Eventi




Migranti al lavoro in centro di accoglienza in provincia di Cuneo. Foto di Marco Tassinari.

Cuneo: migranti cercano lavoro e dignità

Lettera aperta del Presidente Ramonda

Nelle settimane scorse in Piemonte si è aperto un dibattito pubblico sulla questione dei braccianti stranieri stagionali in cerca di lavoro per la raccolta della frutta. Ecco la versione integrale della lettera aperta del nostro Presidente Ramonda, pubblicata in parte su La Stampa di domenica 2 Agosto.

 

Gentile Direttore,

in questi giorni è tornata alla ribalta delle cronache il tema dei migranti stagionali in cerca di un lavoro per la raccolta nei campi, in particolare nel saluzzese per la raccolta della frutta.
La stagione della frutta - pesche, mele, Kiwi - dura da maggio fino a metà novembre. Il fenomeno si è intensificato negli ultimi dieci anni, all'indomani della crisi economica, quando molti migranti dell'Africa sub-Sahariana si riversarono, in particolare nel saluzzese, in cerca di un lavoro stagionale nella raccolta della frutta. Oggi, questa situazione, già difficile da gestire, unitamente all'emergenza del Covid, sta facendo deflagrare una questione mai risolta definitivamente.

Chi lavora e chi viene in cerca di lavoro deve avere una sistemazione dignitosa. Accampamenti nei parchi cittadini, come quelli verificatisi nelle scorse settimane, non rispettano né la dignità dei migranti né il diritto delle famiglie di poter beneficiare degli spazi pubblici.
Molti di loro sono assunti con un contratto a chiamata: formalmente dura tre-quattro mesi, ma di fatto i migranti lavorano solo pochi giorni. La ragione è la seguente: quando è il momento giusto per la raccolta della frutta è necessaria molta forza lavoro - tanti braccianti - in pochi giorni. Quando è pronta, la frutta va raccolta in fretta. Per lavoratori stranieri in cerca di fortuna, pochi giorni di lavoro è meglio di niente.

Come Comunità Papa Giovanni, insieme alla Caritas locale, gestiamo dal 2006 a Saluzzo una casa di accoglienza per queste persone in cerca di lavoro. Abbiamo ospitato fino a 100 persone, divenendo un punto di riferimento per questi migranti, specie per i più vulnerabili, seguendo il carisma che ci ha lasciato il nostro fondatore, don Oreste Benzi, di essere al fianco degli ultimi tra gli ultimi. Tutto senza alcun contributo pubblico. Non è stato semplice.
Ci sono stati diversi episodi difficili. Ne cito uno di alcuni anni fa. Una sera arrivarono presso la casa un gruppo di migranti che erano rimasti esclusi dalla mensa, in quanto non c'era posto per tutti. Volevano rubare il pentolone della pasta. Chiamammo le forze dell'ordine per sedare gli animi, ma capivamo le ragioni di chi aveva fame. Vengono in mente le parole di Primo Levi: “Considerate se questo è un uomo che lotta per mezzo pane”. Ogni anno i posti che riuscivamo ad offrire non bastavano mai: ne servivano almeno il doppio. In mezzo a tante parole c'è chi si sporca le mani, anche col rischio di rimanere contagiati.

Quest'anno sono molto meno rispetto al passato si pensava che a causa del Covid non si ripetesse il fenomeno. Invece sono arrivati.
Sono molto meno rispetto al passato, ma non sono stati predisposti interventi per le note ragioni di sicurezza sanitaria.

In tutti questi anni non c'è mai stata una soluzione definitiva del problema.

Quali soluzioni possibili?
Si potrebbe realizzare un campo di prima accoglienza dove avere un primo contatto con i migranti che arrivano in zona. Quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria, dovrebbe esser gestito dalla Protezione Civile. Inoltre ci vorrebbero tanti mini-campi nei pressi dei luoghi in cui si raccoglie la frutta, gestiti dagli agricoltori. Quest'ultimi potrebbero usare a questo scopo una parte della paga dei braccianti. E' quella che si chiama “accoglienza diffusa”, un'esperienza che sta funzionando. Si evitano grandi assembramenti, difficili da gestire e che presentano problemi di sicurezza e di igiene, creando fondati timori nella popolazione residente. In un campo piccolo, invece, si seguono meglio gli ospiti e c'è meno timore da parte della popolazione. La gestione dovrebbe essere realizzata da Tavoli concordati che coinvolgano tutti gli attori: Prefetture, Questure, Asl, Enti locali, Privato Sociale e cittadini.

Chi cerca lavoro, cerca dignità.

Cordialmente,
Giovanni Paolo Ramonda
Presidente Comunità papa Giovanni XXIII



Foto di Marco Tassinari
03/08/2020

 

 

Ultime news
  • Marciamo insieme per la pace
    Il 15 giugno si terrà la marcia "SAVE GAZA- fermate il Governo di Israele- Per la Palestina, per la pace". Da Marzabotto...
    Leggi tutto
    12 Giugno 2025
  • Centenario Don Oreste Benzi, Padova
    Nel 2025 ricorre il Centenario della nascita, avvenuta il 7 settembre 1925 a Rimini, di don Oreste Benzi, prete degli ...
    Leggi tutto
    10 Giugno 2025
  • «Un ministero per la pace»
    Il 24 giugno a Roma l'evento con le realtà cattoliche per la pace.
    Leggi tutto
    10 Giugno 2025
  • Fadda: disponibili a lavorare con..
    Nei giorni scorsi, tra il 4 ed il 6 giugno, si è tenuto in Vaticano l'incontro annuale con i moderatori delle aggregazion...
    Leggi tutto
    07 Giugno 2025
  • Colombia, il Presidente si scusa ..
    Il 5 giugno 2025 il presidente colombiano Gustavo Petro ha presentato pubbliche scuse alla Comunità di Pace di San José de...
    Leggi tutto
    06 Giugno 2025
  • Giubileo delle Famiglie 2025
    Al Giubileo delle famiglie ha partecipato una delegazione della Comunità Papa Giovanni XXIII. Durante la veglia di preghi...
    Leggi tutto
    02 Giugno 2025
  • Mantovano in visita alla casa fam..
    Giovedì 29 giugno 2025 il sottosegretario Alfredo Mantovano ha visitato la casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XX...
    Leggi tutto
    01 Giugno 2025
  • Un'unica famiglia a che mette a t..
    Sabato 31 maggio 2025 a Rimini si è tenuta l'assemblea annuale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
    Leggi tutto
    01 Giugno 2025
  • Sogna e cammina per vincere le di..
    È partito il 1 giugno il pellegrinaggio 'Sogna e Cammina', giunto alla 5ª edizione. Affrontano il percorso oltre 20 person...
    Leggi tutto
    01 Giugno 2025
  • 10 anni di missione in Grecia
    Sabato 17 maggio si sono celebrati 10 anni di presenza della Comunità Papa Giovanni XXIII in Grecia: la casa famiglia di ...
    Leggi tutto
    20 Maggio 2025
Iscriviti alla Newsletter IOCON
Iscriviti alla nostra Newsletter, riceverai le nostre storie e le notizie dalle Case Famiglia e dal mondo della Comunità Papa Giovanni XXIII
iscriviti adesso

Loading…