La storia di Daniele
“Per il male che ho fatto, voglio fare almeno due volte il Bene”
Daniele è entrato nella nostra Casa Madre del Perdono a pugni stretti, pronto a difendersi. Bello, palestrato e, all’apparenza, sicuro di sé, in quel periodo della sua vita a chiunque gli avesse chiesto: “Cosa sei?” avrebbe risposto: “Sono un criminale”. La storia di Daniele ce la racconta lui, con un sorriso sul volto conquistato dopo tanto dolore e tanti errori. Ha imparato a interrogarsi, a riconoscere le proprie ferite, i propri sbagli e anche i propri talenti, fino a diventare dono per gli altri.
Oggi Daniele è salvo, grazie al suo percorso all’interno della Casa Madre, di una nostra Comunità Educante con i Carcerati. Qui ha trovato persone pronte a tendergli la mano, ha perdonato e si è perdonato, senza dimenticare la sua storia, i suoi errori che, oggi, sono per lui motivazione, spinta a fare del bene, a diventare una persona migliore.
Questo ragazzo, e come lui tanti altri che accompagniamo, ha vissuto sulla sua pelle ciò in cui crediamo e portiamo avanti: la vera giustizia non è quella che emargina chi compie un crimine, ma è quella che salva l’uomo che lo compie, cercando di combattere il male.