Eventi




Repubblica di san Marino - torre Guaita

Il referendum di San Marino sull'aborto: una domanda sbagliata

Referendum aborto San Marino: si vota il 26 settembre 2021

Un famoso filosofo sosteneva che prima di valutare una risposta, occorre valutare se la domanda è corretta. Le domande sono fondamentali perché indicano le strade. Pertanto se una domanda è sbagliata, qualsiasi risposta sarà sbagliata. E il referendum sulla depenalizzazione dell'aborto del prossimo 26 settembre a San Marino pone una domanda sbagliata. Sbagliata perché non risponde al bisogno di sostegno posto da una donna che vive una gravidanza imprevista.

La domanda non dovrebbe essere “volete che sia consentito alla donna di abortire”, ma “volete che sia consentito alla donna di essere aiutata, accompagnata, supportata”, in altri termini che non sia lasciata sola.

Il punto centrale della questione “aborto” è come aiutare le donne che per qualsiasi ragione si trovino a vivere una maternità imprevista, che scompiglia la loro vita - “ho già abbastanza figli”, “non abbiamo soldi” - oppure che potrebbe ipotecarne il futuro - “devo finire la scuola”, “vorrei laurearmi”, “mi serve un lavoro sicuro”, “desidero un matrimonio con l'uomo giusto”. L'improvviso arrivo di una maternità non programmata per le donne comporta spesso una perdita di controllo sulla loro vita. In queste situazioni si possono ritrovare in una tale crisi da non vedere vie d'uscita, da sentirsi in pericolo, senza la possibilità di scegliere. Soprattutto si ritrovano sole.

Come proteggere, valorizzare, dare speranza alle donne che vivono una gravidanza inattesa?

Anzitutto occorre prevedere concrete misure economiche per rimuovere tutte quelle cause che generano precarietà nella donna: sostegno alla famiglia, borse di studio per le giovani, servizi a costi calmierati per asilo nido e baby-sitter. Queste devono essere accompagnate da un concreto sostegno psicologico e da una rete territoriale che elimini qualsiasi tipo di stigma verso giovani madri.

In secondo luogo, occorre introdurre nella Repubblica di San Marino l'istituto del “parto in anonimato”. Esso prevede che la madre, pur partorendo in ospedale, non proceda contestualmente con il riconoscimento del figlio all’anagrafe, o abbia comunicato all’atto del ricovero di voler procedere con il parto in anonimato, rendendo così quel bambino immediatamente adottabile da una delle tante coppie idonee. Sappiamo che questa possibilità è poco praticata. Pochissime donne sono disposte a lasciare il proprio figlio. Questo avviene perché alla preoccupazione sulla sorte del proprio figlio si somma il sentirsi una “cattiva madre”. Ciononostante è un istituto che va previsto.

Infine, va eliminato il reato penale che nella Repubblica di San Marino prevede la reclusione fino a tre anni per ogni donna che si procura l'aborto. Sebbene nessuna donna sammarinese sia mai stata condannata, è sufficiente una sanzione pecuniaria. Quando incontriamo le donne che hanno volontariamente abortito ci mettiamo al loro fianco, piangiamo con loro per il lutto, se desiderano le accompagniamo a dare degna sepoltura al bimbo non nato. Non le mandiamo in carcere, ma ci mettiamo accanto a loro.

Per queste ragioni al referendum di San Marino del prossimo 26 settembre occorre dire “no”. E subito dopo, occorre introdurre leggi a difesa della donna e del bambino.

In questo arduo compito invochiamo l'aiuto di San Giuseppe, nell'anno speciale a Lui dedicato. Lui che è stato custode della Sacra Famiglia. Lui che ha protetto la sua sposa quando partorì in circostanze inaspettate, lontano da casa. Lui che portò in salvo il figlio che Dio gli aveva affidato, Gesù Bambino.



Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII

 

 

Ultime news
  • Centenario Don Benzi
    L'evento di apertura delle iniziative del centenario si svolgerà a Rimini sabato 14 settembre alle ore 15 con la tavola...
    Leggi tutto
    07 Settembre 2024
  • «Non serve moltiplicare prigioni..
    Scenari. L'evento a Bologna: “dall’amore nessuno fugge”.
    Leggi tutto
    05 Settembre 2024
  • Rimini: incendio Comunità Terape..
    Martedì 3 settembre, un vasto incendio ha distrutto una delle strutture della nostra Comunità Terapeutica a Rimini. Le f...
    Leggi tutto
    04 Settembre 2024
  • Mostra e convegno sul carcere
    Martedì 3 settembre è stata inaugurata la mostra fotografica “Dall'amore nessuno fugge” sulle realtà delle nostre Comunità...
    Leggi tutto
    03 Settembre 2024
  • Premio bontà ai coniugi Fadda
    Matteo Fadda, presidente della nostra Comunità, e la sua sposa Carla Daviso sono tra i vincitori del “Premio internazional...
    Leggi tutto
    01 Settembre 2024
  • Anniversario Sandra Sabattini
    La Beata Sandra Sabattini sarà ricordata con una S. Messa nel giorno del suo compleanno. La celebrazione si terrà lunedì 1...
    Leggi tutto
    18 Agosto 2024
  • «Basta, fratelli e sorelle! Bast..
    Non possiamo non raccogliere questo ulteriore appello di Papa Francesco, Angelus domenica 4 agosto: “Basta, fratelli e sor...
    Leggi tutto
    05 Agosto 2024
  • Giornata tratta: il report
    report in occasione del 30 luglio: in Europa 2 vittime su 3 sono donne e ragazze. Sempre più vulnerabili le vittime, rec...
    Leggi tutto
    29 Luglio 2024
  • Dal 21 e 22 settembre torna in tu..
    Insieme costruiamo una tavola dove ci sia posto per tutti.
    Leggi tutto
    18 Luglio 2024
  • Ultimo saluto a Marino Catena
    Il funerale sarà celebrato domani, giovedì 17 luglio alle ore 16.30, presso la parrocchia di Santa Maria Assunta a Coria...
    Leggi tutto
    16 Luglio 2024
Iscriviti alla Newsletter IOCON
Iscriviti alla nostra Newsletter, riceverai le nostre storie e le notizie dalle Case Famiglia e dal mondo della Comunità Papa Giovanni XXIII
iscriviti adesso

Loading…