Novecentomila sono in Italia le persone che gravitano nell’universo sofferente del gioco d’azzardo, dove chi scommette in modo compulsivo finisce spesso per rovinare se stesso e il proprio nucleo familiare, sfaldando il tessuto sociale circostante.
Quali strumenti per aiutare queste persone, le loro famiglie? Quali percorsi terapeutici, quali leggi invocare, che competenze devono avere gli enti locali? Quanto costa alla collettività questa piaga irrisolta? Come regolamentare la pubblicità?
Cercheremo le risposte nel convegno “Smetto quando voglio, percorsi di prevenzione e recupero dal gioco d’azzardo compulsivo”, il prossimo sabato 27 giugno 2015 a Bologna al teatro dell’Antoniano, alle 9,45. Lo faremo con Pier Paolo Baretta, sottosegretario di Stato dell’Economia e delle Finanze, Lorenzo Basso, deputato, promotore dell'intergruppo parlamentare sul gioco d'azzardo, Matteo Iori, Presidente CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d'Azzardo), Maria Grazia Masci, Psicologa SERT Bologna Ovest e Giovanni Paolo Ramonda, Responsabile generale Comunità Papa Giovanni XXIII. Modera l’incontra la giornalista di “Avvenire” Lucia Bellaspiga e porterà la sua testimonianza Andrea Costantino, ex giocatore d’azzardo autore del libro “Ludopatia, la debolezza della volontà”.
Matteo Iori è uno dei primi in Italia ad occuparsi di azzardo, sia con l’impegno concreto che nella sensibilizzazione e denuncia sociale: “Sono centinaia di migliaia le persone vittime di una dipendenza patologica dal gioco d’azzardo, - ci dice – e sono milioni gli italiani che direttamente o indirettamente, come amici e familiari, ne pagano le conseguenze e sono miliardi i costi stimati per il nostro Paese nel far fronte a tutto ciò. Alla vigilia dell’entrata in vigore di una legge nazionale sul gioco d’azzardo, auspichiamo che il Governo decida con chiarezza da che parte stare e che scelga di tutelare le persone più fragili, senza concentrarsi solo sul garantirsi entrate economiche dall’azzardo.”
“E’ una partita aperta – gli fa eco Giovanni Ramonda – proprio in questi giorni si sta discutendo nel governo lo ‘schema di decreto legislativo di riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici’. Bisogna parlarne, dobbiamo dialogare con le istituzioni, fare pressione perché lo stato porti avanti una lotta effettiva all’azzardo”.
Promuove l’evento il servizio Dipendenze Patologiche della Comunità Papa Giovanni XXIII, che con le sue 20 comunità terapeutiche in Italia e 10 nel mondo ha un’esperienza di 35 anni nei percorsi di recupero.
Il convegno fa parte della “Festa dell’indipendenza”, una due giorni di iniziative culturali, musicali e sportive sul territorio bolognese organizzata in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga e al narcotraffico. Per programma dettagliato il sito web è www.dipendenzepatologiche.org