APG23
22/01/2024
Sono stati presentati stamane a Roma i risultati del progetto europeo NET-WORKS finalizzato all'integrazione di 54 beneficiarie in Italia, Spagna, Germania, Lituania e Lettonia, attraverso tirocini, corsi di formazione e di lingua, scuole di guida, misure di sostegno alla genitorialità. Donne uscite dalla dolorosa esperienza della schiavitù del sesso a pagamento nei bordelli, sui marciapiedi e nei nightclub club.
La presentazione è avvenuta presso la sede nazionale di Inas Cisl che come partners del progetto ha collaborato nella formazione al lavoro delle donne per la maggior parte originarie dell'Africa subsahariana accolte in Italia dalla Comunità di don Benzi. Comunità internazionale impegnata contro la tratta dal 1996.
Tra le beneficiarie, O., una giovane donna nigeriana madre di due figli di cui uno gravemente disabile. Sfuggita alla tratta sessuale a cui era costretta in Spagna e poi in Veneto, aveva iniziato a ricostruire la sua vita insieme ad un nuovo compagno, mostrando fin da subito grandi attitudini per il settore della ristorazione. Fino al giorno in cui, dopo il secondo figlio, ha scoperto che il marito la stava sfruttando e tradendo con un'altra donna più giovane, ingannandola e deprivandola dei suoi guadagni per una falsa promessa di una casa in patria. Oggi O. ha ritrovato il coraggio di denunciare il marito per violenza economica e incuria della prole, ricominciare una nuova vita coi figli supportata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e riprendere a lavorare. Grazie al progetto Networks e al percorso formativo svolto per 4 mesi con le operatrici di Inas Cisle Apg23 ha ritrovato fiducia in se stessa, nelle proprie abilità e nelle istituzioni, ha portato a termine un tirocinio formativo nel settore dell'imballaggio, etichettatura e produzione di elementi meccanici per conto terzi in una delle realtà nate dall'intuizione di don Benzi: "diamo una famiglia a chi non ce l'ha" e anche un lavoro che restituisca dignità. Una storia a lieto fine in vista della prossima Giornata mondiale di riflessione contro la tratta dell'8 febbraio che ormai si avvicina.
«L'attenzione all'aspetto umano e alla centralità della persona caratterizzano da sempre l'operato del nostro patronato», ha dichiarato il Presidente di Inas Cisl, Gianluigi Petteni. «L'obiettivo è che la titolarità di un diritto, attraverso la nostra consulenza, si trasformi nella fruibilità di una prestazione. Non a caso, nell'intento di proseguire insieme, è stato predisposto un accordo tra l'INAS CISL e l'Associazione Papa Giovanni XXIII con l'obiettivo di continuare a collaborare, per facilitare l'inclusione sociale e lavorativa delle vittime di tratta in Europa».
Liliana Ocmin, coordinatrice del progetto per Inas Cisl, ha poi ricordatato: «La partecipazione dell'INAS CISL a questo progetto sottolinea l'attenzione che il nostro Istituto promuove verso le politiche di genere e la prevenzione e il contrasto della violenza in tutte le sue forme. Una delle azioni del progetto infatti ha riguardato la realizzazione di un corso di formazione su diritti e doveri delle lavoratrici, a partire da ciò che prevede la Costituzione Italiana con focus su donne migranti e madri, anche finalizzato ad identificare misure di conciliazione vita-lavoro, per sviluppare una maggiore condivisione delle responsabilità».
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APG23
19/01/2024
La Comunità Papa Giovanni XXIII condivide le preoccupazioni già espresse dalla Rete Pace e Disarmo in merito agli emendamenti approvati il 16 gennaio dalla Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato. Questi emendamenti indeboliscono il controllo e i criteri di autorizzazione nell'esportazione degli armamenti, rigettando le proposte di miglioramento avanzate dalla società civile e ignorando le norme internazionali.
Nella foto: bambini profughi, accolti in Sicilia
Uno dei passaggi più gravi di questi emendamenti è rappresentato dall'eliminazione di ogni informazione riguardante le banche armate, così che i correntisti non sapranno più quali sono le banche che traggono profitti dal commercio di armi, in particolare verso Paesi che violano i Diritti Umani o sono impegnati in conflitti armati.
