APG23
29/07/2020
«Siamo preoccupati per questo progetto di legge che nasconde insidie sulla libertà di educazione e sulla libertà di opinione. Non è in gioco la non discriminazione delle persone con orientamento omosessuale, su cui tutti siamo concordi, bensì il rischio di indottrinamento dei bambini fin da piccolissimi sull'ideologia gender, come previsto dall'articolo 5. Si tratta di una “colonizzazione ideologica” per usare le parole di Papa Francesco. Inoltre il fatto che abbiano dovuto esplicitare con un emendamento che è tutelata la libertà di opinione la dice lunga sulla pericolosità di questa norma, eccessivamente vaga e discrezionale, approvata in piena notte». E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, alla notizia dell'approvazione della proposta di legge sull'omofobia in Commissione Giustizia.
«Mi chiedo se, la prossima volta che diremo che secondo noi un bambino ha diritto ad essere adottato da un papà ed una mamma, maschio e femmina, saremo perseguiti penalmente per il reato di omotransfobia» conclude Ramonda.
APG23
28/07/2020
Gentile direttore,
l’inferno che stanno vivendo i migranti nelle isole greche è sotto gli occhi di tutto il mondo: il sovraffollamento, la mancanza di servizi igienici e cure mediche adeguati, la poca sicurezza, la scarsità di cibo, la precarietà. Siamo i responsabili di una casa famiglia della 'Papa Giovanni XXIII' e da 5 anni viviamo ad Atene. Ogni giorno riceviamo richieste di accoglienza di migranti e ascoltiamo storie che tolgono il respiro. Tra le tante persone che accogliamo nella nostra casa c’è Nico.
Leggi la sua storia su avvenire.it
APG23
25/07/2020
Giovanni Paolo Ramonda è stato eletto per la terza volta Responsabile Generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Dalla morte del fondatore Don Oreste Benzi, avvenuta il 2 novembre del 2007, è lui a guidare la Comunità che ha esportato il carisma dell'accoglienza in casa famiglia in 45 paesi del mondo. Sessant’anni, piemontese, sposato con Tiziana Mariani, oltre ad aver avuto tre figli naturali, insieme portano avanti la responsabilità di una numerosa casa famiglia. Laureato in Pedagogia, ha conseguito il titolo di Magistero in scienze religiose.
Ramonda è stato eletto con i due terzi dei votanti alla prima votazione dall'Assemblea Generale della Comunità, convocata a Rimini, sabato 25 Luglio. A causa dell'emergenza Covid-19, hanno potuto partecipare esclusivamente i delegati italiani, mentre quelli delle 43 missioni estere hanno potuto votare in modalità on line.
«La Comunità Papa Giovanni XXIII è un gregge che porta una luce particolare nel mondo. - ha dichiarato Ramonda - La nostra è una scelta di vita esigente: condividiamo la nostra vita tutti i giorni con i più poveri ed emarginati, oltre ai momenti di preghiera che rimangono fondamentali momenti della Comunità. Continueremo a portare il nostro contributo, insieme alle parrocchie e ai tanti movimenti con cui spesso collaboriamo, alla ricchezza della Chiesa sotto la guida di Papa Francesco. Ognuno con il suo cammino specifico, e nella stima reciproca, può arricchire la missione della Chiesa».
APG23
23/07/2020
«Auguri Presidente Sergio Mattarella», rimbalza sui social network apg23: il Presidente della Repubblica era stato in visita ad una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII nel 2018, per poi intervenire durante il Convegno per i 50 anni dell'associazione fondata da Don Oreste Benzi. Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Papa Giovanni, nel salutare il Presidente aveva spiegato i fondamenti dell'operato della Comunità: «Gli ultimi, gli emarginati, non sono oggetto di assistenza ma protagonisti di una società che grazie a loro si trasforma. Un principio che traiamo dal Vangelo ma anche dalla Costituzione della nostra Repubblica Italiana».
