APG23
02/05/2024
A 40 anni dalla scomparsa, la figura di Sandra Sabattini, proclamata beata nel 2021, continua a ispirare fedeli in tutto il mondo. Una serie di iniziative, tra cui "Nove giorni con Sandra", celebreranno il suo ricordo. Quest’anno è infatti il 40° anniversario della morte della beata riminese Sandra Sabattini avvenuta il 2 maggio del 1984, all’età di soli 22 anni. Dopo essere stata dichiarata beata da Papa Francesco nel 2021, il 4 maggio si terrà la sua memoria liturgica: un momento di riflessione e celebrazione che coinvolge non solo l'Italia ma anche il Brasile, dove è nata una pagina Instagram dedicata a lei. La sua eredità spirituale e il suo esempio di vita continuano ad essere fonte di ispirazione e devozione. Molte le iniziative in programma per ricordare la ragazza riminese, fidanzata e studentessa di Medicina.
Scopri tutti gli eventi nell'articolo di Nicoletta Pasqualini su semprenews.it
In TV il docu-film sulla prima Santa fidanzata
Il Diario di Sandra, il docu-film sulla Beata Sandra Sabattini, sarà trasmesso Sabato 4 maggio alle ore 20 su Tele Padre Pio, sul canale 145 DTT ( digitale terrestre e su 445 tivusat e 852 sky) trasmesso in tutta Italia.
Nei prossimi giorni il docu-film sarà trasmesso anche su diverse emittenti televisive locali tra cui il network Con CoralloTV. Sandra era una giovane di Rimini, discepola di don Oreste Benzi, morta in un incidente stradale 40 anni fa e proclamata Beata dalla Chiesa. Sandra era studentessa di medicina e nel tempo libero aiutava i più fragili nella Comunità di don Benzi. Il 24 Ottobre 2021 è salita agli onori degli altari in seguito alla guarigione miracolosa, scientificamente inspiegabile, di Stefano Vitali, giovane politico romagnolo ammalato di tumore.
Il prossimo 4 maggio si terrà la Memoria liturgica della Beata Sandra, già citata da Papa Francesco durante il Sinodo dei giovani e la cui devozione è in espansione. Per maggiori informazioni è disponibile un sito internet dedicato, www.sandrasabattini.org.
La regia è di Kristian Gianfreda, che ha raggiunto il riconoscimento grazie al suo primo lungometraggio cinematografico “Solo cose belle” (2019), che è stato premiato per la miglior colonna sonora al Film Festival di Brooklyn, ottenuto una menzione speciale al Festival Internazionale di Shangai, vinto il Calcutta International Cult Film Festival ed infine premiato come miglior commedia al Rome Indipendent Film Festival.
“Il diario di Sandra” è la prima opera di fiction a lei dedicata. Protagonista del film è un’adolescente di oggi con i suoi dubbi, le sue paure, nel suo contesto di vita, con gli amici, a scuola, al bar. La sua vita cambia quando legge un misterioso diario. È Sandra che lo ha scritto quando aveva la stessa età della protagonista e lei ne rimane affascinata.
Per maggiori informazioni su Sandra Sabattini è disponibile un sito internet dedicato, www.sandrasabattini.org.
APG23
24/04/2024
Tutto il bene che la nostra Comunità riesce a realizzare è il frutto di gesti d’amore, di scelte coraggiose, di amicizie che profumano di solidarietà. I nostri sostenitori e le aziende a noi vicine ci permettono, con il loro aiuto, di portare avanti la nostra missione e il sostegno di persone ed enti amici ci consente di continuare a condividere la vita con gli ultimi del mondo.
Tra i contributi fondamentali per il nostro operato quello della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che, anche per il 2023, ha scelto di sostenere le nostre attività di accoglienza e cura per persone in difficoltà.
Ogni anno, infatti, la CEI trasferisce alle Diocesi una quota dei fondi ricevuti grazie alle attribuzioni 8x1000 raccolte tra i contribuenti italiani, con l’intento di identificare realtà, progetti ed enti nel proprio territorio meritevoli di ricevere una quota in sostegno dei propri progetti.