«La Comunità Papa Giovanni XXIII — dichiara il Responsabile Generale Matteo Fadda — è impegnata da anni nella costruzione di una pace positiva. I nostri volontari di Operazione Colomba e i Caschi Bianchi sperimentano da trent'anni la condivisione diretta, promuovendo un'azione nonviolenta a fianco delle vittime dei conflitti e della violenza strutturale. Questo ci porta a guardare la guerra dal punto di vista di chi la subisce e a comprendere che a pagarne le conseguenze sono le popolazioni civili. In questo tempo in cui soffiano venti di guerra, anziché indebolire gli strumenti di monitoraggio e controllo della vendita di armi, il Governo dovrebbe investire maggiormente in politiche di pace, istituendo un Ministero della Pace, che si doti di strumenti per promuovere il disarmo, per potenziare il Servizio Civile Universale e i Corpi Civili di Pace, per promuovere l'educazione alla pace, la mediazione e la giustizia riparativa».
La Comunità, che aderisce alla Rete Pace e Disarmo, condivide le criticità espresse dalla Rete e chiede al Governo un'inversione di rotta rispetto alle modifiche della legge 185/90, affinché ci sia un allineamento della legge italiana alle norme internazionali e un miglioramento dei meccanismi di controllo.
APG23
16/01/2024
«Auspichiamo che i consiglieri regionali del Veneto si impegnino in difesa della vita e lascino cadere il disegno di legge sul suicidio assistito. Nelle nostre case famiglia, dove accogliamo persone con disabilità gravissime, anche in stato vegetativo persistente, sperimentiamo che le persone in condizioni di fragilità rendono il contesto sociale più umano. Chi di noi ha accolto queste persone ha accolto un dono enorme, veri e propri angeli».
È quanto dichiara Marina Figus, responsabile in Veneto della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, in merito alla proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito in votazione oggi.
«Nella nostra esperienza le persone con malattie degenerative irreversibili o con prognosi infauste, nel momento in cui sono accudite con relazioni di cura, non desiderano percorsi di morte ma chiedono sempre la migliore vita possibile - continua Figus -. Il sistema sanitario ha l'altissima vocazione di prendersi cura delle persone più fragili attraverso le cure palliative e l'assistenza domiciliare, piuttosto che di aprire impietose scorciatoie: assecondare un desiderio di morte non è una scelta di civiltà. La proposta non dovrebbe nemmeno essere considerata ammissibile, perché va ben oltre le competenze regionali».
APG23
09/01/2024
«Sentiamo di esprimere la nostra più grande vicinanza e solidarietà agli amici del Centro di Aiuto alla Vita di Padova»: così Marina Figus, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona, interviene sull'attacco vandalico avvenuto nella notte fra sabato e domenica ai danni della sede del CAV.
«Quante donne in difficoltà durante la gravidanza scelgono di abortire - continua la referente dell’associazione fondata da Don Benzi - perché non trovano una rete familiare o istituzioni a sostegno? Centinaia di bambini ogni anno vedono la luce proprio perché le loro mamme vengono sostenute da realtà come i Centri di Aiuto alla Vita, dalle associazioni e dai movimenti. Più volte ci siamo trovati, insieme ai CAV di Padova e provincia, a cercare risposte per le donne che chiamano al nostro numero verde gravidanza. Proprio nei casi di sofferenza delle persone più sole, quelle che nessuno riesce a raggiungere, la rete del volontariato diventa fondamentale».
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha attivato il numero verde 800-035036 per il sostegno alle donne in gravidanza. È anche possibile scrivere su Whatsapp al numero: 342.7457666
APG23
27/12/2023
In occasione della Festa dei Santi Innocenti Martiri, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza momenti di ricordo della vita nascente in alcune città italiane, con la deposizione di mazzi di fiori. Sarà un'occasione preziosa per fare memoria dei piccoli martiri dei nostri giorni, riaffermando la sacralità della vita.
Saranno fiori bianchi per indicare l'innocenza dei piccoli; rossi per ricordare la loro salita al cielo; rosa per annunciare la misericordia di Dio.
 