Durante quell'occasione il Presidente aveva incontrato fra gli altri Daniele, 28 anni, arrestato per rapina a mano armata; Giulia, 23 anni, nata in una casa famiglia; Glory, nigeriana, 22 anni, vittima di tratta ai fini della prostituzione. Aveva incontrato il cast del film "Solo cose belle", mostrandosi visibilmente commosso, al punto che poi ha scritto una lettera autografa a Francesco, il protagonista disabile della fiction. La classe di Francesco è poi tornata al Quirinale ad incontrare il Presidente.
#FOTOGALLERY:ciccio#
Auguri Presidente #Mattarella, il nostro ricordo dalla sua visita nella nostra casa famiglia nel 2018 pic.twitter.com/pi4UCTube4
— Comunità Papa Giov23 (@apg23_org) July 23, 2020
APG23
21/07/2020
«Finalmente un investimento da parte dell'Italia a favore della maternità. Un assegno che parte dal settimo mese di gravidanza va nella direzione che noi avevamo auspicato sette anni fa con la proposta dello stipendio alle mamme: una misura a sostegno della natalità. Il fatto poi che si tratti di una misura universale, approvato insieme da maggioranza e opposizione, rappresenta un cambio di paradigma, tanto più importante dopo l'ennesimo record negative delle nascite sentenziato pochi giorni fa».
E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all'approvazione in prima lettura alla Camera dei Deputati della Legge-Delega al Governo sull'assegno unico per i figli a carico.
«Ci auguriamo che l'iter parlamentare per la definitiva approvazione si svolga rapidamente e che nella prossima legge di stabilità si stanzino le necessarie risorse per realizzarlo. - conclude Ramonda - Non basta il Recovery fund, l'Italia riparte se riparte la famiglia».
APG23
15/07/2020
«Da questo letto senza cuore scelgo di scrivervi cari miei figli e nipoti”, “dentro questa bella ‘prigione’. Sì, così l’ho pensata ricordando un testo scritto da quel prete romagnolo, don Oreste Benzi che parlava di questi posti come di ‘prigioni dorate’. Non è stata vostra madre a portarmi qui ma sono stato io a convincere i miei figli, i vostri genitori, per non dare fastidio a nessuno. Nella mia vita non ho mai voluto essere di peso a nessuno, forse sarà stato anche per orgoglio e quando ho visto di non essere più autonomo non potevo lasciarvi questo brutto ricordo di me, di un uomo del tutto inerme, incapace di svolgere qualunque funzione».
È iniziato con alcuni stralci della lettera di un nonno di 85 ai suoi cari, poi morto durante la pandemia, il webinar promosso, giovedì 16 luglio, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII sul tema “Senza anziani non c’è futuro” al fine di approfondire uno dei temi più tragici emersi durante l’emergenza sanitaria da Covid-19: quello delle morti degli anziani nelle residenze.
Sono intervenuti Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio, e Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Leggi l'intero articolo di Gigliola Alfaro su Agensir.
APG23
14/07/2020
Sono aperte le iscrizioni per il nuovo corso online di formazione Animatori Laudato Si' in programma dal 21 al 30 luglio, in preparazione al Tempo del Creato che quest'anno ha per tema il "Giubileo per la Terra”.
Il corso, promosso dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, vede la Comunità Papa Giovanni XXIII fra i partner dell'iniziativa, per il grande desiderio di dare un contributo concreto al cambiamento ecologico voluto da Papa Francesco e in continuità con le iniziative già promosse durante la Laudato Si’ Week a maggio.
Il corso è indirizzato a tutti coloro che sentono il desiderio di animare le proprie Comunità nel vivere la dimensione di Chiesa in uscita, attenta al grido dei poveri e della terra nei rispettivi contesti, rispondendo a questa chiamata per diventare lievito di una conversione comunitaria, provando ad aprire nei rispettivi ambiti di impegno “nuovi cammini per una ecologia integrale” come il Sinodo per l’Amazzonia ci ha invitato a fare.
Attualmente sono circa 6.000 gli animatori in tutto il mondo, e in Italia (dove il programma è stato avviato nel 2019) se ne contano circa 1.200.
