Se sei in gravidanza, le pressioni che puoi subire come donna, e che potrebbero portarti alla ricerca di informazioni sul come abortire naturalmente, possono essere di origine sociale o familiare. Talvolta il marito o il compagno, oppure papà e mamma, oppure un medico in ospedale danno il consiglio di abortire di fronte a difficoltà oggettive ed evidenti o a malformazioni del feto. Ci possono essere problemi economici, oppure ti si prospetta una forte solitudine nel dover crescere un figlio da sola. Sei minorenne, o comunque troppo giovane e vuoi sapere come abortire senza farlo sapere ai genitori. O hai paura di non sapere amare un figlio con la sindrome di down. Magari hai già iniziato una ricerca sul come abortire in Italia o all'estero, se sia meglio un aborto farmacologico (chimico) e se sia possibile abortire in casa; quali sono tempi, luoghi e costi e come interrompere una gravidanza indesiderata. «Come abortire naturalmente?» a volte diventa un urlo, sembra quella l'unica strada rimasta aperta.
L’ambito Maternità e Vita della Comunità Papa Giovanni XXIII può essere al tuo fianco per ascoltarti ed affiancarti durante il tuo percorso, per trovare insieme strade per superare le difficoltà nel rispetto della dignità tua e del bambino.
Se sei in difficoltà con la gravidanza e vorresti chiedere aiuto ad una donna per abortire in casa o naturalmente chiama il numero verde 800-035036 per saperne di più, oppure scrivi su WhatsApp al numero 342.7457666. Puoi anche scrivere un messaggio privato sulla pagina Facebook della Comunità Papa Giovanni XXIII. Poni le tue domande via mail: maternitaevita@apg23.org. Chiedi informazioni anche sulla possibilità del parto in anonimato e sulle culle segrete, per conoscere le controindicazioni ed i rischi dei vari metodi abortivi.
Informativa per la privacy art. 13, GDPR 679/2016 I tuoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII – titolare del trattamento – Via Valverde 10b, 47900 Rimini (RN) per rispondere alla tua richiesta. Gli incaricati preposti al trattamento sono gli addetti ai singoli uffici competenti per la richiesta avanzata ed ai sistemi informativi. Ai sensi degli 'artt. 15-22, GDPR 679/2016 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporti al loro trattamento per motivi legittimi scrivendo al titolare all'indirizzo sopra indicato o inviare un'email a maternitaevita@apg23.org presso cui è disponibile, a richiesta, elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.
Ecco qualche foto per valutare lo sviluppo del feto durante le varie settimane di gravidanza.
A volte capita di abortire spontaneamente, ma sempre più frequente è il ricorso all'aborto farmacologico con l'utilizzo della pillola abortiva RU486 e della pillola del giorno dopo e dei 5 giorni dopo. La prima è proposta negli ospedali in alternativa all’intervento in ospedale (aborto chirurgico) ma ha forti controindicazioni per la salute fisica e psichica della donna e la porta a vivere il dramma in solitudine, senza la possibilità di un confronto con altre donne nella propria condizione.
Anche le pillole del giorno dopo e dei 5 giorni dopo, qualora il concepimento sia già avvenuto, hanno un effetto abortivo, in quanto rendono inospitale l’endometrio, la parete dell’utero in cui l’embrione di pochi giorni dovrebbe annidarsi.
Se la volontà di abortire nasce da rischi di vita per la madre gestante, si parla di aborto terapeutico. Alcune donne vorrebbero abortire in casa. Ecco i diversi tipi di aborto chirurgico:
Puoi vedere qui alcune foto (aspettare 5 secondi per caricare la pagina) per comprendere cosa accade al feto abortito.
Franca Franzetti, che affianca e sostiene le mamme in difficoltà nella provincia di Rimini, lo racconta: «Pochi giorni prima di Natale è nata S., salvata dall’interruzione di gravidanza all'ultimo momento. Il 20 maggio scorso era stata programmato l'intervento. Motivo della scelta di abortire? la madre non trovava la forza di opporsi al marito che non voleva il bambino. Nel confronto con i volontari la mamma ha però trovato il coraggio di difendere il suo piccolo; il babbo si è reso conto per un istante di avere già un terzo figlio. E soprattutto, che non c'era nessuna differenza con le bambine già nate che adorava. Si era reso conto che costringere la moglie ad abortire avrebbe compromesso anche il loro rapporto. Come Comunità li abbiamo incontrati e abbiamo assicurato un aiuto e un sostegno concreti: per i problemi contingenti di gestione dei bambini potevano contare su di noi; abbiamo costituito una rete attorno a loro con famiglie e volontari».
I dati di anni di incontri ci dicono che in 2 casi su 3 l'incontro, la condivisione, l'offerta di aiuto hanno dato alle gestanti la forza per proseguire la gravidanza nonostante le difficoltà di un ambiente circostante ostile.
A volte un sostegno materiale alla mamma in un momento di difficoltà economica è sufficiente a rivalutare la propria scelta di abortire; in Italia anche i Centri di aiuto alla vita possono offrire il proprio sostegno.
Patrizia: «Nessuno ha inteferito».
Natascia: «Brividi di freddo».
Raccontaci com'è andata, scrivici via email.
Durante tutto l'anno i volontari, come segno di vicinanza ai bambini e alle gestanti in difficoltà, in molte parti d'Italia si riuniscono in preghiera nei giorni in cui viene programmato l'aborto volontario. Se vivi in una delle seguenti città potrai incontrarci direttamente nei giorni e negli orari indicati ed unirti a noi:
L'aborto può portare alcune controindicazioni che è meglio conoscere prima di effettuare la scelta se abortire o no. Poi c'è il tema dell'elaborazione del lutto, spesso è momento fondamentale da affrontare per la mamma che ha abortito. Ecco in un documento quali sono le conseguenze psicologiche che la donna deve tenere in considerazione.
Il numero verde 800-035036 ti può fornire informazioni sulle esequie ai bambini morti prima di nascere e sulla loro sepoltura. Ecco dove scaricare la modulistica e i riferimenti di legge: Sepoltura dei bimbi morti prima di nascere.
Nella prima domenica di febbraio di ogni anno si celebra la Giornata per la vita. La giornata di vicinanza alle gestanti è stata indetta per la prima volta nel 1978 dalla Conferenza Episcopale Italiana ed è occasione in molte parti d'Italia di ricordare la perdita di un bimbo. In quell'anno veniva approvata la legge 194 sull'aborto, che regolamenta l'interruzione volontaria di gravidanza.
La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce all'iniziativa di 40 giorni di preghiera, digiuno e testimonianze per la vita nascente.
A volte la scelta di abortire può dipendere dall'impossibilità di mantenere da sola il tuo bambino. Forse non lo sai ma è possibile richiedere dei sostegni anche economici. Il 2022 ha visto finalmente l'attivazione di un sostegno economico alle famiglie, crescente in base al numero di figli.
Chiama al numero verde gravidanza 800-035036 oppure contattaci su WhatsApp al numero 342.7457666 per saperne di più. Oppure scrivici via email.