APG23
31/10/2024
La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, organizza dal 1998 momenti di preghiera nei cimiteri in memoria di tutti i bambini morti prima di nascere. L'associazione è impegnata nel fornire possibilità di accoglienza, assistenza medica e supporto psicologico alle donne in difficoltà durante la gravidanza.
In occasione dell' 1 novembre, giorno di ricordo di Tutti i Santi, si terranno in varie parti d'Italia alcuni momenti di riflessione, che saranno anche occasioni per il racconto e la condivisione di esperienze sul tema della tutela della vita nascente.
Questi gli appuntamenti:
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Bologna
Bologna. 1 novembre 2024 ore 15.00 presso il Cimitero alla Certosa, via della Certosa, 18: Commemorazione delle bambine e dei bambini non nati.
Cuneo
Cuneo. 1 novembre ore 15.00 presso il Cimitero: commemorazione dei bambini morti prima di nascere, recita del Santo Rosario e deposizione dei fiori.
Fossano (CN). 1 novembre ore 14.30 presso la Cappella del Cimitero: commemorazione dei bambini morti prima di nascere, recita del Santo Rosario e deposizione dei fiori.
Savigliano (CN). 1 novembre ore 14.15 presso il Cimitero: Commemorazione dei bambini morti prima di nascere, con recita del Santo Rosario e deposizione dei fiori.
Forlì-Cesena
Forlì. 1 novembre ore 9.30 presso Cimitero Monumentale: commemorazione dei bimbi morti prima di nascere. Celebrerà il Vescovo Mons. Livio Corazza.
Padova
Saccolongo (PD). 2 novembre ore 15:30 presso il cimitero: Commemorazione dei bambini morti prima di nascere.
Perugia
Castiglione del Lago (PG). 1 novembre ore 10.00 presso il Cimitero: "Preghiera per i bambini morti prima di nascere", momento di raccoglimento e riflessione.
Rimini
Rimini. 1 novembre ore 14 presso Cimitero di Rimini, ingresso principale: Commemorazione bambini morti prima di nascere.
Udine
Rivignano (UD). 1 novembre ore 16.00 presso il cimitero: commemorazione dei bambini morti prima di nascere, benedizione del luogo di sepoltura.
Verona
Legnago (VR). 1 novembre ore 14.15 presso il cimitero, Via Malon: "Preghiera per i bambini non nati"
Vicenza
Torri di Quartesolo (VI). 1 novembre ore 14.15 presso il cimitero in Via Camisana: "Preghiera per i bambini non nati", rosario e momento di riflessione.
Scarica le locandine
Per informazioni: 800.035036
APG23
25/10/2024
Il 24 ottobre 2024, il Senato della Repubblica ha ospitato il convegno "Oltre il Carcere: Misure di Comunità per una Giustizia Educativa", promosso dalla Vice Presidente Maria Domenica Castellone. L'evento ha visto la partecipazione di esperti, volontari ed ex detenuti, focalizzandosi su approcci educativi e comunitari per la riforma del sistema carcerario italiano.
Il convegno ha rappresentato un passo significativo verso una riforma del sistema penitenziario che promuova misure alternative alla detenzione, favorendo percorsi di rieducazione e reintegrazione sociale. La Comunità Papa Giovanni XXIII, tra i promotori di questo appuntamento, con il suo impegno costante per i diritti delle persone private della libertà, continua a sostenere iniziative che mirano a un cambiamento positivo e sostenibile del sistema giustizia.
Guarda la registrazione e scopri di più su semprenews.it
APG23
18/10/2024
Nel 2024 sempre più numerosi i migranti e i richiedenti asilo che si spostano verso il nostro continente in condizioni pericolose da aree dove sono più frequenti i conflitti armati, le emergenze climatiche e la violenza diffusa a livello intrafamiliare e sociale. Sono bambini, uomini, donne, persone transessuali che provengono da paesi particolarmente esposti alla tratta e al grave sfruttamento. Ogni anno colpisce in Europa circa 10 mila vittime accertate. Fuggono in particolare da Bangladesh, Pakistan, Nigeria, Costa d'Avorio, Camerun, Tunisia, Marocco, Perù, Colombia, Brasile, paesi non sicuri.