Gli eventi si terranno nelle seguenti città:
 
	
	CESENA, ore 18, Viale Osservanza 198: Santa Messa;
	
	
	CUNEO, ore 10, Ospedale S.Croce, Via Coppino 26, Cuneo: momento di preghiera;
	
	
	MODENA, ore 7, Policlinico di via del Pozzo 71: momento di preghiera;
	
	
	RIMINI: ore 9, Ospedale: momento di preghiera; ore 18, parrocchia San Giovanni Battista: S.Messa; 
	
	
	VICENZA, ore 18, Santuario della Madonna di Monte Berico: veglia di preghiera.
	
«In occasione della Festa dei Santi Innocenti Martiri vogliamo riconoscere i piccoli martiri dei nostri giorni, vittime di un sistema non rispettoso del diritto fondamentale alla vita», spiegano gli organizzatori.
Le reti di sostegno alle donne sperimentano ogni giorno il dolore e la solitudine vissuti da una donna durante una gravidanza non programmata. Spesso non trovano adeguato sostegno da chi stà loro accanto e si sentono costrette ad abortire non trovando alternative possibili. «Ogni bambino non nato ha il volto di Gesù Cristo, che ha sperimentato il rifiuto del mondo», ha affermato Papa Francesco rivolgendosi ai partecipanti di un'incontro promosso dalla FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI MEDICI CATTOLICI, 20 settembre 2013)
 
 
Per informazioni:
Email: maternitaevita@apg23.org
Telefono: 800 035 036
WhatsApp: 342 7457666
APG23
27/12/2023
Non possiamo restare in pace in questo fine anno segnato dalla tragedia che sconvolge la Terra Santa, mentre nel cuore dell’Europa continua la sofferenza del martoriato popolo ucraino.
Resta desolatamente senza risposta ogni ragionevole appello per porre termine alla follia della guerra e alla strage degli innocenti.
È un tempo che ci invita alla conversione profonda per non restare inerti e indifferenti davanti a scelte che appaiono delegate solo ai capi delle nazioni, gli stessi ai quali si è rivolto papa Francesco per ribadire che «a nulla giova conservare oggi un’autorità che domani sarà ricordata per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario» (Messaggio alla Cop28 del 2 dicembre 2023).
Per questo motivo, alla vigilia del 2024, come cittadini di questo Paese e del mondo intero, rinnoviamo la forte sollecitazione a mettere al centro del dibattito pubblico il ripudio della guerra a partire dalla necessità di bandire non solo l’uso ma anche il possesso delle armi nucleari.
L’Italia ha un ruolo storico e morale da svolgere come promotrice di una cultura di pace in uno scenario che appare sempre più incerto.
La consapevolezza dell’irrompere dell’intelligenza artificiale pone, ad esempio, gravi questioni politiche «nel contesto ideologico di un paradigma tecnocratico, animato da una prometeica presunzione di autosufficienza» (Messaggio di papa Francesco per la 57esima Giornata Mondiale della Pace).
Tale vertigine di onnipotenza conduce, ora, al paradosso di affidare ad un algoritmo la decisione finale dell’arma letale di autodistruzione di massa.
Non è più tempo di sterili polarizzazioni ma di prendere sul serio l’appello di Joseph Rotblat, lo scienziato che si rifiutò di partecipare al progetto Manhattan dell’arma nucleare usata nel 1945 su Hiroshima e Nagasaki: «Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto».
Cominciamo, dunque, il nuovo anno con il mese di gennaio dedicato alla pace affrontando apertamente la questione dell’adesione dell’Italia al Trattato Onu del 2017 di messa al bando delle armi nucleari. Una grande occasione per rimettere l’Europa stessa al centro di un processo pace.
Cominciamo il nuovo anno anche rivolgendo un forte appello al Governo e al Parlamento affinché il nostro Paese faccia sentire alta e forte la propria voce per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Medio Oriente. La strage degli innocenti va assolutamente fermata. La politica e la diplomazia devono tornare con determinazione ad essere i mezzi per la risoluzione delle controversie internazionali.
Similmente chiediamo alle Forze Politiche del nostro Paese di attivarsi affinché l’Europa sia protagonista, in modo deciso e determinato, di un’azione di pace anche nel conflitto in atto in Ucraina: la logica delle armi porta solo morte e distruzione.
 
