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APG23
12/01/2021
Solo insieme. La sorpresa di Francesco
Era il 12 Agosto 2016. Papa Francesco bussa alla porta della casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII a Roma. Le ospiti, incredule, sono donne salvate dal racket della prostituzione. Il Santo Padre le saluta tutte, versa un po' di bibita con naturale semplicità e umiltà. Era uno dei “Venerdì della Misericordia”, l’iniziativa del Pontefice nata durante il Giubileo del 2015. Da allora, molte volte, Papa Francesco ha incontrato, a sorpresa, gli altri, senza essere atteso, senza essere annunciato. Ha abbracciato, ha carezzato, ha parlato, ha guardato, ha ascoltato il prossimo. Ha incontrato il dolore, ma ha trovato anche la gioia e il sorriso nei luoghi del bisogno e dell’emarginazione. Leggi l'articolo completo  
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11/01/2021
Accoglienza in famiglia: al via i corsi di formazione
Il Forum delle Associazioni Familiari propone in tutta Italia, in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII e altre associazioni, i corsi di formazione rivolti alle famiglie e ai singoli interessati ad accogliere bambini e ragazzi in difficoltà, e a tutte le persone interessate a scoprire le reti di accoglienza e le possibilità dell' affidamento familiare. I corsi, con incontri mensili che si terranno online, rientrano fra le iniziative del progetto Confido finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento per le politiche della famiglia. Il progetto promuove l'affido, l'adozione e il ruolo del tutore volontario. Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, spiega: «L'affido rimane anche durante l'emergenza del Covid-19 un'esperienza molto significativa per i minori in difficoltà, che in questo modo possono ritrovare dei genitori disposti ad amarli. È un atto di grande gratuità che interviene in situazioni di disagio molto grave; le famiglie affidatarie continuano a tenere i contatti con le famiglie di origine dei bambini e dei ragazzi, lavorando dove possibile per un ritorno a casa». Per poter partecipare si richiede l'iscrizione al link: progettoconfido.it/formazione/ Per informazioni:   email: confido@forumfamiglie.org   Whatsapp:  320.9305920    
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08/01/2021
Vaccini: «Disabili siano inseriti fra categorie prioritarie»
«Chiediamo che le persone con disabilità siano inserite fra le categorie prioritarie a cui somministrare il vaccino anti-covid-19. Si tratta di una categoria a rischio “dimenticata” dal Piano Strategico Vaccinazione». E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all'attuazione del piano vaccinale. «Nelle nostre case famiglia accogliamo centinaia di persone disabili che non possono mantenere il distanziamento da chi li assiste — continua Ramonda —. La situazione più grave riguarda le persone con disabilità intellettiva che non sono in grado di prendersi cura della propria salute, che necessitano di essere sempre accompagnate e che non riescono ad indossare la mascherina protettiva, esponendosi ad un maggior rischio di essere contagiate o di contagiare. Si tratta di persone estremamente fragili il cui eventuale ricovero sarebbe estremamente difficoltoso». «Queste preoccupazioni ricadono oggi sulle famiglie che sono costrette a tenere i figli disabili a casa, separati dal mondo. Questa non è inclusione ma segregazione — conclude Ramonda —. Sappiamo che il Presidente Conte, il Ministro Speranza ed il Commissario Arcuri si stanno prodigando per contrastare la pandemia. Li ringraziamo e li invitiamo ad inserire le persone disabili fra le categorie prioritarie cui somministrare il vaccino».
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28/12/2020
In memoria dei Santi innocenti
Nella giornata di oggi, ricorrenza dei Santi Innocenti, in tutta Italia gli appuntaamenti di preghiera per la vita nascente: Dal Veneto l'evento online, con la partecipazione di Mons. Beniamino Pizziol vescovo della diocesi di Vicenza e Mons. Giuseppe Zenti vescovo della diocesi di Verona, ci sarà la testimonianza di Maria Enrica e Pietro. Per saperne di più Fra gli altri, anche dal bvo: A Cesena alle 18 la celebrazione con il Vescovo Mons. Douglas Regattieri, nella Parrocchia dell'Osservanza.      