La Comunità Papa Giovanni XXIII è particolarmente allarmata in questi giorni per quanti arrivano attraverso il Mediterraneo rischiando più volte la propria vita. Sono persone per lo più vulnerabili che hanno bisogno di protezione, di recupero della propria dignità e di un futuro al sicuro. Condividiamo le parole di monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes riguardo al "modello albanese" costruito - a detta del governo - proprio per contrastare la tratta di persone, «siamo passati dai muri alle prigioni», «un grande spreco di risorse». Ma chi fugge da minacce, torture, gravi condizioni di violenza e limitazione della libertà non ha bisogno di prigioni. Chi cerca asilo in Europa lo fa perché nel suo paese non è più né libero né al sicuro: ha bisogno di accoglienza sensibile e integrazione non di trasferimenti forzati. Metà dei paesi sicuri nella lista del governo, in realtà sono luoghi in cui minorenni, giovani, donne sono reclutati sempre più via social per essere destinati a sfruttamento del lavoro o al mercato del sesso o ai matrimoni forzati. Se rimpatriati, cadrebbero di nuovo in pericolo tra le mani di sfruttatori senza scrupoli che ben conoscono le nostre regole.
La Comunità di don Benzi dal 1996 impegnata al fianco delle vittime di tratta sperimenta sul campo che la differenza tra traffico illegale di persone (smuggling) e tratta per sfruttamento (trafficking) ormai non si distingue più. Pesanti debiti, minacce, torture, condizioni pericolose di viaggio, lavori forzati o sfruttamento della prostituzione nei paesi di passaggio caratterizzano il viaggio di questi invisibili, senza identità. Nello scorso anno assistite 101 persone, 60 femmine e 41 maschi. Età prevalente: 29 anni.
In occasione della Giornata istituita dalla Commissione Europea nel 2006, la Comunità Papa Giovanni XXIII sarà presente insieme agli enti capitanati dal Numero verde Nazionale Antitratta in diverse città italiane - in particolare a Bari, Reggio Calabria, Rimini, Verona - per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della tratta.
Per conoscere tutti gli eventi in Italia vai al link Giornata europea contro la tratta 2024
Per conoscere le attività della Comunità di don Benzi vai al link Report antitratta 2024
APG23
11/10/2024
Domenica 13 ottobre, alle ore 17:00, si terrà l'inaugurazione della nuova struttura della Casa Famiglia "La Perla Preziosa" della Comunità Papa Giovanni XXIII a Candelara (PU), in strada della Pieve 5/1. L'evento sarà aperto con una celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo Sandro Salvucci, seguita da un buffet e dalla cerimonia di inaugurazione durante la quale verrà scoperta una targa di ringraziamento ai donatori e agli enti che hanno sostenuto il progetto.
La Casa Famiglia "La Perla Preziosa" è stata voluta dalle suore laiche "Pie Artigiane Cristiane" e dall' Arcidiocesi di Pesaro, in collaborazione con la Parrocchia di Candelara, per offrire un ambiente accogliente e familiare a bambini e ragazzi in difficoltà.
Francesco Simonetti e Nicoletta Poderi, genitori di cinque figli e affidatari di tre ragazzi con diverse disabilità, saranno i responsabili della nuova Casa Famiglia. Spiega Francesco Simonetti: «Abbiamo deciso di trasferirci da Monteciccardo a Candelara per essere più vicini a Pesaro e per inserirci attivamente nella comunità locale, continuando a organizzare attività con giovani e disabili legate alla terra, all'orto e al giardinaggio».
L'iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo dell'Arcidiocesi di Pesaro, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che ha finanziato gli arredi, al sostegno di altre realtà come il Rotary Club di Pesaro, la Fondazione Meuccia Severi e la Fondazione Azimut. Saranno presenti, fra gli altri, il Sindaco di Pesaro Andrea Biancani, l' Arcivescovo Sandro Salvucci, la Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro Giovanna Giacchella, il Presidente emerito Marco Martelli, il Parroco Don Giampiero Cernuschi.
L'evento è aperto anche a tutti i donatori e sostenitori del progetto; oltre 50.000 euro di offerte sono state devolute dai privati e da singoli cittadini che si riconoscono nei valori della casa. La struttura, situata sopra il Museo del Tessile gestito dalla Pro Loco, rappresenta un simbolo di continuità storica e sociale, mantenendo viva la tradizione artigianale che ha formato molte donne nel dopoguerra.
Scarica il volantino
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04/10/2024
La Comunità Papa Giovanni XXIII si unisce all'appello del Santo Padre Francesco per una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo il 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco terroristico perpetrato da Hamas in Israele che ha fatto esplodere le brutalità a cui da un anno si assiste in Terra Santa.
