Federico, Barbara, Leno, Andrés e Kostantyn sono solo alcuni dei quasi cento individui che, nel 2025, hanno completato il loro percorso terapeutico presso le strutture della Comunità Papa Giovanni XXIII. Di questi, circa la metà ha svolto il percorso in Italia, mentre l’altra metà nelle realtà estere, in particolare in Croazia, Bolivia, Brasile e Cile. Queste storie, pur diverse, condividono il comune denominatore della dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol e gioco d’azzardo, un dramma che travalica confini e latitudini, rivelando la fragilità umana.
Il 26 dicembre alle ore 11, presso la Parrocchia “La Resurrezione” di Rimini, si tiene la “Festa del Riconoscimento”, un momento di celebrazione dedicato a tutti i partecipanti. Questo appuntamento, voluto da don Oreste Benzi circa trent’anni fa, è un momento significativo per la Comunità Papa Giovanni XXIII, che ogni anno rinnova la sua celebrazione per festeggiare il ritorno alla vita dei suoi “ragazzi”. Quest’anno la cerimonia sarà presieduta da mons. Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini.
Tra i festeggiati ci sono anche Barbara, 34 anni, e Federico, 24 anni. Barbara, che ha affrontato la dipendenza dalla droga sin dall’età di 14 anni, esprime il suo desiderio di trovare il benessere interiore e invita chi si trova in difficoltà a cercare aiuto. Federico racconta il suo percorso travagliato e sottolinea l’importanza della scelta e del supporto ricevuto dalla comunità terapeutica, esprimendo gratitudine verso chi lo ha accompagnato in questo viaggio verso la rinascita.
La Comunità Papa Giovanni XXIII continua a impegnarsi attivamente per sostenere chi combatte contro le dipendenze, promuovendo iniziative volte alla sensibilizzazione e al supporto di chi vive situazioni di disagio.
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