Tra le varie realtà riconosciute come destinatarie di questi contributi c’è anche la nostra Comunità, che in diverse Diocesi in tutta Italia è presente con famiglie aperte, Case Famiglia, Centri di accoglienza, Comunità Terapeutiche, Capanne di Betlemme e mense per i poveri, realtà di accoglienza dove condividiamo la nostra vita con chi ha bisogno.
Sono state 24 le realtà e i progetti finanziati con i contributi CEI 8x1000 da parte di altrettante Diocesi che ci hanno offerto quell’aiuto essenziale per le necessità ordinarie o straordinarie di queste nostre realtà e delle persone che le vivono e di cui ci prendiamo cura.
C’è la Diocesi di Imola che ha sostenuto le nostre realtà di accoglienza presenti sul territorio diocesano come la Casa di accoglienza di “Montericco” per uomini adulti in stato di bisogno e la Casa di accoglienza "San Clemente" del Poggiolo. Ricordiamo l’Arcidiocesi di Cagliari, attivatasi a sostegno della Casa Famiglia “Madonna della Tenerezza” e la Diocesi di Vicenza, che ha sostenuto i lavori per la ristrutturazione della canonica di Bertesina e l’ampliamento degli spazi parrocchiali per l’apertura di una nuova Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII. C’è la Diocesi di Saluzzo, che ha sostenuto le nostre realtà di accoglienza sul territorio e il progetto “Autonomia Lab” per l’inclusione sociale, lavorativa e culturale delle persone con disabilità e l’Arcidiocesi di Torino, che ha sostenuto gli interventi quotidiani della Comunità sul territorio diocesano a beneficio di circa 170 persone in stato di grave emarginazione e povertà. La Diocesi di Fossano-Cuneo ha sostento le realtà di accoglienza presenti nel suo territorio, così come ha fatto l’Arcidiocesi di Genova, che si è attivata per sostenere, tra le altre, la nostra mensa per i poveri e il centro aggregativo che animiamo in città.
Quelle citate sono solo alcune delle Diocesi che ci hanno sostenuto.
In questo elenco dettagliato riportiamo il quadro completo, diviso per regioni, per conoscerle tutte e rendicontare, in modo trasparente, i fondi erogati a nostro beneficio, assicurandoci un aiuto che fa la differenza.
ABRUZZO
Diocesi: Teramo
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Manuela" di Campli (TE)
CAMPANIA
Diocesi: Pompei
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno delle realtà di accoglienza locali, come la Casa Famiglia
EMILIA ROMAGNA
Diocesi: Faenza - Modigliana
Importo erogato: 17.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
Diocesi: Forlì - Bertinoro
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla CEC "Casa Madre della Speranza" di Malmissole
Diocesi: Imola
Importo erogato: 19.000 euro
Progetto: Sostegno alle 2 case di Accoglienza del territorio
Diocesi: Ravenna - Cervia
Importo erogato: 15.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
LIGURIA
Diocesi: Genova
Importo erogato: 3.500 euro
Progetto: Sostegno alle attività di accoglienza della Casa Famiglia, alla mensa per i poveri e al centro aggregativo
Diocesi: Savona
Importo erogato: 1.850 euro
Progetto: Sostegno alle 2 Case Famiglia del territorio
LOMBARDIA
Diocesi: Bergamo
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa di Accoglienza e Fraternità “Arco Iris” di Osio Sotto (BG)
Diocesi: Lodi
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Magnificat" di Codogno (LO)
Diocesi: Piacenza - Bobbio
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
MARCHE
Diocesi: Fabriano Matelica
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alle vittime di tratta accolte nella Casa Famiglia "Tra le Nuvole"
Diocesi: Jesi
Importo erogato: 8.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia “Maria Stella del Mattino” di Jesi
Diocesi: Macerata
Importo erogato: 20.000 euro
Progetto: Sostegno delle realtà di accoglienza del territorio diocesano
PIEMONTE
Diocesi: Biella
Importo erogato: 7.000 euro
Progetto: Sostegno alle 3 Case Famiglia del territorio e del centro aggregativo di Biella per persone con disabilità
Diocesi: Fossano - Cuneo
Importo erogato: 9.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
Diocesi: Mondovì
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio diocesano