Ecco il link per partecipare con noi ad un momento di preghiera, il 7 ottobre alle 15.30
La Comunità è presente in Medio Oriente con Operazione Colomba, il Corpo di Pace voluto da don Oreste Benzi. I volontari sono presenti sia in Libano, nel campo profughi di Tel Abbas dove sono presenti siriani fuggiti dalla guerra, sia nell'estremo sud della Cisgiordania, ai confini del deserto del Neghev, nel piccolo villaggio di At-Twani, che sorge vicino ad una colonia israeliana.
«Chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo» ha chiesto il Santo Padre.
Il Papa chiama alle potenti “armi” del digiuno e della preghiera per implorare da Dio il dono della pace in un mondo sull’orlo dell’abisso. Papa Francesco si recherà in visita nella Basilica di Santa Maria Maggiore per elevare alla Madonna una supplica di pace.
«Per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, – ha dichiarato Papa Francesco – domenica prossima [6 ottobre, ndr] mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove reciterò il Santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica».
La scorsa settimana il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha pubblicato una lettera indirizzata ai fedeli della sua diocesi in cui chiede di pregare e digiunare, ricordando che il 7 ottobre la Chiesa celebra la Memoria liturgica di Maria Madre del Rosario.
In appendice alla sua lettera, il patriarca Pizzaballa propone una preghiera.
Preghiera per la pace
Signore Dio nostro,
Padre del Signore Gesù Cristo
e Padre dell’umanità intera,
che nella croce del Tuo Figlio
e mediante il dono della sua stessa vita
a caro prezzo hai voluto distruggere
il muro dell’inimicizia e dell’ostilità
che separa i popoli e ci rende nemici:
manda nei nostri cuori
il dono dello Spirito Santo,
affinché ci purifichi da ogni sentimento
di violenza, di odio e di vendetta,
ci illumini per comprendere
la dignità insopprimibile
di ogni persona umana,
e ci infiammi fino a consumarci
per un mondo pacificato e riconciliato
nella verità e nella giustizia,
nell’amore e nella libertà.
Dio onnipotente ed eterno,
nelle Tue mani sono le speranze degli uomini
e i diritti di ogni popolo:
assisti con la Tua sapienza coloro che ci governano,
perché, con il Tuo aiuto,
diventino sensibili alle sofferenze dei poveri
e di quanti subiscono le conseguenze
della violenza e della guerra;
fa’ che promuovano nella nostra regione
e su tutta la terra
il bene comune e una pace duratura.
Vergine Maria, Madre della speranza,
ottieni il dono della pace
per la Santa Terra che ti ha generato
e per il mondo intero.
Amen.
APG23
04/10/2024
Il 5 ottobre la Comunità terapeutica S. Lucia di Sala di Cesenatico (FC), in via Campone Sala 565, festeggerà un compleanno importante: quello dei suoi primi 10 anni di attività.
A partire dalle ore 15, il decennale della struttura sarà celebrato con un momento di festa-testimonianza; parteciperanno rappresentanti delle istituzioni civili e religiose. Tra questi: il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli; il vescovo della Diocesi Cesena e Sarsina Monsignor Douglas Regattieri; il direttore del SerD di Forlì e Cesena Dr. Michele Sanza. Sarà presente il Presidente della Comunità Papa Giovanni Matteo Fadda.
Dopo la S.Messa delle 17.30 seguiranno un momento di animazione e l'apericena (analcolica e con ingredienti provenienti da agricoltura biologica), preparata dagli ospiti della casa.
La realtà terapeutica della Comunità Papa Giovanni XXIII è specializzata in particolare nel recupero di persone con problemi di dipendenza da alcol. Oltre 200 persone sono state accolte in questi anni dalla struttura, impegnate in un impegnativo percorso di recupero.
In Italia, l'incidenza del consumo eccessivo di alcol sulla popolazione è passato dal dal 5,6% del 2006 all’8,8% del 2022, misurato sulla fascia d'età fra i 18 e i 64 anni. In questo aumento non si riscontrano (relazione annuale del Parlamento sul fenomeno delle Dipendenze) significative differenze di genere.
«Questo appuntamento sarà l’occasione per celebrare i tanti passi fatti insieme - sottolinea Paola Zomegnan, responsabile della struttura - e di ascoltare la voce di chi è riuscito a sconfiggere questa dipendenza. Servirà a ribadire quanto l’alcol sia un problema sociale di portata enorme: fare uso ordinario dell’alcol a livelli significativi è un rischio da non banalizzare. Diventarne dipendenti, con forti compromissioni fisiche e psicologiche, è un fenomeno che purtroppo non conosce limiti di età».