Quali sono gli obiettivi di apprendimento di questo corso?
Imparare i concetti della Laudato Si’ ed il modo in cui l’enciclica si inserisce rispetto ai principi dell'insegnamento sociale cattolico della dignità umana, del bene comune e della solidarietà.
Comprendere le cause e le conseguenze del cambiamento climatico - come l'ingiustizia di questa crisi colpisca la terra e i poveri.
Vedere​ esempi di come si può vivere la Laudato Si’, connettendosi con un movimento globale.
Attivarsi con l’organizzazione di un evento o un'attività per la propria comunità, parlare con gli altri della Laudato Si’ ed avere la possibilità di riflettere su questo apprendimento.
Rispondere alla chiamata a portare la Laudato Si’ nella propria vita, per realizzare azioni per prenderci cura del creato ispirate dalla fede. Vedere come la nostra fede si collega al dovere etico di affrontare la crisi climatica.
Dedicarsi alla conversione ecologica personale continua, affinché i nostri cuori e i nostri occhi siano aperti al grido della terra e dei poveri e siano chiamati ad un'azione più profonda, vivendo un coinvolgimento attivo con il GCCM, ad esempio costruendo un Circolo LS, partecipando alle iniziative della Generazione del Laudato si’ oppure sostenendo la nostra missione comune.
Il corso si compone di 4 sessioni online, della durata di 1 ora e un quarto, un questionario di valutazione al termine di ciascuna delle 4 sessioni e un’attività da realizzare durante il Tempo del Creato, che si svolgerà dal 1 settembre al 4 ottobre 2020 (attività da registrare sul sito dell’iniziativa).
Al termine di ogni incontro i partecipanti riceveranno un link per accedere alla registrazione della sessione (che quindi può anche essere seguita in differita), il questionario ed i materiali della lezione e potranno interagire con i relatori ponendo domande e condivisioni durante i seminari.
Al termine della formazione, i partecipanti otterranno un attestato ed entreranno nella rete degli Animatori, che consentirà loro una formazione permanente attraverso video chiamate mensili. In questi appuntamenti on line gli animatori si incontrano, pregano insieme, ricevono formazione specifica su diversi ambiti, condividono le esperienze e vengono coordinati sulle iniziative globali.
Per iscrizioni e per il programma completo, visitare il sito del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima.
Le iscrizioni scadono sabato 18 luglio.
APG23
09/07/2020
«Mentre crescono ogni anno le spese militari - 26,30 miliardi per il 2020 - nonostante i numerosi appelli della società civile per chiederne la riduzione, tra cui la proposta di moratoria su tutti gli acquisti di nuovi armamenti per il 2021 promossa da Rete Disarmo, Rete per la pace e Sbilanciamoci - i fondi a sostegno del Servizio Civile, istituto finalizzato alla difesa civile nonviolenta della Patria, rimangono insufficienti e precari, soggetti a continui ricalcoli e tagli. Oggi il bilancio del comparto della Difesa è assorbito interamente dai costi della difesa militare armata, con tutto ciò che ne deriva a riguardo di nuovi sistema d'arma, strutture, esercizio ed anche con un impatto su import ed export militare», spiega Laura Milani, responsabile per il Servizio Civile della Comunità Papa Giovanni XXIII.
A raccogliere la voce di tutta la società civile, anche la campagna #CentoXCentoServizioCivile: un appello al Presidente Conte e al Ministro Spadafora per finanziare tutti i progetti di Servizio Civile depositati a maggio 2020, sostenuto da 400 enti, promosso dalla Rappresentanza Nazionale dei volontari in Servizio Civile e che ha raggiunto ad oggi oltre 250.000 persone.
Scopri di più nell'articolo: Il Governo abbandona il Servizio Civile su semprenews.
APG23
06/07/2020
La Comunità Papa Giovanni XXIII è capofila del progetto Safe (termine inglese che significa “sicuro”) che mira alla tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Una sfida quanto mai attuale per la società e la Chiesa di questo tempo. L'obiettivo è creare quindi una cultura della prevenzione tramite la promozione di ambienti sicuri e relazioni interpersonali rispettose e responsabili, sia in ambienti finalizzati alla protezione sociale, sia alla ricreazione nello sport e nel tempo libero.