Diocesi: Saluzzo
Importo erogato: 16.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio e al progetto "Autonomia Lab" per l'inclusione sociale, lavorativa e culturale delle persone con disabilità
Diocesi: Torino
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio dove sono accolte circa 170 persone emarginate
SARDEGNA
Diocesi: Cagliari
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Madonna della Tenerezza" di Cagliari
TOSCANA
Diocesi: Massa Carrara - Pontremoli
Importo erogato: 6.300 euro
Progetto: Sostegno alla Case Famiglia "San Francesco" di Mulazzo e "Santa Giuseppina Bakhita"
Diocesi: Volterra
Importo erogato: 4.000 euro
Progetto: Contributo per i lavori di manutenzione della Casa Famiglia "San Martino" di Peccioli (PI)
VENETO
Diocesi: Vicenza
Importo erogato: 15.000 euro
Progetto: Contributo per la ristrutturazione della canonica di Bertesina (VI) e ampliamento degli spazi parrocchiali per apertura di una nuova Casa Famiglia
Diocesi: Vittorio Veneto
Importo erogato: 6.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Anawim" di Farra di Soligo (TV)
SICILIA
Diocesi: Acireale
Importo erogato: 8.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza locali, come la Casa Famiglia
Diocesi: Noto
Importo erogato: 6.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Santa Chiara" di Scicli (RG)
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24/04/2024
«Abbiamo realizzato un breve compendio che illustra la nostra visione per un'Europa solidale. Nelle prossime settimane lo presenteremo ai candidati alle elezioni europee, a cui proponiamo di venirci a trovare nelle nostre case di accoglienza per dare un volto alle parole scritte. Sono proposte che abbiamo maturato nel nostro cammino di condivisione con le persone più fragili. L'obiettivo è costruire una società che non esclude nessuno, perché il bene di tutti è garanzia per il bene di ognuno. Una società che cammina al passo dei più deboli». E' quanto dichiara Matteo Fadda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, illustrando le proposte politiche ai candidati alle prossime elezioni europee. Proposte che partono dalla condivisione diretta della vita con gli ultimi, secondo la vocazione ereditata da don Benzi, l'inventore della casa famiglia: l’istituzione di un Commissario europeo per la pace; la promozione dell'affido familiare; il contrasto del traffico di esseri umani e l’adozione del c.d. “equality model” in cui gli acquirenti di prestazioni sessuali sono sanzionati; l'incentivo di misure alternative al carcere; la promozione di canali legali di migrazione come i corridoi umanitari; la difesa della vita umana, dal concepimento alla fine; il contrasto alle dipendenze patologiche; l'inclusione dei rom e delle persone senza fissa dimora; l'utilizzo delle clausole sociali negli appalti pubblici per il reinserimento di soggetti svantaggiati.
«Il nostro modello di società cui ci ispiriamo è quella che don Benzi chiamava la Società del gratuito. - continua Fadda - In essa, ognuno detiene il bene dell’altro. Nel bene di tutti c’è anche il bene individuale per una visione inclusiva di società nella quale il lavoro, l’economia e l’organizzazione sociale sono al servizio della persona umana, soprattutto quando la sua vita è indifesa, fragile, debole, da sostenere. Dobbiamo partire dagli ultimi. Il motivo è semplice: se si parte dagli ultimi, allora si può aiutare tutti».
Per approfondire, scarica il pamphlet
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20/04/2024
🇪🇺 Nell’anniversario del Trattato che Il 18 aprile 1951 segnò il primo passo verso l'Europa unendo Francia, Italia, Germania Ovest, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi con l’istituzione Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), vi invitiamo a partecipare al webinar “Energia fossile e guerra. Come costruire la pace in Europa, dalla comunità del carbone e dell'acciaio di Robert Schuman alla transizione verso le energie rinnovabili” martedì 23 aprile (h 19.30-21). Webinar promosso dal Movimento Laudato Si’ in partnership con Giustizia e Pace Europa e Pax Christi.