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24/12/2020
Il messaggio di Natale della Comunità 
Il Santo Natale è una delle feste più belle. È il ritorno alle cose semplici, a una vita sobria ed essenziale, una vita di condivisione. Questo Natale, però, arriva dopo un anno difficile, che ci ha addolorati e allontanati fisicamente dai nostri affetti. Tante persone ancora oggi sono nella sofferenza, e purtroppo anche nel lutto, a causa di questa grave pandemia. Ma c’è una Stella che splende luminosa nel Cielo e ci aiuta tutti a vivere meglio. È Gesù, è l’amore di Dio che è venuto su questa terra per camminare con noi. Questo Natale, noi della Comunità Papa Giovanni XXIII, in tutti i 43 paesi del mondo in cui siamo, continuiamo a farci illuminare dalla sua parola, dalla passione che ci ha trasmesso il nostro fondatore don Oreste Benzi e dalla serva di Dio Sandra Sabattini presto beata, che ci invitano a condividere la vita con i più poveri, con gli ultimi. In questo video, attraverso le parole del nostro Responsabile Generale Giovanni Ramonda, vogliamo ringraziare le persone che ci sono vicine, che ci sostengono con affetto e ci permettono di continuare ad aiutare chi è nel bisogno, e augurare a tutti un Santo Natale pieno di gioia e serenità.    
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22/12/2020
Servizio Civile: pubblicato il Bando 2020, scegli il tuo progetto!
Dopo tanta attesa, ecco il bando di servizio civile universale 2020: con la Comunità Papa Giovanni XXIII 293 posti in Italia e 48 all’estero. Se hai dai 18 ai 28 anni puoi scegliere un progetto e buttarti in questa esperienza, hai tempo per candidarti fino alle ore 14:00 del 15 febbraio 2021. PROGETTI ESTERO PROGETTI ITALIA Con la Comunità, i progetti hanno una durata di 12 mesi e impegnano 25 ore settimanali. Riceverai un contributo spese di 439,50 euro mensili. Nei progetti all’estero viene aggiunta una diaria giornaliera che va dai 13 ai 15 euro a seconda del Paese di destinazione. Per la prima volta l’associazione partecipa al bando con progetti che prevedono “misure aggiuntive UE”. Cosa significa? Che candidandosi in 5 particolari progetti, per un totale di 19 posti, potrai svolgere un periodo di servizio di 2 mesi o 50 giorni in un paese Europeo, nel nostro caso in Spagna, Germania, Portogallo, Croazia e Grecia. Ma non è finita qui, alcune posizioni sono riservate a giovani con minori opportunità, quindi se hai problemi economici o un titolo di studio minore del diploma di scuola superiore, avrai alcuni posti riservati unicamente a te. Per candidarti dovrai accedere alla piattaforma DOL, con la tua SPID (QUI le informazioni per ottenerla) o, se sei cittadino europeo o extra-europeo regolarmente soggiornante, chiedendo le credenziali di accesso specifiche sulla piattaforma stessa.   Ora ti resta solo che scegliere! Info servizio civile all’estero: caschibianchi@apg23.org Info servizio civile in Italia, Misure UE, Garanzia Giovani e Minori Opportuntà: odcpace@apg23.org Ci trovi anche su Whatsapp al 3402241702
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15/12/2020
Istituita la giornata del Servizio Civile Universale
Oggi è un giorno importante per il Servizio Civile Universale, perchè con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2020, su proposta del Ministro Spadafora, è stato riconosciuto il giorno 15 dicembre “Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale”. La data non è casuale, perché proprio il 15 dicembre nel 1972 è stata promulgata la prima legge in materia di Obiezione di Coscienza (n.772). È prevista entro la fine dell'anno la pubblicazione del Bando per il Servizio Civile 2020. L’Assemblea CNESC ha inoltre eletto gli organi dirigenti del Consiglio di Presidenza e Collegio dei Sindaci, riconfermando Presidente Licio Palazzini di ASC Aps, Tesoriere Sabrina Mancini di Legacoop ed eleggendo a Vice Presidente Laura Milani di Comunità Papa Giovanni XXIII.   Leggi l'articolo completo  
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10/12/2020
Messalino Pane Quotidiano, leggilo nel tuo telefonino o in libretto
Il messalino di Pane Quotidiano, nella sua App per il telefonino o nel libretto bimestrale cartaceo, propone il commento al Vangelo e le Letture del giorno spiegate da Don Oreste Benzi, sacerdote riminese che ha vissuto la propria vita accanto ai poveri come Gesù. Nella versione libretto ha un formato tascabile; è disponibile come messalino online nel telefonino o su web, oppure scaricando l'ebook ad un prezzo simbolico: un modo unico per non perdere mai l’appuntamento con il Vangelo e la Parola di Dio durante le proprie giornate. Nella versione digitale è anche possibile sfogliare la biografia del Santo del Giorno.
