Nel contesto delle attività realizzate quotidianamente dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per il recupero e la riabilitazione dei detenuti ed il loro reinserimento in società, combattendo e contrastando lo stigma che li accompagna, si inseriscono le azioni sviluppate attraverso progetti finanziati dall’Unione Europea. Un esempio di queste attività consiste nella pubblicazione delle Linee Guida per l’implementazione a livello europeo delle alternative alla detenzione ed un Manuale per la formazione del personale coinvolto nell’implementazione di tali misure, entrambe sviluppate all’interno del progetto “Reducing Prison Population: alternative tools of justice in Europe”. Tale progetto, di cui la nostra Comunità è stata il capofila di un partenariato composta da organizzazioni di 7 Paesi europei (Italia, Bulgaria, Lettonia, Regno Unito, Romania, Francia, Germania), si è concluso nell’aprile del 2016. La necessità di ampliare l’utilizzo delle alternative alla detenzione è stata ripresa anche dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando in più occasioni (leggi l'articolo di Avvenire sulle pene alternative; oppure l'articolo di Repubblica Le pene alternative diminuiscono la recidiva).
In questo contesto si inserisce anche il progetto “ARISA: Assessing the Risk of Isolation of Suspects and Accused” (Valutazione del rischio di isolamento per i sospettati e gli accusati di un crimine). Tale progetto, di cui la Comunità Papa Giovanni XXIII è uno dei partner, verrà realizzato in 4 Paesi europei (Bulgaria, Italia, Belgio e Grecia), e terminerà ad aprile del 2019. Nello specifico il progetto mira a rafforzare a livello europeo l'osservanza della presunzione di innocenza nei procedimenti penali. Per fare ciò, il Progetto ARISA esaminerà i fattori che influenzano lo status sociale dei detenuti e degli accusati di un crimine, analizzando e descrivendo il loro impatto e fornendo alle autorità giudiziarie e legislative una metodologia per valutare il rischio di de-socializzazione per i sospetti e gli accusati di un crimine, insieme ad orientamenti pratici su come affrontare questo rischio.
Nell’ambito di questo progetto è stato indetto un concorso per la creazione del logo del progetto ARISA. Il logo servirà come componente principale per l'identità visiva del progetto ed apparirà su tutto il materiale realizzato all’interno del progetto, tra cui sito web, newsletter elettroniche e pubblicazioni cartacee.
L'autore della proposta vincente riceverà un premio di 300 euro. Gli autori delle proposte che si classificheranno al secondo posto e al terzo posto riceveranno un premio di 100 euro ciascuno.
Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il 29 settembre