La modalità di accoglienza in casa è figlia dell'esperienza di incontro con gli ultimi di Don Oreste Benzi: «Nel nostro percorso terapeutico - continua Paola Zomegnan - cerchiamo di aiutare le persone a riprendere in mano la propria vita. Facciamo loro riassaporare, a piccoli passi, la bellezza di quei valori che nei momenti più bui hanno perduto. Rieduchiamo alla speranza: l'imparare a perdonarsi è uno fra i punti fondamentali di tutta la nostra azione di recupero».
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07/09/2024
La forza della tenerezza: cent’anni di don Oreste” è stato il titolo dell’assemblea che ha dato il via, sabato 14 settembre, alle celebrazioni del Centenario della nascita del sacerdote riminese. Sala Manzoni era stracolma e si sono tanti seduti nel cortile della diocesi davanti ad un maxi-schermo aiutati da una giornata fresca ma soleggiata, dopo giorni di pioggia.
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05/09/2024
La riforma del sistema carcerario è una sfida in cui si sono cimentati tanti governi con alterni risultati, e quello attuale non fa eccezione. Le ricette si sprecano, nessuna probabilmente è risolutiva, certo è che la soluzione non può venire dalla moltiplicazione dei penitenziari, come qualcuno continua a sostenere. Anche perché per molti proprio il periodo della detenzione diventa una scuola del crimine: anziché incontrare occasioni di rieducazione, come dice a chiare lettere l’articolo 27 della Costituzione italiana, si incontrano cattivi maestri e si esce peggiori di quando si è entrati, o si vive in condizioni tali da aumentare il senso di inimicizia nei confronti della società.
(foto: lavoro nelle Comunità educative con i carcerati)
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Bologna: Dall'amore nessuno fugge. Scopri l'evento
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04/09/2024
Martedì 3 settembre, un vasto incendio ha distrutto una delle strutture della nostra Comunità Terapeutica a Rimini. Le fiamme hanno divorato attrezzature e impianti usati nelle attività occupazionali, elemento essenziale nel percorso di recupero di tante persone vittime delle dipendenze.
Martedì 3 settembre, un drammatico incendio ha colpito la nostra Comunità Terapeutica “Sant’Aquilina” a Rimini, da 40 anni una realtà di accoglienza e sostegno per persone che lottano contro le dipendenze e per detenuti che qui scontano parte della loro pena. Aperta da don Nevio, sacerdote storico della Papa Giovanni XXIII, la struttura accoglie ogni giorno circa 70 persone, tra residenti e semi-residenti.
Le fiamme, visibili da chilometri di distanza, si sono propagate rapidamente, distruggendo tutto. È rimasto solo il telaio d’acciaio della struttura. All’interno dell’edificio si trovavano attrezzature agricole e altri strumenti che i nostri ragazzi utilizzavano per le attività educative e occupazionali. Queste attività sono un pilastro fondamentale del loro percorso di recupero, permettendo loro di imparare un mestiere e di costruire una nuova vita. Purtroppo, anche l’impianto fotovoltaico installato sulla struttura, un camion e le biciclette elettriche che i ragazzi utilizzavano per i loro spostamenti, sono stati completamente distrutti. Fortunatamente, al momento dell’incendio, nessuna persona si trovava all’interno della struttura, quindi non ci sono stati feriti. Tuttavia, i danni sono ingenti e le perdite sono devastanti per questo luogo che rappresenta una seconda possibilità per tante persone.
Appello alla solidarietà
I danni causati dall’incendio ammontano certamente a centinaia di migliaia di euro. Per far fronte a questa emergenza la Comunità Papa Giovanni XXIII ha lanciato una campagna di raccolta fondi che è possibile sostenere a questo link: emergenze.apg23.org
La ricostruzione è urgente e necessaria per continuare a garantire, a chi sta lottando con tutte le sue forze contro le dipendenze e l’emarginazione, un percorso di rinascita che li aiuti a rimettersi in piedi. Ogni donazione è fondamentale per iniziare subito a ricostruire.
#FOTOGALLERY:incendio#
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03/09/2024
Martedì 3 settembre è stata inaugurata la mostra fotografica “Dall'amore nessuno fugge” sulle realtà delle nostre Comunità Educanti con i Carcerati (CEC) e sull'esperienza Apac - Associazione di protezione e assistenza condannati - che dal Brasile si è diffusa in diversi stati del mondo.
La mostra sarà visitabile a Bologna nella sede dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna in via Aldo Moro 50 a partire dal 3 fino al 13 settembre. L'orario di apertura va dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18. Durante la mostra saranno presenti volontari, operatori e carcerati che parleranno della loro esperienza.
Giovedì 12 settembre alle ore 16 si terrà un convegno sul tema dei percorsi alternativi al carcere.