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30/11/2020
Giornata disabilità : Io Valgo, Capaci di vivere e volare
«Se è cambiato l’approccio alla disabilità, parte del merito è indubbiamente di don Oreste Benzi. Il servo di Dio ebbe infatti varie intuizioni, a partire dalla “grande scelta delle case-famiglia”, diventate in tutto il mondo un modello educativo e di emancipazione sociale. Come lui stesso affermava, “le membra che sembrano le più deboli sono anche le più necessarie”». Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha aperto così i lavori di Io Valgo, l'evento dedicato alla disabilità, edizione 2020.  Leggi su La Luce Di Maria il reportage completo; qui il video integrale dell'evento:   L'evento ha raccolto storie e testimonianze di crescita nella disabilità, provenienti da tutta Italia, raccolte dall titolo CAPACI DI VIVERE E DI VOLARE.  LÈ stato condotto da Andrea Sarubbi, con interventi di: Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Enrico Miatto docente di pedagogia speciale IUSVE, Chiara Griffini, psicologa e psicoterapeuta, Cristina Brugiafreddo, responsabile del servizio inserimento lavorativo Consorzio Monviso Solidale, Filippo Borghesi, coordinatore servizio educativo “La Luna” , cooperativa sociale La Fraternita’. Occasione è stata la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre 2020, istituita nel 1981 per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita, superando ogni forma di discriminazione e violenza. L'evento si è inserito all'interno della rassegna #dirittoalcuore, teatro, danza e parole, promossa da EducAid con il contributo della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di RIDS - Rete Italiana Disabilità e Sviluppo. Diceva Don Oreste Benzi: «Nessuno è così povero da non aver nulla da dare e così ricco da non aver bisogno dell’aiuto di qualcuno; non c’è chi salva e chi è salvato, ma ci si salva assieme».
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26/11/2020
Il regalo di Natale più bello? Quello che conta davvero
Questo Natale il regalo assume un significato ancora più profondo. Se non potremo ritrovarci e stare insieme, sarà il nostro dono a farci sentire più vicini.  Per questo ti invitiamo a fare un dono che conta davvero e scegliere i tuoi regali su shop.apg23.org, il negozio online solidale della Comunità Papa Giovanni XXIII che raccoglie la ricchezza creativa delle tante realtà, Cooperative sociali e soprattutto delle persone speciali che vivono con noi. Troverai prodotti speciali, unici, fatti a mano, di qualità che arrivano dalle nostre realtà di accoglienza in Italia e nel mondo. Prodotti realizzati da persone con disabilità o con difficoltà a cui nessuno dava valore, che diventano artigiani, professionisti e grazie al lavoro recuperano la dignità persa e ricostruiscono il proprio futuro. #FOTOGALLERY:natale-lavoro# Le Cooperative Sociali e i progetti lavorativi della Comunità Papa Giovanni XXIII in Italia e all'estero sono al lavoro da tempo per dar vita a regali unici, ciascuno dei quali racconta una storia che vale la pena ascoltare, e quest'anno la proposta solidale della Comunità Papa GIovanni XXIII è ancora più ricca: presepi, idee regalo per i più piccoli, calendari dell’avvento, accessori per l’abbigliamento, oggetti religiosi, poster e quadri, decorazioni natalizie, oggetti della linea #iosprecozero, cesti alimentari biologici e tanto altro.  #FOTOGALLERY:nataleapg23#   Quale occasione migliore del Natale per regalare ciò che conta davvero? Ogni acquisto contribuisce a dare una casa e una famiglia a chi è solo, un pasto a chi aveva fame, una speranza a chi aveva perso tutto. Non solo un oggetto, ma una vita che cambia.  