Vedi il video di presentazione del progetto
Un progetto in rete
Un progetto realizzato in collaborazione con l’Azione Cattolica, il CSI (Centro Sportivo Italiano) e il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, che formerà le forze dell’ordine e gli studenti del Corso di Laurea in Servizio Sociale del medesimo ateneo.
Un progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, rivolto ad organizzazioni religiose italiane affinché integrino la politica di tutela dei minori come primo strumento di prevenzione nei confronti di ogni forma di abuso, e nella fattispecie l’abuso sessuale. Inoltre intende offrire agli associati di tali organizzazioni un percorso formativo che consenta loro di riconoscere, segnalare e prevenire un abuso nelle relazioni e negli ambienti di attività educativa e di accoglienza con minori di età e persone vulnerabili.
Un percorso formativo per adulti affidabili
I tre enti da ottobre ad aprile del prossimo anno promuoveranno percorsi destinati ai loro associati e responsabili in 27 territori italiani, con l'obiettivo di rendere sempre più autorevole e responsabile lo stile educativo e di accoglienza che anima le relazioni, gli ambienti, le attività svolte. Una sana comunità educante muove non da ansie, da sospetti, da re-azioni, ma da pro-azioni: interventi positivi e propositivi. Esse si traducono in uno sguardo vigile e aperto, in un discernimento comunitario reale e corresponsabile, in codici di condotta condivisi che aiutino a gestire non solo “l’imprevisto”, cosi come spesso appare l’abuso, ma a prevenirlo, promuovendo la cultura del rispetto in contrasto a quella del potere. Ogni persona, a partire dai piccoli, da chi è vulnerabile, ha una sua dignità, che chiede riconoscimento, accoglienza, valorizzazione.
Il percorso formativo mira a far acquisire la consapevolezza che essere un adulto affidabile è il primo e fondamentale passo richiesto per un’accoglienza e un’educazione responsabile e sicura. Un adulto che non tradisce la fiducia riposta, ma la custodisce con delicatezza per proteggere chi gli è stato affidato. Un adulto che promuove la crescita di un’affettività matura.
Il cammino della Chiesa nella prevenzione degli abusi
Questo percorso si colloca pienamente nel solco del cammino intrapreso dalla Chiesa per quanto riguarda le politiche di tutela. A maggio 2018 il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita invitava le associazioni e i movimenti ad attivarsi per rendere concreta al proprio interno la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, dotandosi di strumenti di segnalazione accessibili e trasparenti in caso di abusi al proprio interno, nonché di percorsi adeguati di prevenzione.
A giugno 2019 lo stesso Dicastero convocava a Roma tutti i rappresentati dei movimenti per una giornata di formazione sulla tutela dei minori. In tale occasione il Prefetto, Cardinal Farell, dichiarò: «La Santa Sede vi accompagna, è al vostro fianco in questa rinnovata chiamata a essere profetici, affinché nelle famiglie, nella società, nei luoghi ricreativi, nei contesti ecclesiali non abbiano più a insinuarsi e tanto meno a coprirsi comportamenti abusivi di alcun genere e si stabiliscano relazioni autenticamente evangeliche. Per adempiere a questa sfida educativa, non possiamo accontentarci di buone intenzioni. Occorre che ciascuna delle vostre associazioni riconosciute dalla Santa Sede predisponga gli strumenti necessari, formi persone idonee, competenti». Il progetto Safe si colloca in piena sintonia con questo mandato.
Fedeli al mandato evangelico
Nei prossimi mesi su questo sito web saranno disponibili materiali per comunicare con trasparenza le linee guida dell'associazione sul tema e per creare una cultura della prevenzione degli abusi. Tutti strumenti che mirano ad una rinnovata e affidabile fedeltà al mandato evangelico: “Lasciate che i bambini vengano a me”.
