La Comunità Papa Giovanni XXIII nasce in Italia, per la precisione a Rimini, nel 1968 per iniziativa di don Oreste Benzi, sacerdote animato dal desiderio di offrire risposte concrete ai bisogni degli ultimi. Le sue radici affondano nel territorio romagnolo, dove già negli anni ’50 don Oreste si dedicava ai giovani della sua Diocesi , organizzando attività educative e spirituali.
Con una visione profetica e una fede incrollabile, don Oreste ha saputo guidare l’associazione ispirando migliaia di persone, tracciando una strada che unisce preghiera e azione concreta.
Sin dai primi passi, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha saputo rispondere ai problemi del suo tempo con uno sguardo lungimirante verso i più fragili.
Dagli inizi legati alla formazione religiosa dei giovani, fino all’accoglienza di ragazzi con disabilità, ogni intervento è stato guidato da una profonda vocazione all’inclusione e all’accoglienza.
La fondazione della prima Casa Famiglia nel 1973 a Coriano (RN) rappresenta una svolta decisiva: un luogo pensato per “dare una famiglia a chi non l’ha”, accogliendo persone emarginate o abbandonate.
Da questo nucleo iniziale, la Papa Giovanni si è diffusa in tutta Italia, portando avanti la missione di condividere la vita con i poveri e i più vulnerabili, affrontando temi che si stavano affacciando in Italia come la tossicodipendenza, il disagio psichico e l’emarginazione sociale, la tratta di esseri umani, l’integrazione nella società delle persone disabili, l’obiezione di coscienza.
Oggi la Comunità Papa Giovanni XXIII agisce in tutti questi ambiti e in ogni contesto in cui incontra l’emarginazione. Per rispondere ai bisogni emergenti della società, ha dato vita a centinaia di realtà di condivisione e interventi, come case famiglia, comunità terapeutiche e Capanne di Betlemme per i senza dimora…
Ogni giorno, in ogni città grande o piccola in cui è presente un membro o un volontario della Comunità Papa Giovanni XXIII, chi ha bisogno trova accoglienza, ascolto e opportunità di riscatto.
La Comunità si articola in Italia in 14 zone, ognuna delle quali ha un responsabile di riferimento e nella maggior parte dei casi anche una segreteria di zona.
