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Colombia - italiani a difesa dei civili

«Chiediamo il tempestivo intervento delle autorità competenti»

Si schierano a difendere la popolazione minacciata da gruppi paramilitari

In queste ore, i volontari italiani di Operazione Colomba, corpo di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, assieme a una commissione della Comunità di Pace di San Josè di Apartadò, si stanno recando nel villaggio La Esperanza (regione di Antioquia, nord ovest della Colombia) per scongiurare lo sfollamento di massa della popolazione civile e le eventuali violazioni dei diritti umani spesso compiute da parte dei gruppi armati illegali presenti nella zona.

Nelle ultime settimane si è aggravata la situazione del municipio di San Josè de Apartadò, in particolare nei villaggi di Arenas Bajas, Arenas Altas, Playa Larga, La Esperanza, El Porvenir, La Hoz e Mulatos per la forte presenza del gruppo paramilitare denominato Autodefensas Gaitanistas de Colombia (AGC).

Oltre alle minacce alla popolazione civile, e la possibilità di un suo sfollamento di massa, è forte il rischio di scontri a fuoco tra il gruppo paramilitare e la guerriglia delle FARC, come già sta avvenendo nell'Urabà chocoano, secondo quanto già segnalato dalle Nazioni Unite e dalla Defensoria del Pueblo colombiana.

La presenza dei volontari italiani di Operazione Colomba è stata richiesta dalla Comunità di Pace per la forte presenza del gruppo paramilitare e per le minacce proferite ad alcuni abitanti del villaggio La Esperanza, tra cui un membro della Comunità di Pace.

Operazione Colomba manifesta estrema preoccupazione per la situazione in corso e per il coinvolgimento della popolazione civile colombiana nel conflitto armato:

«Chiediamo il tempestivo intervento delle autorità competenti perché agiscano a protezione della popolazione civile e facciano cessare immediatamente il pericolo di scontri armati», denuncia Giovanni Ramonda, reponsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.



 

 

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