Interverranno come relatori: -Prof. Zbigniew Krysiak, direttore dell'Istituto del Pensiero Schuman -Svitlana Romanko, fondatrice e direttrice dell'organizzazione ucraina Razom We Stand -Luca Jahier, ex presidente del Comitato economico e sociale europeo 🕊ï¸Robert Schuman fu uno dei principali artefici del trattato e lo firmò a nome della Francia in qualità di ministro degli Affari esteri. Nel contesto degli anni '50 in Europa, questo trattato mirava a costruire la pace attraverso il commercio di carbone e acciaio. Nel contesto odierno, come può l'Europa costruire la pace? Con l’avvicinarsi delle elezioni europee (6-9 giugno), questo webinar consentirà agli europei di riflettere sul loro ruolo di cristiani nella partecipazione alla vita civile e politica, attraverso la figura di Robert Schuman, il padre cristiano fondatore dell’Europa. 👉Registrati qui
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12/04/2024
«Il fatto che nella risoluzione si chieda di eliminare i sussidi alle associazioni pro-life significa eliminare ogni possibilità di stare al fianco delle donne, ascoltare il loro dolore e insieme a loro cercare soluzioni per poter affrontare una gravidanza indesiderata». è l’amaro commento di Matteo Fadda, presidente della Comunità papa Giovanni XXIII, alla risoluzione con la quale il Parlamento Europeo ha non solo chiesto che sia introdotto il «diritto di abortire» nella Carta fondamentale dell’Ue ma anche espresso preoccupazione per il più che presunto «significativo aumento dei finanziamenti per i gruppi anti-genere e anti-scelta in tutto il mondo, anche nell'Ue» invitando «la Commissione a garantire che le organizzazioni che operano contro la parità di genere e i diritti delle donne, compresi i diritti riproduttivi, non ricevano finanziamenti dell'Ue». Nel linguaggio di cartone dell’eurobupolitica, un’allusione a chi sta dalla parte delle donne in difficoltà alle prese con una gravidanza inattesa che le fa pensare a un possibile aborto. Fadda vuole essere chiaro, anche alla luce dei molti sì di rappresentanti del nostro Paese a Strasburgo: «Rattrista la scelta di tanti europarlamentari italiani che intendono negare questa possibilità alle donne – afferma –. Una possibilità che sarebbe dovuta per legge in Italia. L'Europarlamento ha definito le associazioni “anti-scelta” ma è esattamente il contrario. Si tratta di una strategia ideologica basata su una menzogna. Chi sta al fianco delle donne permette loro di eliminare le cause che impediscono di fare scelte in libertà».
Leggilo su Avvenire
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11/04/2024
Cos'è una casa famiglia? È solo per minori o anche per adulti? Quante persone può ospitare? Chi può gestirla e come si regge economicamente?
Basta una rapida ricerca su Google per rendersi conto della grande confusione che regna attorno a questo termine e, in generale, sulle comunità di accoglienza che avrebbero dovuto segnare il definitivo superamento degli istituti assistenziali.
A pochi giorni dall'approvazione da parte del governo del disegno di legge Rocella Nordio che intende mettere ordine su questa materia almeno per quanto riguarda i minori – suscitando dibattito e reazioni nel mondo associativo – arriva in libreria "Casa Famiglia. Le verità nascoste dietro un termine frainteso" (Sempre Editore), scritto dal giornalista Alessio Zamboni, che per tanti anni ha collaborato direttamente con don Benzi e oggi dirige i periodici Sempre Magazine e Semprenews.it
Con lo stile dell'indagine giornalistica, ricostruendo fatti, citando testimoni, analizzando documenti, incrociando storie, l'autore racconta come nacque, 50 anni fa, la prima casa famiglia letteralmente inventata da zero da don Oreste Benzi e come, attraverso la Comunità Papa Giovanni XXIII, sia ben presto divenuta un modello innovativo di risposta alla marginalità sociale destinato ad una rapida espansione in Italia e nel mondo.
Ma affronta anche temi delicati come le periodiche accuse di «fare business sulla pelle dei bambini», le conclusioni della Commissione d'inchiesta istituita nel 2020, le carenze normative che vedono una differenza di impostazione tra le diverse Regioni, con conseguenze deleterie per i soggetti più fragili, in particolare i minori.
L'autore, raccontando un aneddoto di cui è stato personalmente testimone, spiega che lo stesso don Benzi si accorse trent'anni fa che il termine "casa famiglia" cominciava ad essere usato impropriamente e documenta che già da allora iniziò a denunciare come molti istituti si stessero riconfigurando in casa famiglia ma in realtà fossero dei «mini istituti camuffati».