 
 
27 Dicembre 2023
Emiliano Manfredonia
Presidente nazionale delle Acli
 
Giuseppe Notarstefano
Presidente nazionale di Azione Cattolica Italiana
Matteo Fadda
Presidente dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Gabriele Bardo e Cristiana Formosa
Responsabili nazionali del Movimento dei Focolari Italia
Mons. Giovanni Ricchiuti
Presidente nazionale di Pax Christi
APG23
22/12/2023
La gioia di trascorrere le feste in famiglia, l’emozione di scartare i regali e di respirare l’atmosfera natalizia riuniti intorno a una tavola imbandita circondate dall’affetto delle persone care è per tutti una cura al cuore. Soprattutto per le persone fragili che hanno un vissuto difficile e che li ha portati a vivere per strada.
La grande famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII anche a Natale, come ogni anno, li accoglie nelle case, nelle Capanne di Betlemme e nelle realtà di accoglienza e condivide con loro i momenti di convivialità così che possano sentire il calore di una famiglia.
La Santa Messa di Natale in stazione insieme agli amici di Rimini 
Per la vigilia, la sera del 24 dicembre, è ormai tradizione che la Comunità Papa Giovanni XXIII si unisce per celebrare la Santa Messa di Natale nel piazzale della stazione di Rimini insieme alle persone che vivono in strada. Il 25 dicembre festeggiamo il Natale alla colonia Stella Maris pranzando insieme alle persone senza fissa dimora, agli accolti della Capanna di Betlemme di Rimini, alle altre famiglie e volontari delle uscite di strada che trascorreranno tutto il periodo festivo insieme agli ultimi.
Mentre per il 31 dicembre a Riccione, celebriamo la chiusura dell’anno insieme alle persone povere, alle persone accolte dalle realtà della Comunità e alle nostre famiglie insieme ad altre associazioni del territorio.
 
La consegna dei regali per le persone povere nelle strade di Forlì
La mattina della Vigilia, come tutti gli anni, i volontari dell’unità di strada di Forlì portano dei regali alle persone senza fissa dimora: piumoni, maglioni, berretti di lana e sciarpe per aiutarli a proteggersi dalle notti più gelide. Nella Capanna di Betlemme di Forlì si sente già l’atmosfera natalizia: i volontari durante la festa che ci prepara al Natale hanno già distribuito dei regalini alle persone accolte e anche a chi trascorre la notte in Capanna.
Mentre il 25 dicembre festeggiamo tutti insieme con il tradizionale pranzo di Natale e la tombolata in Capanna.
#FOTOGALLERY:senzadimoraforli#
 
Il Natale nella Capanna di Betlemme a Chieti 
Anche in questo Natale, la Capanna di Betlemme di Chieti della Comunità Papa Giovanni XXIII che accoglie le persone senza fissa dimora si illumina di vita e organizza diversi eventi all'insegna di condivisione, gioia e preghiera:
Il 23 dicembre ceniamo in strada insieme alle persone senza fissa dimora, per diffondere a tutti il calore del Natale.
Per la Vigilia, il 24 dicembre, si inizia il pomeriggio con l’uscita di strada con i volontari che ogni settimana si impegnano a portare conforto e sostegno alle persone che vivono in strada. Segue un momento di preghiera accompagnato dalla nascita di Gesù bambino in Capanna, per poi concludere con la cena tutti insieme.  L'iniziativa è in collaborazione con alcune associazioni assistenziali del territorio, che offrono il pasto agli ospiti.
Il giorno di Natale, il 25 dicembre, viene celebrata la Santa Messa di Natale presso la Capanna, seguito dal tradizionale pranzo ricco con tutte le persone e famiglie povere accolte e per chi vive in condizioni di disagio, viene consegnato il pranzo a domicilio.
Dal 30 dicembre al 2 gennaio per festeggiare un Capodanno "fuori le mura" accanto agli ultimi, è stato organizzato un campo di incontro e condivisione per giovani e il 31 dicembre si prepara una grande tavola tutti insieme con i volontari, le persone accolte e chiunque voglia partecipare e condividere il Capodanno con le persone più fragili.
 
