro le ingiustizie e il sostegno fraterno di persone che si fanno a lei "prossimo".
Inoltre il servizio “Condivisione di strada” agisce accanto alle persone senza dimora con mense di strada (a Roma e Milano), centri diurni (a Forlì, insieme con la Caritas diocesana) e con la gestione di un albergo solidale, a Rimini, in collaborazione con il Comune.
Il servizio coordina le attività di APG23 per la sensibilizzazione e la denuncia della condizione dei senza fissa dimora. Progetta campagne informative, eventi pubblici e dialoga con le istituzioni per trovare soluzioni concrete per chi vive in strada.
Ogni anno nel mese di ottobre, in occasione della giornata che le Nazioni Unite dedicano alla povertà estrema, il servizio organizza una grande manifestazione di piazza, “la notte dei senza dimora”.
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