Il problema tutt'oggi non è risolto, il termine "casa famiglia" è entrato nell'uso comune, ma spesso è associato a strutture che non hanno nulla a che fare con la famiglia, e a farne le spese sono i più deboli.
Riportando i risultati di ricerche condotte sulle "vere" case famiglia da enti accreditati come l'Eurispes, lo Iusve, e uno studio condotto pochi mesi fa dal Dipartimento di Economia dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il libro documenta come la validità del modello sia ampiamente dimostrata, eppure in varie Regioni il riconoscimento manca o è parziale, e per circa la metà delle persone accolte l'ente pubblico non eroga alcun contributo.
E riporta un caso emblematico, la storia di Daniele, che per un problema di competenza tra "sociale" e "sanitario" era stato spostato dalla casa famiglia in un istituto nonostante avesse chiaramente bisogno di una realtà di tipo familiare, con conseguenze che avrebbero potuto essere tragiche.
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03/04/2024
La Rete di contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) di Rimini, nell'ambito del Progetto "Quando il gioco non è un gioco", organizza l'evento "Azzardofollia - L'Italia che trasforma il gioco in azzardo": "Il Gioco d'Azzardo è un fenomeno sociale e culturale dagli impatti devastanti sul tessuto sociale, economico, relazionale, affettivo, di cui ancora tardiamo a comprendere la portata presente e futura. Cosa fare? Come proteggersi?", citano gli organizzatori.
Il tema sarà affrontato grazie all'intervento del Dott. Marco Dotti, giornalista e docente presso l’Università di Pavia e della Dott.ssa Chiara Pracucci, psicologa e psicoterapeuta.
L'appuntamento, ad accesso libero fino ad esaurimento posti, è mercoledì 17 aprile alle 20:30, presso la Sala Manzoni della Diocesi di Rimini.
Vedi le info e scarica il volantino
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28/03/2024
In tanti pensano che il proprio 5x1000 abbia poco valore e non faccia la differenza ma non è così!
Una firma, la tua firma, unita a quella di tanti, ha un effetto concreto nella vita di chi è solo e sofferente.
Ogni anno, per circa metà delle persone che la Comunità Papa Giovanni XXIII accoglie nelle proprie Case Famiglia e realtà di accoglienza non riceve nessun contributo o retta dalle Istituzioni, e si fa carico di tutte le loro necessità.
Per questo i fondi che riceviamo dal 5x1000 sono così preziosi per noi, perché ci permettono di riscaldare e illuminare le nostre Case Famiglia, luoghi protetti e sicuri dove i bimbi, anche quelli con disabilità e altre problematiche, possono crescere sereni, amati da mamma e papà, e costruire per loro una famiglia. Possiamo cucinare cibo per chi non ha più neanche il necessario per sopravvivere e farlo sedere con noi alla nostra tavola, facendolo sentire, sempre, un ospite desiderato.
Scegliere di destinare il suo 5x1000 alla Comunità Papa Giovanni XXIII significa costruire insieme a noi un mondo giusto per tutti, in cui nessuno venga escluso e ridare dignità e speranza a chi è invisibile agli occhi del mondo.
Il tuo 5x1000 costruisce una famiglia per Patrick
Il mondo di Patrick si è fermato quando era piccolo. A causa di un grave incidente è rimasto tetraplegico e adesso è costretto a vivere su una carrozzina. Lui non parla e non cammina, ha bisogno costantemente di qualcuno che si prenda cura di lui, che lo cambi, lo imbocchi e lo accudisca.
È stato accolto nella Casa Famiglia di Francesco e Nicoletta, in emergenza inizialmente, per dare supporto ai suoi genitori che non riuscivano a prendersi cura di lui.
Oggi la presenza di Patrick è un dono per tutti: mamma, papà e i suoi fratellini e Patrick cresce circondato dall’amore che solo una famiglia sa dare.
#FOTOGALLERY:5x1000#
Leggi le altre storie delle persone che accogliamo e scopri cosa può costruire il tuo 5x1000.
Ogni firma è una persona in più che possiamo sostenere, una mano in più che possiamo tendere.
Destina il tuo 5x1000 alla Comunità Papa Giovanni XXIII inserendo la tua firma e il nostro codice fiscale: 00310810221.