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25/11/2020
Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne
Secondo i dati della Commissione europeamì, tra il 2010 e il 2016 le donne e le ragazze cinesi hanno costituito il terzo più grande gruppo di vittime d’Europa nonostante ne siano state identificate in un anno (tra il 2015 e il 2016) solo 739. Il grido silenzioso delle vittime cinesi viene raccontato dal Report INTAP, documento recentemente pubblicato, da Caroline Sander, consulente e ricercatrice dellÂ’organizzazione viennese Herzwerk impegnata al fianco delle vittime di tratta. Leggi l'articolo di semprenews.it   Dal 2019 la Comunità Papa Giovanni XXIII è partner del progetto europeo INTAP - Approccio intersezionale al processo d'integrazione in Europa per sopravvissute alla tratta di esseri umani a fini sessuali dalla Nigeria e dalla Cina, in particolare donne e madri capitanato dalla rete tedesca antitratta Together Against Human Trafficking (GGHM), insieme ai partner SOLWODI Deutschland eV, The Justice Project, Simon Kolbe dell'Università Cattolica Eichstätt-Ingolstadt e al partner austriaco Herzwerk Wien. Scopo del progetto è promuovere il benessere psicologico e l'integrazione delle donne nigeriane uscite dalla tratta. Le misure del progetto includono, da un lato, il lavoro psicosociale con le vittime nigeriane e cinesi della tratta di esseri umani; dall'altro, sono state condotte e analizzate interviste con sopravvissute ed esperti sulle buone prassi e sugli ostacoli all'integrazione. Alla fine del progetto. I risultati del progetto, il Report e il manuale per gli operatori che ne sono derivati, sono stati presentati a Karlsruhe (Germania) il 13 ottobre scorso.    Info: www.intap-europe.eu
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24/11/2020
Pace giusta fra Palestina ed Israele
Domenica 29 novembre da Assisi si aprirà la videoconferenza per il riconoscimento dello Stato di Palestina, promossa da un ampio arco di reti, associazioni e sindacati. Sono previsti interventi in video-conferenza con ospiti internazionali, rappresentanti delle diverse religioni, testimonianze dalla Palestina e da Israele, esponenti delle associazioni promotrici. La conferenza, sarà inaugurata dal Sindaco di Assisi, Stefania Proietti e dal Vescovo, Monsignor Domenico Sorrentino, in collegamento dalla Cittadella della Pro-Civitate Christiana, e sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma Zoom e sulle Pagine Facebook degli organizzatori. L’importante iniziativa si svolge nella Giornata internazionale di Solidarietà con il popolo palestinese, indetta dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per ricordare l'anniversario dell'approvazione della risoluzione 181 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1947 per la creazione di due stati: Israele e Palestina. Da più di 70 anni il mondo attende una pace giusta, fondata sul diritto internazionale e sul reciproco rispetto, come unica alternativa alla guerra, all’occupazione, alla violenza. #FOTOGALLERY:palestina# Da tempo non si vedeva nel nostro paese un cartello così ampio, una coalizione così larga e rappresentativa di diverse sensibilità e settori della società italiana, riuniti per un unico obiettivo condiviso: il riconoscimento dello Stato di Palestina. Le 18 sigle firmatarie rivolgono un Appello alla società civile e alle Istituzioni per la fine delle guerre in Medio Oriente, per applicare in modo coerente e responsabile quanto indicato dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, dal diritto internazionale e dagli accordi di pace intercorsi tra le due parti, costruiti sulla soluzione dei due stati per i due popoli. L’Appello si intitola Ora è il momento di riconoscere lo stato di Palestina, per la pace giusta tra Palestina ed Israele. Già 138 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite, oltre allo Stato del Vaticano, riconoscono lo Stato palestinese entro i confini antecedenti la guerra del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa. “Chi