Dal 20 al 25 luglio, il nostro presidente, Matteo Fadda, ha compiuto il suo primo viaggio in America Latina, visitando Cile e Brasile, paesi in cui la Comunità è presente sin dai primi anni ’90.
Il programma, fitto di incontri e spostamenti, gli ha permesso di conoscere da vicino le persone che hanno scelto la vocazione di don Oreste Benzi, le realtà in cui operano e alcuni dei volti con cui condividono la vita.
In Cile, a Santiago, Fadda ha visitato tutte le realtà di accoglienza e i progetti attivi: tre case famiglia; una comunità terapeutica intitolata alla Beata Sandra Sabattini; la casa di accoglienza “Tata Oreste”, che ospita uomini e donne provenienti dalla strada; la mensa “Nonno Oreste” per senza fissa dimora, persone con problemi di droga e alcol, anziani e donne in difficoltà; il centro Escuelita, dedicato ai bambini a rischio sociale; e il Proyecto Sol, a sostegno di persone con disabilità uditiva. Domenica 20 luglio, alla presenza di tutti i membri e di chi sta svolgendo il periodo di verifica vocazionale, è stato confermato Tito Muñoz come responsabile della Papa Giovanni in Cile, avviando così il suo secondo mandato.
In Brasile, dopo l’arrivo notturno a Belém, Fadda ha intrapreso un vero e proprio tour de force attraverso tre stati, visitando case famiglia, famiglie aperte all’accoglienza, un centro residenziale per malati psichiatrici, comunità terapeutiche e centri per i giovani spesso distanti centinaia di chilometri l’uno dall’altro, per un totale di quasi 3mila chilometri dal punto più a nord al punto più a sud. A Marituba, nella regione metropolitana di Belém, ha inaugurato la casa famiglia Santa Rita da Cascia e una piccola cappella nel vicino centro Espaço Criança é Vida, nato per sottrarre i minori ai pericoli della strada. L’evento ha visto una grande partecipazione della comunità locale e della parrocchia, in un quartiere segnato da povertà, droga e prostituzione. Sempre a Belém, ha incontrato i responsabili locali della pubblica sicurezza per avviare il progetto pilota “Comunità educante nella condivisione”, una nuova tipologia di realtà di accoglienza che ospiterà insieme detenuti e persone con dipendenze da droga e alcol. Ha poi raggiunto Castanhal, dove ha incontrato il Vescovo Marco Verzelletti, grazie al quale ha preso avvio l’impegno della Comunità nella cura e nella prevenzione della tossicodipendenza. È stato un momento carico di emozione e di ricordi legati a don Benzi e alla sua opera.
Il viaggio si è concluso a Itaobim con la celebrazione del Centenario di don Oreste. Dopo la messa, presieduta dal parroco padre Fabrizio e dal vescovo di Araçuaí don Geraldo dos Reis Maia e l’intronizzazione dell’immagine del nostro fondatore, una processione ha raggiunto la piazza principale. Qui, su un palco messo a disposizione dal comune, i giovani dei centri Arco Íris e Casa della Gioventù hanno messo in scena uno spettacolo di teatro, musica e canto per raccontare la vita e il lascito di don Benzi in Brasile. Hanno partecipato le autorità locali, i sindaci di Itaobim e Medina - città in cui operano i nostri centri - diversi assessori e un deputato federale. La prefettura ha infine offerto a tutti i presenti — oltre cinquecento persone — hot dog e zucchero filato. Una festa aperta a tutti, nel segno di don Oreste Benzi.
13 agosto 2025