interventi |
---|
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
La missione è nata nel 1999: i missionari dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII vivono nel piccolo paesino di Chalna. Insieme a loro vivono un’ottantina di persone, che provengono quasi tutte dalla casta degli intoccabili.
In Bangladesh, vige ancora il sistema spietato e insormontabile delle caste, non importa a quale religione tu appartenga – indù, mussulmana o cristiana - se sei nella casta degli intoccabili, o peggio ancora se sei tra i fuori casta, allora la tua vita sarà molto dura, perché gli unici lavori permessi sono pulire le fogne, conciare le pelli, fare il lustrascarpe o spaccare le pietre, tutti impieghi considerati umilianti e che permettono un guadagno insufficiente per mantenere una famiglia.
Nelle realtà della “missione”, abitano mussulmani, indù e cristiani.
C’è un grande rispetto reciproco e si cerca ogni giorno di costruire un’unica grande famiglia, dove le donne abbandonate dal marito, perché sterili, diventano madri affidatarie di bambini orfani o disabili; una famiglia dove quei bimbi che sono considerati “handicappati gravi” sono capaci di far sbocciare nuovamente il sorriso su tanti volti segnati troppo spesso dal dolore.
La missione è costituita come una sorta di villaggio che permette ai tanti bambini accolti di giocare liberamente nel cortile senza incorrere in pericoli. All’interno del villaggio si trovano diverse strutture:
Nelle diverse strutture vengono accolti ad esempio i bambini ed i giovani che studiano o lavorano ma che, perché disabili orfani o in condizioni familiari pessime, necessitano di un ambiente sano, protetto e familiare in cui vivere.
Vi sono poi alcune famiglie che hanno bisogno di sostegno per svariati motivi, così abbiamo scelto di inserirli all’interno del nostro villaggio dando loro la possibilità di gestirsi autonomamente come famiglia ma sostenuti e accompagnati da noi.
Sostegno nutrizionale
All’interno del villaggio è stata istituita una mensa che prepara oltre 100 pasti al giorno permettendo a tutti coloro che la frequentano(bambini, ragazzi e adulti) di mangiare almeno un pasto al giorno completo e salutare.
Inoltre questo progetto prevede la distribuzione del latte in polvere e visite specialistiche per il sostentamento dei neonati. Durante i controlli i bambini vengono pesati al fine di monitorarne le condizioni di salute. Inoltre le madri o tutrici dei bambini vengono formate sulle modalità opportune per il progressivo svezzamento dei bimbi.
Progetto Sanitario
In Bangladesh la situazione sanitaria è estremamente precaria. In un contesto di grave povertà, i pazienti devono provvedere autonomamente al pagamento delle medicine, degli esami medici e delle operazioni chirurgiche. A farne le spese sono i più poveri, che devono scegliere se mangiare o curarsi. In tale contesto, dal 2001 abbiamo sentito il dovere di offrire assistenza medica ai più poveri.
Giorno dopo giorno sempre più persone vengono al nostro cancello per chiedere aiuto, persone che senza il nostro costante sostegno non riuscirebbero a sopravvivere. All’interno del villaggio c'è un'infermeria ed una piccola farmacia, attive tutti i giorni con figure specializzate. Per quanto riguarda l’infermeria presta le cure di base e di primo soccorso oltre che indirizzare il paziente qualora ci fosse bisogno verso visite specialistiche. La “farmacia” si occupa invece della distribuzione dei farmaci esclusivamente sotto prescrizione medica.
Progetto Psichiatrico
Questo progetto nasce dalla necessità di rispondere alle esigenze di persone affette da problemi psichici, che altrimenti sarebbero abbandonate a loro stesse.
Vengono somministrati i farmaci necessari, avendo cura di spiegare in modo approfondito le corrette modalità di somministrazione ai pazienti. Ogni visita diventa pertanto occasione di verifica che la terapia sia correttamente seguita. In particolare cerchiamo di educare chi si occupa della persona affetta da problemi psichici, mostrando anche quanto sia importante che il paziente curi l’igiene personale, si occupi di sé, abbia una buona alimentazione e sia impegnato in qualche piccolo servizio.
Fisioterapia
In Bangladesh i disabili tendono ad essere nascosti agli occhi della gente, perché considerati una maledizione di Dio. Sono spesso segregati in casa sia per la vergogna, sia perché la vita di un disabile è davvero difficile, considerando che i villaggi sono isolati, le strade sterrate sono impraticabili per chi ha difficoltà motorie, gli alloggi sono capanne costruite su base di terra battuta. Le famiglie quindi sono spesso scoraggiate e sopraffatte dall’impotenza, non riuscendo a far fronte a tutte queste difficoltà. Costretti a vivere in condizioni igienico – sanitarie molto precarie e privati della possibilità di movimento, possono riportare gravi danni, spesso irreparabili.
Per rispondere alle necessità espresse da numerose famiglie con disabili a carico abbiamo aperto in centro di fisioterapia; dove quattro assistenti fisioterapisti seguono una sessantina di pazienti, realizzando anche visite domiciliari ai pazienti che hanno già terminato il trattamento per monitorarne le condizioni e valutare la necessità di fornire eventualmente particolari ausili.
Programma educativo e di sostegno scolastico
Nel contesto bengalese l’istruzione rappresenta un valido strumento di crescita, di inserimento lavorativo, di lotta alla povertà ed alla discriminazione.
Ecco perché i missionari hanno dato vita a diversi interventi educativi che cercano di garantire l’effettiva eguaglianza delle opportunità scolastiche, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali individuali, e di promuovere e premiare l’impegno come fattore decisivo di progresso del paese.
Presso la missione si trova una scuola materna che garantisce a circa sessanta bambini di avere un’istruzione ed un luogo protetto in alternativa alla strada mentre i genitori sono al lavoro e le classi per i disabili che si suddividono in 5 sezioni a seconda del bisogno individuale riscontrato.
Vengono anche realizzati numerosi laboratori di terapia occupazionale rivolti principalmente ai ragazzi diversamente abili più grandi. La Comunità gestisce inoltre un doposcuola dalla classe prima alla classe decima. Gli studenti, suddivisi in piccole classi, hanno così la possibilità di usufruire di un sostegno indispensabile che non ricevono né dai genitori, spesso analfabeti, né presso la scuola dove le classi sono generalmente sovraffollate. I missionari hanno infine avviato due piccole scuole nei villaggi limitrofi di Bhotyagata e di Khutakali e sostengono i ragazzi che vogliono proseguire gli studi fino all’università ed alcuni minori inseriti negli ostelli (boarding) della scuola secondaria.
Adozione a distanza
Sono quasi 500 i bambini e i ragazzi che usufruiscono del sostegno a distanza, grazie al quale viene garantito loro una buona prima colazione, un pasto e anche la merenda prima di tornare nelle loro famiglie. Inoltre viene fornito tutto il materiale scolastico, vengono pagate le tasse scolastiche e viene garantita l’assistenza sanitaria in caso di bisogno. Si provvede anche al vestiario e ad altri generi di prima necessità, per chi ne avesse bisogno. All’interno delle adozioni a distanza sono stati inseriti anche degli anziani che senza il nostro sostegno non potrebbero ricevere le cure mediche loro necessarie ed una opportuna alimentazione.
Fattoria
La Comunità gestisce una piccola fattoria che riesce a coprire in parte il fabbisogno giornaliero della Missione, per quello che riguarda il latte, il pesce e gli ortaggi. Dà lavoro ad alcune persone provenienti da famiglie disagiate.