APG23
03/07/2020
«Poche settimane fa abbiamo proposto una moratoria delle spese per gli acquisti in nuovi armamenti militari. Oggi, mentre crescono ogni anno le spese militari, i fondi per il servizio civile rimangono insufficienti e precari, soggetti a continui ricalcoli e tagli. Chiediamo quindi al Parlamento di stanziare con il Decreto Rilancio i fondi necessari a sostenere il Servizio civile affinché si dia l'opportunità a 50.000 giovani di prestare servizio alla difesa civile nonviolenta della Patria».
E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito alla notizia dell’accantonamento degli emendamenti per il rifinanziamento del Servizio Civile Universale.
«Condividiamo l’allarme lanciato in queste ore dalla Cnesc e dal Forum del Terzo Settore - continua Ramonda - in seguito al ritiro degli emendamenti al decreto rilancio che puntavano ad aumentare di 100 milioni il Fondo per il Servizio Civile Universale. E' necessario stabilizzare i finanziamenti per il Servizio Civile garantendo un contingente minimo annuo di giovani, superando l’attuale precarietà».
«Diverse voci e la stessa Commissione Colao hanno evidenziato l'incalcolabile contributo dei giovani in Servizio Civile durante l’emergenza della pandemia. - conclude Ramonda - Sono stati 23.000 i giovani riattivati dal 16 aprile per svolgere attività a sostegno del Paese. Esperienze di solidarietà e protezione delle persone più deboli in un momento drammatico».
APG23
03/07/2020
La prostituzione e la tratta di persone sono state al centro di un incontro promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha avuto come ospiti la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e le Senatrici Alessandra Maiorino e Caterina Bini di tre schieramenti politici diversi, oltre al Presidente Ramonda.
Non ha mezzi termini la Ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, mantovana di origine. «La prostituzione è una violazione della dignità della donna nella sua integrità di persona fisica, psicologica, emotiva». Se si considera poi che nella tratta degli esseri umani il 90% delle donne intercettate dal Numero verde nazionale sono vittime di sfruttamento sessuale e l’85% sono donne, non restano dubbi. «La persona viene annichilita dai suoi carnefici e trattata come oggetto, come merce». Per questo occorre non solo intercettare e riconoscere le vittime di tratta, ma incontrarle, ascoltarle, costruire una relazione per «Restituire loro una piena dignità, restituire la libertà di scegliere il proprio futuro… di essere protagoniste».
Come spiegato dal Presidente Giovanni Paolo Ramonda: «Don Oreste è stato pioniere - più di 30 anni fa - in questa battaglia perché gli uomini smettano di ritenere un diritto di proprietà il corpo femminile».
Leggi l'articolo completo: www.semprenews.it/news/Tre-donne-di-partiti-diversi-insieme-per-contrastare-lindustria-della-prostituzione.html
APG23
30/06/2020
E' stato pubblicato il bando di Servizio Civile Regionale (SCR) per selezionare ragazze e ragazzi che intendono svolgere attività di solidarietà, tutela dei diritti sociali, servizi alla persona ed educazione su tutto il territorio Emiliano Romagnolo. C'è tempo fino a sabato 25 luglio per candidarsi. Possono partecipare i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, senza distinzione di cittadinanza.
Con la Comunità Papa Giovanni XXIII sono disponibili 4 posti in provincia di Bologna nell'ambito dell'assistenza a persone con disabilità; 4 posti in provincia di Ferrara nell'ambito dell'assistenza a persone con disabilità e vittime di dipendenze; 1 posto in provincia di Modena nell'ambito dell'assistenza a minori nel territorio comunale di Mirandola, riservato a giovani con bassa scolarizzazione; 3 posti a Rimini in supporto a minori migranti e persone senza fissa dimora, di cui 1 posto riservato a giovani con bassa scolarizzazione.
La durata dei progetti è di 11 mesi nelle province di Bologna, Ferrara e Rimini, mentre è di 10 mesi per il progetto in Provincia di Modena.
Informazioni sui progetti e sulle modalità di candidatura: www.odcpace.org/new/index.php/progetti-scr-a-bando