ha a cuore la pace giusta in Palestina - si legge nell’Appello - non può negare l’esistenza ed il rispetto dello Stato d’Israele, come pure il diritto dei popoli che la abitano ad un proprio Stato in cui vivere in sicurezza, pacificamente e democraticamente”. Israele e Palestina hanno un comune destino: vivere insieme, nel reciproco rispetto, in autonomia ed indipendenza; solo così i due stati potranno sedersi, negoziare per il bene reciproco ed i due popoli potranno riconciliarsi e convivere. Questo è il quadro politico indispensabile per porre fine al confitto territoriale e delegare alle istituzioni dei due stati la responsabilità di garantire la pace, la convivenza e la sicurezza, con il concreto sostegno e con la cooperazione della comunità internazionale. Ancor oggi, invece, l’intero popolo palestinese è sottoposto al regime di colonizzazione e di occupazione militare in Cisgiordania, all’assedio di Gaza portato ai limiti dell'invivibilità, alla discriminazione e violazioni dei diritti umani, come certificato dalle Agenzie delle Nazioni Unite e dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea dell’ONU. “Per queste ragioni - conclude l’Appello - vogliamo far sentire le voci della società civile e religiosa italiana, europea, palestinese ed israeliana, per riaffermare l’urgenza dell’azione politica delle nostre istituzioni per la pace giusta. La pace giusta non può fondarsi su un vincitore ed uno sconfitto ma deve essere frutto del reciproco rispetto ed attuazione del diritto internazionale, unica alternativa alle guerre, all’occupazione, alle violenze ed alle sofferenze provocate”. Il riconoscimento dello Stato di Palestina, dicono i proponenti, non è contro Israele, ma contro l’occupazione militare, ed è uno strumento indispensabile come alternativa politica alla violenza. Il conflitto in corso ha una lunga, tormentata e tortuosa storia alle spalle. Dal 1948 con la dichiarazione unilaterale dello Stato di Israele, passando dalla guerra dei sei giorni del 1967; dalla creazione unilaterale dello Stato di Palestina del 1988, fino agli accordi di Oslo del 1983, sottoscritti dalle due parti; dalla creazione da parte di Israele del Muro di Separazione del 2002, fino all’Assemblea ONU del 2012 che ha riconosciuto lo status dello Stato di Palestina come “no-member observer state”. In mezzo a tutto questo, per 70 anni, c’è stata guerra: una storia di soprusi, di violenze, di attentati, di morti, di macerie, di muri, di sofferenze atroci, che ha dilaniato i due popoli tra di loro ma anche internamente a loro. La guerra vuole distruggere il nemico, ma distrugge anche chi la fa. “La nonviolenza non è soltanto contro la violenza del presente, ma anche contro quelle del passato”, diceva Aldo Capitini, il padre della nonviolenza italiana. E dunque per superare la violenza del passato, occorre riconoscerla e ripararla. È un fatto di giustizia a posteriori. No peace without justice, Non c'è pace senza giustizia. Lo ripete spesso, in tutte le lingue del mondo, Papa Francesco, in linea con i suoi predecessori. "Dove non c’è la giustizia non c’è la pace. La vera pace è frutto della giustizia”. Oggi la giustizia e la pace vogliono il riconoscimento dello Stato di Palestina. Può essere questo il passo tanto atteso per voltare pagina, per scrivere un nuovo capitolo della storia. Lo chiedono insieme, con determinazione e forza, le 18 organizzazioni domenica 29 novembre alle ore 10: Cgil, Cisl, Uil, Agesci, Acli, Anpi, Arci, Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, Assopacepalestina, Legambiente, Libera, Centro internazionale studenti Giorgio La Pira, Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Lelio e Lesli Basso, Pax Christi, Piattaforma ong italiane Mediterraneo e Medio Oriente, Pro Civitate Christiana – Cittadella di Assisi, Rete italiana pace e disarmo. Con il patrocinio del Comune di Assisi. Scopri il programma ed iscriviti all'evento    
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