Se ne è andato il 19 dicembre 2018 un ribelle, guerriero di Dio. Ha lottato fino alla fine, non per salvare la sua vita, ma avere la vita per continuare a stare con i poveri più poveri negli angoli più estremi del mondo.
André Volon era un missionario, parola che lo faceva arrabbiare, perché racchiudeva le conseguenze di un dominio colonialista che aveva impoverito i paesi del Sud del mondo. Piuttosto si ritrovava nella visione di San Daniele Comboni quando diceva: «L’Africa agli africani». Ecco, lui voleva essere come quelle persone con le quali andava a condividere: povero tra i poveri e così testimoniare quel Dio che si incarna nell’umanità.
André era di origine belga. Nato il 20 marzo del 1945 a Lons Saint Remy, Belgio, prima di approdare alla Comunità Papa Giovanni XXIII aveva fatto diverse esperienze alla ricerca della giustizia, alla ricerca dell’”essere”, alla scoperta di Dio.
#FOTOGALLERY:volon#
Diceva di essere una persona «in continua evoluzione nel rapporto con la Chiesa» e la sua storia lo dimostra: dopo aver frequentato il seminario dei Gesuiti per le missioni straniere in Belgio, era stato 2 anni in un convento trappista in Francia, poi a Roma per fare il noviziato nel ramo contemplativo maschile della congregazione fondata da Madre Teresa di Calcutta. Dopodiché, nel 1980, arriva a Spello per fare un anno sabbatico.
Nel 1981 incontra don Benzi con una lettera di raccomandazione di Carlo Carretto. Sono bastate queste parole «Noi come comunità siamo chiamati ad andare nel fosso» proferite dal sacerdote, per capire che quella della Papa Giovanni sarebbe stata la vocazione giusta per lui. La sua Patria è stata il mondo intero. Nel 1985 è stato in Zambia, poi in Tanzania, Brasile, India, Kenya, Gerusalemme, Haiti. Il 26 settembre del 1987 si consacra a Dio.
Un anno fa stavi meditando un libro sul pensiero di ViKtor E. Frankl: «Ha senso soffrire. Quando la vita ha un senso». Ebbene, la vita ha avuto un senso forte per te, le ingiustizie ti erano insopportabili tanto che hai chiesto a Dio una grazia tutta speciale: la misericordia.
Grazie André per il tuo calore, per la passione, il fuoco che hai lasciato a quanti hanno avuto la fortuna di incontrarti.