Ricevi un promemoria con il nostro codice fiscale, ti ricorderai di destinare il tuo 5x1000 alla Comunità Papa Giovanni XXIII quando andrai a fare la dichiarazione dei redditi.
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28/03/2024
La Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell'ambito delle attività della | Settimana di azione per la promozione della cultura romani e per il contrasto all'antiziganismo, organizza alcuni appuntamenti per la conoscenza della storia e della cultura Romanì.
The Gipsy Marionettist Consigliato alle famiglie e adatto ai bambini: Si tendono i fili e si aprono i sorrisi. Ogni marionetta è ispirata ad un componente della propria famiglia. Ogni marionetta è un'atmosfera, una fotografia diversa. Si risolvono e districano i rapporti familiari filo per filo durante un racconto simbolico e divertente, un viaggio rocambolesco dalla Jugoslavia in guerra all'Italia.
Rom vs Tutti Consigliato ad un pubblico adulto e ragazzi delle scuole medie-superiori: Tra Stand-up Comedy e conferenza antropologica, in questo ring culturale Rašid Nikolić, con un tocco di stravaganza e con feroce ironia, scardina i pregiudizi e l'ignoranza che aleggiano sovrani sulla cultura Romanì.
ROMANIPEN è un viaggio che vi accompagnerà alla scoperta della complessa e poco conosciuta identità e cultura della popolazione romani. Seguendo le orme di un popolo senza confini, si potrà conoscere e approfondire la storia di una cultura millenaria e transnazionale. La mostra è composta da 43 pannelli e 4 tv con audio/video ed è sviluppata in diverse "stanze": chi sono i Rom, stereotipi, il samudaripen (genocidio della popolazione romani), i mestieri, l'arte, i personaggi storici, gli attivisti Rom, la romanipen (l'identità Rom). La mostra è aperta e fruibile dalle 08:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 dal 4 al 6 aprile 2024, per accogliere visitatori e scolaresche.
#FOTOGALLERY:rom#
5 aprile 2024, gli appuntamenti a a Rimini
Seminario Don Oreste Benzi, Via Covignano 259
The Gipsy Marionettist ore 18:00
Rom vs Tutti ore 21:00
In occasione degli spettacoli proposti alla cittadinanza di Rimini verrà allestita la mostra multimediale "Romanipen Identità e Storia della Cultura romanì".
6 aprile 2024, gli appuntamenti a a Cuneo
The Gipsy Marionettist ore 18:00, Largo Audiffredi
Rom vs Tutti ore 21:00 Sala San Giovanni, Via Roma 4
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27/03/2024
"Gli uomini hanno sempre, attraverso i secoli, organizzato guerre; è ora di iniziare a organizzare la pace" Queste sono le parole di Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, nella lettera al Presidente del Consiglio nel 2001 con il quale promosse l'iniziativa dell'istituzione del Ministero della Pace.
A partire dal 2017, la Campagna per l'istituzione del Ministero della Pace è stata rilanciata dalla Comunità organizzando incontri o convegni sul territorio italiano, dialogando con altri enti e associazioni che hanno aderito alla campagna, ricercando risonanza a livello locale.
La Comunità Papa Giovanni XXIII organizza per il prossimo 9 aprile un incontro pubblico sul Ministero della Pace con sottotitolo "Se vuoi la Pace, prepara la Pace". Evento inaugurale del Festival della Pace a Lodi, si svolgerà presso la Sala dei Comuni nella sede della Provincia di Lodi alle 17.30, alla presenza delle autorità cittadine.
Si tratta di un incontro esplicativo sul ruolo e la struttura che potrebbe avere il Ministero della Pace, in linea con quanto dichiarato dall'articolo 11 della nostra Costituzione, e metterà in evidenza l'importanza di una politica di pace a livello delle amministrazioni locali, con la nomina di un Assessorato alla pace ad esempio.
L'incontro coinvolgerà relatori di spicco esperti sui temi della pace e della nonviolenza: Laila Simoncelli, avvocata, coordinatrice della Campagna del Ministero della Pace; Daria Jacopozzi, assessora con delega alla Pace di Parma; Stefania Proietti, sindaca di Assisi. Modererà l'incontro Andrea Ferrari, presidente del coordinamento degli Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Scarica la locandina dell'evento
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26/03/2024
«L'affido è anzitutto un'alleanza tra famiglie, è un meraviglioso sostegno temporaneo al bambino e alla famiglia d'origine, perché alla fine, se possibile, ci possa essere una riunificazione familiare. Questo è un patrimonio, caratteristico del nostro Paese, che va potenziato.» E' quanto dichiara Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII in merito alla proposta di legge del governo in materia di tutela dei minori in affidamento.