Queste sono solo alcune delle tante esperienze che faremo durante il periodo natalizio.
In tutta Italia, da nord al sud, la Comunità Papa Giovanni XXIII rimane al fianco delle persone più emarginate e sole, accogliendole nella loro casa, alla loro tavola e celebrando insieme la Nascita di Gesù.
APG23
19/12/2023
Sono più di 120 le persone che durante l'anno hanno concluso il percorso terapeutico nelle strutture terapeutiche in Italia e all'estero della Comunità Papa Giovanni XXIII. Verranno festeggiati dalle loro famiglie, dagli amici e da tutta la Comunità attraverso la "Festa del riconoscimento", un appuntamento fortemente voluto da don Oreste Benzi una trentina di anni fa e che ogni anno continua a rinnovarsi per celebrare il ritorno alla vita dei suoi tanti ragazzi.
Per l'occasione verrà celebrata una messa presieduta dal vescovo di Rimini Monsignor Nicolò Anselmi presso la parrocchia «La Resurrezione» di Rimini alle ore 11. Presenti tutti gli ospiti delle oltre 20 Comunità terapeutiche della Papa Giovanni XXIII sparse sul territorio nazionale e in collegamento online le strutture all'estero. Sono infatti una sessantina i ragazzi recuperati dalla tossicodipendenza nelle strutture all'estero sempre della Papa Giovanni, in particolare dal Sud America e dalla Croazia.
La celebrazione eucaristica è aperta a chiunque lo desideri. Si preannuncia già piena di segni e forte partecipazione.
«Queste persone ci testimoniano che la vita è gioia, che si può affrontare la sofferenza con speranza - sono le parole di Matteo Fadda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII - La festa del Riconoscimento è un'occasione per festeggiare insieme agli operatori, con i quali le persone accolte nelle nostre strutture terapeutiche si sono aperte alla verità del cammino comunitario, ai familiari con i quali si è ricostruita la pienezza della relazione per ritrovarsi in festa. Siamo contenti ed emozionati davanti a questi giovani ora chiamati a testimoniare una nuova vita».
APG23
14/12/2023
Si terrà venerdì 15 dicembre alle ore 21, presso il Centro Santa Chiara di Fossano (CN), in via Villafalletto 24, il concerto di beneficenza in favore della Comunità Educante con i Carcerati gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII nel vicino comune di Piasco.
L'evento, iniziativa di solidarietà aperta a tutte le età, sarà un'occasione per scoprire le esperienze di vicinanza agli ultimi e agli emarginati che gli operatori e i volontari dell'associazione di Don Oreste Benzi vivono ogni giorno sul territorio.
Si esibirà la Banda musicale cittadina "Silvio Pellico" di Boves.
Al termine dello spettacolo, verrà offerto un rinfresco, con brindisi e panettone, insieme agli ospiti dell'associazione. I centri diurni per anziani "Santa Chiara" e "La Goccia" esporranno alcuni lavori artigianali. Il gruppo dei giovanissimi della Papa Giovanni donerà a tutti i partecipanti un piccolo regalo.
L'evento rientra fra le iniziative condotte per il trentennale della Cooperativa Il Ramo; la realtà sociale propone attività lavorative alle persone che possono scontare la pena in percorsi di recupero alternativi al carcere.
È possibile sostenere l'iniziativa con donazioni, detraibili o deducibili, sul c/c della Cooperativa il Ramo ONLUS, IBAN: IT34N0617046321000001513183, oppure tramite l'app Satispay inquadrando il QR sulla locandina.
APG23
14/12/2023
La Comunità Papa Giovanni XXIII, all'interno del progetto "InSegni, Apprendi", organizza un corso base online di Lingua Italiana dei Segni - LIS, presso il centro diurno "Biancospino" di Rimini, in via Borghetto 2, con l'obiettivo di introdurre i partecipanti alla conoscenza base della Lingua dei Segni, della cultura e della vita delle persone sorde.
Sabato 16 dicembre a Rimini si terrà l'open-day informativo.
