C. è un signore senza fissa dimora conosciuto qualche tempo fa' durante le uscite serali a Bologna.
Le prime volte che lo incontravamo C. prendeva il cibo caldo e i vestiti che gli portavamo, ma sembrava non volesse altro.
Poi con il tempo siamo riusciti a parlare con lui fino a creare un rapporto di fiducia e a convincerlo a trascorrere dei brevi periodi alla Capanna di Betlemme per superare il freddo inverno.
Poi alcune sere fa', durante la cena, C. ci ha fatto un regalo unico: una poesia che ci ha scaldato il cuore e ci racconta molto dell'essere senza-dimora.
"Fredda mattina, con poca voglia di andare
Il motore si accende dice l'ultima parola, del pronti via,
si va in città senza un obbiettivo, anche oggi non si sa dove si andrà, forse in cerca di piccole fortune
che ti accontentano almeno le tasche e soprattutto un po di sole che ti riscaldi il corpo, o un po' di amore
che ti riscaldi il cuore…
in ore e ore di passi fino a tornare e ricominciare a vivere tutti insieme come una specie di volersi bene;
una goccia di acqua nell'oceano che qui alla Capanna Giovanni XXIII si vive,
grazie don Benzi per quello che hai fatto per noi e per gli altri."
C.