Dopo i saluti di Emma Petitti della Regione e Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, interverranno:
Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia,
Debora Serrachiani, deputata membro della Commissione Giustizia,
Giulio Segatta, magistrato di sorveglianza di Trento,
Roberto Cavalieri, garante regionale detenuti della Regione Emilia-Romagna,
Giorgio Pieri, coordinatore del progetto CEC (Comunità Educanti con i Carcerati).
Nel corso del convegno ci saranno testimonianze dei detenuti che stano scontando la pena presso le realtà della Comunità di don Benzi. Il convegno sarà moderato dal giornalista Giorgio Paolucci.
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01/09/2024
Matteo Fadda, presidente della nostra Comunità, e la sua sposa Carla Daviso sono tra i vincitori del “Premio internazionale della bontà 2024”. La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 31 agosto a Treviso. Il Premio, giunto alla sua ventiquattresima edizione, premia l’amore che ha contraddistinto la vita e le opere delle persone selezionate dalla Commissione per il loro impegno umano, sociale e di testimonianza.
Queste le motivazioni della premiazione: «Matteo Fadda, sposato con Carla Daviso e padre di 4 figli, fa parte della Comunità “Papa Giovanni XXIII” dal 2005. Matteo ha conosciuto Carla grazie all’affido familiare. È cresciuto nella città di Torino, in una famiglia numerosa con altri tre fratelli: l’incontro con don Oreste Benzi, che considera un grande testimone di fede vissuta, non ha fatto altro che confermare le scelte di apertura alla vita che lui e la moglie stavano meditando. Matteo e Carla si sposano nel 1999, l’amore in parrocchia dove frequentavano lo stesso gruppo prima come "animati" e poi come “animatori”. Durante il loro percorso di coppia, maturano l’idea che una vita insieme fatta di lavoro, figli, vacanze, hobby e volontariato per loro non è sufficiente. Si aprono così all'accoglienza di bambini in affido e di persone senza famiglia, diventando famiglia aperta della Comunità Papa Giovanni XXIII a San Giorgio Canavese (TO), dove tutt’oggi vivono».
«Carla ed io non pensiamo di essere stati scelti perché siamo buoni, - ha commentato Fadda - non avremmo accettato. Riteniamo che questo premio sia destinato alle mamme e ai papà della Comunità Papa Giovanni XXIII che cercano di vivere il Vangelo condividendo la propria vita e aprendo la propria famiglia a chi non ha famiglia, a coloro che la nostra società mette da parte, scarta. La bontà è una meta che vorremmo raggiungere ma siamo ancora lontani e in cammino. Invece se guardiamo a tutta la nostra Comunità possiamo dire che c’è profumo di santità, la santità feriale, umile, che non fa rumore ma che da molto frutto. Questo premio non è per noi due, ma per tutte la famiglie e case famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII».
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18/08/2024
La Beata Sandra Sabattini sarà ricordata con una S. Messa nel giorno del suo compleanno. La celebrazione si terrà lunedì 19 agosto alle ore 18.30 a Rimini presso la Chiesa di San Girolamo in viale Principe Amedeo 65, a Marina centro.
Sandra, discepola spirituale di don Oreste Benzi che la Chiesa ha proclamato Beata il 24 ottobre del 2021 in seguito al riconoscimento del miracolo di guarigione di Stefano Vitali, avrebbe compiuto 63 anni. Dalle parole che ci ha lasciato trapela un profondo cammino spirituale, un tesoro da cui attingere che è stato raccolto ne Il Diario di Sandra, Sempre Editore.
La Chiesa di San Girolamo è il luogo dove poterla pregare. La Beata, infatti, ha vissuto con tutta la famiglia per 16 anni nella canonica della parrocchia di San Girolamo, dove lo zio don Giuseppe Bonini era parroco. La Chiesa ospita un'urna sepolcrale ed un bassorilievo celebrativo dedicato a Sandra Sabattini, oltre ad una mostra permanente che illustra la vita della Beata, in cui viene presentata la sua figura, le tappe fondamentali della sua vita, i luoghi, il miracolo che l’ha portata alla beatificazione, il diario e una biografia. Qui è custodita anche l’unica reliquia della Beata ex corporis di Sandra, un suo capello raccolto dal fidanzato Guido Rossi sul letto di morte. Del suo corpo, inspiegabilmente, durante l’esumazione per la ricognizione canonica, non è stato ritrovato nulla.
Tutte le informazioni sulla vita e sulla beatificazione sono disponibili su www.sandrasabattini.org.
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