Gli incontri inizieranno il 20 gennaio 2024 e si terranno ogni sabato, dalle 10:00 alle 12:00, per un totale di 20 ore. Al termine delle lezioni è prevista una verifica finale, con rilascio dell'attestato di partecipazione. Il costo del corso è di 150 euro ed è possibile partecipare in modalità e-learning da remoto.
Il corso sarà strutturato in una parte teorica e una parte pratica. Durante le lezioni, gli studenti avranno l'opportunità di partecipare a esercitazioni ludiche e ad una verifica finale. Sarà inoltre fornito del materiale di supporto all'apprendimento. Sarà possibile seguire il corso in modalità online; al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Per richiedere maggiori informazioni è possibile contattare l'indirizzo email info@insegniapprendi.org o inviare un messaggio su WhatsApp al numero +393455253188.
Scarica la locandina: https://www.semprenews.it/evento/Corso-LIS---Lingua-Italiana-dei-Segni-845.html
Sito web del progetto: https://www.insegniapprendi.org
APG23
06/12/2023
Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alla Marcia della Pace e della Fraternità ad Assisi questa DOMENICA 10 DICEMBRE 2023.
Promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace e dalla Coalizione “Assisi Pace Giusta” ed organizzata in occasione della 75esima Giornata Internazionale dei Diritti Umani, la marcia vuole raccogliere e far incontrare le forze sociali italiane che lavorano per fermare il conflitto in Medio Oriente, precipitato dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso e la conseguente risposta militare del governo israeliano con l’assedio di Gaza e i bombardamenti su civili innocenti.
L’appuntamento è alle 10.00 di mattina presso la Domus Pacis per un incontro di riflessione e proposte. Segue poi alle 14.30 la Marcia da Santa Maria degli Angeli a Piazza San Francesco, con la Messa alle 17.00 presso la Basilica Inferiore di San Francesco.
SCARICA IL PROGRAMMA ISCRIVITI E PARTECIPA
Perché è importante partecipare? La società civile deve ricostruire dal basso un movimento collettivo che unisca tutte le persone schierate contro la guerra e la violenza e rifiutano ogni logica  di parte e ogni violazione dei diritti umani. Le energie di chi crede nella costruzione della Pace con strumenti nonviolenti , attraverso il dialogo, la mediazione, e sempre nel rispetto del Diritto Internazionale, devono unirsi. E’ fondamentale essere numerosi, restare uniti e dare un segno forte della “Fame di Pace” che c’è, e che spesso fatica ad esprimersi e incanalarsi.
In questo Papa Francesco è una voce instancabile di riferimento.
“La Pace è possibile, non rassegniamoci alla guerra, e la guerra è sempre sempre sempre una sconfitta: ci guadagnano solo i fabbricanti di armi!”: raccogliamo l’appello del Papa!
APG23
05/12/2023
In risposta all'aggressione subita da Pro Vita & Famiglia l'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII auspica un futuro in cui durante una manifestazione che si schiera "contro la violenza" chi partecipa sia veramente non violento. Questo significherebbe per noi vivere davvero la nonviolenza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Gli atti di violenza che sono stati rivolti alla sede dell'associazione Pro Vita & Famiglia non sono accettabili, perché nessuna violenza è giustificabile, essi gettano un'ombra su una manifestazione che voleva dire no alla violenza sulle donne.
Abbiamo a cuore la promozione di un clima di tolleranza, rispetto e tutela della Vita. Noi come popolo siamo al servizio della Vita e in modo particolare di quella più fragile: il bimbo concepito non ancora nato. Crediamo che l'unità nella diversità è la forza che dovrebbe caratterizzare il nostro Paese. Continueremo ancora di più a lavorare perché la pace trovi spazio nei nostri cuori, nei nostri valori e nelle nostre azioni.