«Dalla lettura della bozza del testo di legge – continua Fadda – emerge principalmente la volontà di controllo da parte del Governo, tanto da proporre la creazione di un registro, nel quale dovrebbero essere iscritte anche le famiglie affidatarie, per richiedere dati di cui le Regioni sono già in possesso. Nelle linee guida approvate il mese scorso dalla Conferenza Stato-Regioni emerge la necessità di una maggiore attenzione sia al sostegno alle famiglie d'origine per prevenire gli allontanamenti sia alle verifica dei tempi degli affidi. Giuste intenzioni, ma il problema è che se le Regioni non le recepiscono e non investono risorse allora rimangono solo belle parole».
Fadda ribadisce infine che «la risposta ad un bambino in difficoltà, qualora non sia stata possibile la permanenza nella propria famiglia, sia quella di offrirgli un'altra famiglia capace di accoglierlo e curare le sue ferite. Pertanto auspichiamo un disegno di legge proiettato verso la promozione, il sostegno alle famiglie ed ai Servizi sociali che devono attuare gli affidi».
Valter Martini, esperto della Comunità di don Benzi in tema di affido, evidenzia alcune criticità. «Nel testo del ddl il termine Istituti di assistenza pubblici o privati e istituzionalizzazione ricorre 13 volte. – spiega Martini – Ma gli istituti dovrebbero essere stati chiusi con la legge 149/2001 che ne prevedeva il superamento entro il 31 dicembre 2006 attraverso l'affidamento ad una famiglia o l'inserimento in una comunità di tipo familiare. Se ancora ci sono delle realtà che mantengono le caratteristiche degli istituti dovrebbe essere imposto dagli organi competenti la loro conversione nelle diverse tipologie previste dalle nuove Linee nazionali sui Presidi socio assistenziali da poco approvate dalla Conferenza Stato-Regioni».
«Inoltre il ddl prevede la costituzione di un Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici o privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie presso il Dipartimento per la Famiglia. Ma proprio in questi giorni è in discussione alla Camera il disegno di legge 1532 ter che ha come prima firmataria il Ministro del lavoro e che prevede la costituzione di un Tavolo in materia di minori fuori famiglia con analoghe funzioni.Infine esiste già un Osservatorio Nazionale sull'Infanzia e l'adolescenza che si sta occupando della materia e che potrebbe svolgere i compiti previsti, in questo ddl, per questo nuovo Osservatorio» conclude Martini.
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25/03/2024
Nel drammatico contesto internazionale, segnato da terrorismo e guerre fratricide, le ACLI, l'AGESCI, l'Azione Cattolica Italiana, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi dedicano, comunitariamente, alla Pace gli auguri per la Santa Pasqua 2024.
La pace è l'urgenza del Risorto. La pace è la nostra priorità, oggi che la fraternità stessa è messa in discussione, come ha ricordato il Card. Matteo Zuppi al Consiglio permanente della CEI lo scorso 18 marzo. Non possiamo accettare che solo la guerra sia la soluzione dei conflitti. Ripudiarla significa arrestarne la progressione. A cominciare dall'aumento sconsiderato della produzione di armi, a discapito di vere politiche di sviluppo. Osare la pace significa scegliere politiche di disarmo, nucleare e non. Osare la pace significa difendere la Legge 185/90 che oggi rischia di essere svuotata.
Come Papa Francesco siamo consapevoli che «per accogliere Dio e la sua pace non si può stare fermi, non si può stare comodi aspettando che le cose migliorino. Bisogna alzarsi, cogliere le occasioni di grazia, andare, rischiare. Bisogna rischiare». Occorre ribadire ancora una volta l'immoralità di fabbricare e detenere armi nucleari e perciò imploriamo l'adesione dell'Italia al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.
La via della pace passa per il dialogo politico e sociale, non per le armi. Costruiamo Pace, scegliamo politiche di disarmo. Italia, ripensaci! Auguri di Pace!