Eventi




Sulle orme di don Oreste

A dieci anni dalla dipartita di don Benzi, i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII si radunano a Forlì

Il 27 e 28 maggio i figli spirituali di don Oreste Benzi sono arrivati a Forlì da ogni parte del mondo. Obiettivo: attingere alle origini del carisma per rendere ancora più efficace la risposta alle nuove emergenze.

 «Ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra». Questa visione profetizzata da Isaia ha affascinato don Oreste Benzi fin da giovane e alla sua realizzazione si è dedicato con passione e tenacia. Una fede che non si limita alla devozione ma spinge alla rivoluzione, come ha sottolineato in uno dei suoi ultimi interventi pubblici, alla Settimana sociale dei cristiani di Pisa.
Nel decennale della sua morte, la Comunità Papa Giovanni XXIII si chiede proprio «a che punto siamo nella costruzione dei cieli nuovi e nuova terra».
Ne parliamo con il responsabile generale della comunità, Giovanni Paolo Ramonda.

Solitamente l’appuntamento annuale della Comunità era di tre giorni, stavolta solo due. Perché?
«Perché il terzo giorno lo faremo a fine ottobre, in una data vicina all’anniversario della morte. Sarà una giornata aperta a tutti, per far conoscere la vita, il pensiero e come si stanno attuando oggi le intuizioni profetiche di don Oreste. Non un classico convegno ma un appuntamento vivace e creativo, con momenti artistici e testimonianze. Ci saranno personaggi importanti, ma soprattutto daremo voce ai poveri».

Intanto però c’è questo evento di fine maggio. Come ci si sta preparando?
«C’è stato un anno di riflessione per fare memoria. Non in senso nostalgico, ma per comprendere i suoi insegnamenti, le sue intuizioni. Ogni zona e ogni settore della comunità sta meditando sulle parole di don Oreste. Io invito tutti a pregare con Pane Quotidiano, lì c’è il suo cuore. Poi ci sono i libri. Inoltre io ho curato dei momenti formativi approfondendo le “cinque vie” di don Oreste: incarnazione, contemplazione, povertà, vita pubblica, obbedienza come dono totale della sua vita».

Hai conosciuto don Oreste e la Comunità a 20 anni. Cos’è che ti ha attirato?
«La sua autenticità. Don Oreste aveva molto chiaro che lui voleva seguire il Vangelo per attuarlo nel mondo di oggi, portandolo anche ai lontani. Non si limitava a proclamarlo ma lo viveva anzitutto in prima persona».

Da allora di anni ne sono passati 40. Oggi cos’è che ti attira?
«Il fatto che riconosco in questo cammino la via che il Signore ha tracciato per me e mia moglie per costruire il regno di Dio. Mi colpisce come la vita della comunità sia attualissima, chiara, limpida: la condivisione diretta con i poveri e gli emarginati è un linguaggio che capiscono tutti, credenti e non credenti, cristiani, musulmani, buddisti, induisti…».  

Qual è, secondo te, la mission della Comunità Papa Giovanni XXIII oggi?
«Ascoltare il grido dei poveri e poi, senza se e senza ma, rispondere, magari con forme precarie e imperfette ma rispondere. Come dice papa Francesco, meglio una Chiesa incidentata che chiusa con il rischio di ammuffire. Ci sono nuove emergenze, profughi in aumento, schiave della prostituzione, vittime dell’aborto... Nel nostro piccolo cerchiamo di rispondere con la vita».

La presenza della Comunità nel mondo si sta allargando. A quanti Paesi siamo arrivati?
«39 paesi. E ci chiamano in altri: Messico, Cuba, Sierra Leone, Capoverde, Togo...».

C’è una strategia di diffusione?
«La strategia è stare in ginocchio, avere la parola di Dio nel cuore, superare le forze istintive che ci porterebbero a mettere le pantofole. Don Oreste ci invitata ad essere incendiari, a fare la rivoluzione con la nostra vita, non facendola pagare agli altri. Per compiere questa rivoluzione dobbiamo essere organizzati, ma sempre in funzione del carisma»

Don Oreste invitava anche ad essere “contemporanei alla storia”. Cosa significa?
«Stare dentro i problemi della povera gente, vivere in noi stessi i loro problemi sentendoli come nostri. Don Oreste ci chiedeva però di essere nel mondo ma non del mondo. Noi dobbiamo essere dove vanno tutti, ma tenere lo sguardo rivolto a Cristo per avere la giusta comprensione».

Cosa chiede oggi la storia per esserle contemporanea?
«Una linea tracciata dalla lettura dei segni dei tempi è che ci vuole una giustizia distributiva che dia a tutti la possibilità di lavorare per mantenere sé e la propria famiglia. Dobbiamo superare le disparità tra chi ha stipendi e pensioni scandalose e chi non ha neppure il necessario. La via della condivisione ci salverà. Il mondo sarà vivibile in quanto sarà attento ai più deboli. È il passo dei più deboli che segna la storia».

Tratto dal mensile Sempre, maggio 2017
Foto di Riccardo Ghinelli

 

RIVIVI LE EMOZIONI (aggiornamento 28 maggio)

 

 

 



Alessio Zamboni
26/05/2017
NOTIZIE CORRELATE

 

 

 

 

Ultime news
  • La visita del presidente Fadda in..
    Dal 20 al 25 luglio il presidente Matteo Fadda ha compiuto il suo primo viaggio in America Latina, visitando Cile e Brasile.
    Leggi tutto
    13 Agosto 2025
  • Addio don Alessandro Fiorina miss..
    Don Alessandro Fiorina, missionario della Comunità Papa Giovanni XXIII, si è spento improvvisamente in Bolivia.
    Leggi tutto
    09 Agosto 2025
  • Il Presidente Fadda su Bibbiano
    L'inchiesta di Bibbiano ha minato la fiducia nel sistema di tutela dei minori
    Leggi tutto
    07 Agosto 2025
  • Pace senza nucleare
    Nel giorno in cui il mondo ricorda con dolore e vergogna il bombardamento atomico di Hiroshima, rilanciamo con forza l’a...
    Leggi tutto
    05 Agosto 2025
  • I ragazzi di don Benzi al Giubile..
    A Roma la Comunità Papa Giovanni XXIII ha portato il suo carisma specifico, quello della “condivisione diretta della vi...
    Leggi tutto
    04 Agosto 2025
  • Giornata tratta: il report 2025
    Fadda: «Fondamentale la prevenzione, nei paesi d'origine e durante gli sbarchi». Nel 2024 per l'associazione di Don Benz...
    Leggi tutto
    28 Luglio 2025
  • Gaza: solidarietà a Relatrice Onu
    Solidarietà alla Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occu...
    Leggi tutto
    17 Luglio 2025
  • Gaza: Fadda, inorriditi del bomba..
    La condanna del bombardamento della parrocchia cattolica a Gaza
    Leggi tutto
    17 Luglio 2025
  • Don Oreste Benzi, tre giorni di f..
    Si terranno nel centro di Rimini, dal 5 al 7 settembre, "Le giornate di don Oreste", una serie di eventi, musica e fede de...
    Leggi tutto
    11 Luglio 2025
  • Al via un concorso artistico per ..
    L'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ha pubblicato il Concorso artistico culturale “INNESCHI – Quando l’arte genera...
    Leggi tutto
    09 Luglio 2025
Iscriviti alla Newsletter IOCON
Iscriviti alla nostra Newsletter, riceverai le nostre storie e le notizie dalle Case Famiglia e dal mondo della Comunità Papa Giovanni XXIII
iscriviti adesso

Loading…