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Villa confiscata alla criminalità diventa Casa Famiglia

Accoglienza e progetti per i giovani a Ca' Carnevale

Un immobile ed un terreno confiscati alle organizzazioni criminali a Sarzana, in provincia della Spezia, accolgono una nuova casa famiglia e tanti progetti per i giovani. È questo il risultato di una bella collaborazione nata fra numerose realtà locali e la Comunità Papa Giovanni XXIII per dare una risposta ai bisogni del territorio, in particolare dei giovani che verranno coinvolti in numerosi progetti.
Il complesso immobiliare, ora abbandonato, è tra i più antichi del territorio: il suo ripristino ed utilizzo unisce un valore di tutela del patrimonio storico e di profondo senso civico, in quanto l’immobile è fra i beni confiscati alla criminalità organizzata. L’avvio di una casa famiglia APG23, colmando un vuoto di risposte dell’intero distretto, permetterà l’accoglienza residenziale e diurna di minori in difficoltà. Verrà data loro una risposta di carattere realmente familiare grazie alla presenza dei due responsabili, mamma e papà di casa famiglia da oltre vent’anni, che curano in maniera personalizzata il rapporto con gli accolti. La nuova realtà sarà punto di riferimento per lo sviluppo di attività di socializzazione, educazione, avviamento al lavoro di persone fragili, contribuendo ad alleviare i compiti di cura delle famiglie: progetti di inserimento per ragazzi con disabilità, con problemi di dipendenza o di disagio (coinvolti nella gestione del terreno, sia per la cura del giardino e dell’orto sia nella coltivazione dell’uliveto, sia anche con il posizionamento di arnie); nel lungo periodo si ipotizza anche la ristrutturazione di una seconda parte dell’immobile confiscato, da utilizzare come foresteria, in prospettiva di sviluppo turistico del territorio, come tappa di ospitalità lungo la Via Francigena. Il progetto cresce in sinergia con la rete locale di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie e con altri progetti di riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata.

Il progetto vede la collaborazione fra il Comune, proprietario, la Comunità Papa Giovanni XXIII e il Consorzio Cometa, comodatari, e altre associazioni locali, sostenitrici del progetto (“L’égalité”, AGESCI, ACLI, Associazione Volontari di Crescita Comunitaria, La Missione Sportiva), le cooperative “Il pungiglione”  e “Crescita comunitaria”, l’Istituto di Istruzione Superiore Parentucelli – Arzelà di Sarzana (indirizzo agrario). La molteplicità dei soggetti rende esplicito il coinvolgimento del territorio in un progetto che vede fra i suoi destinatari soprattutto i giovani con fragilità, che potranno essere coinvolti in attività di vario genere: promozione della legalità; conoscenza e cura del territorio; inserimenti in forma volontaria, in tirocinio o borsa lavoro in attività di cura del verde, attività agricole, olivicoltura, apicoltura o laboratoriali. 
Alle attività agricole potrebbe affiancarsi anche l’avvio di un piccolo punto vendita di prodotti a chilometro zero, provenienti dalle medesime attività di progetto (olio, ortaggi, miele) ma anche dall’opera di altre cooperative e realtà del territorio.

La ristrutturazione (in corso) e l’avvio della struttura sono rese possibili dal sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia.

Il progetto può essere sostenuto partecipando ad Aviva community found: con un click potrai sostenere le attività agricole per l’inserimento di persone svantaggiate e per i giovani del territorio.

Vota il progetto della Comunità Papa Giovanni XXIII



Daniele Tappari
09/03/2017

 

 

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