Save the date: un Convegno nazionale per celebrare 50 anni di impegno per la pace – Rimini 12 e 13 dicembre

News pubblicata il: 17/10/2025

RIMINI – Due giorni di incontri, dialoghi e testimonianze per riflettere insieme sulla scelta e sul valore dell’obiezione di coscienza ad ogni forma di violenza, dell’impegno civile e della nonviolenza oggi. Il 12 e 13 dicembre 2025, presso la Sala Manzoni di Rimini, si terrà il Convegno nazionale “INNESCHI – Scintille che generano la pace”, promosso dall’ass. Comunità Papa Giovanni XXIII in occasione dei suoi 50 anni di impegno per la pace.

 

Un anniversario importante che nasce da una scelta precisa fatta nel 1975: aprire le case famiglia dell’associazione agli obiettori di coscienza in alternativa al servizio militare. Una scelta pionieristica che ha coinvolto migliaia di giovani e ha contribuito a costruire nel tempo una cultura della pace dal basso, concreta, fatta di gesti quotidiani e presenza attiva nei contesti più fragili, in Italia e nel mondo.

 

«L’obiezione di coscienza è un modo di essere che impegna tutta la vita. È obiezione ad ogni oppressione, sfruttamento, schiavitù. Obiezione contro ogni violenza», ricordava don Oreste Benzi, fondatore dell’associazione.

 

Il Convegno si propone come un momento pubblico di riflessione collettiva, ma anche come laboratorio di idee e azioni concrete. Saranno presenti ospiti dal mondo della cultura, della società civile e delle Istituzioni, giovani in Servizio Civile, testimoni da zone di conflitto, volontari e volontarie impegnati/e sul campo e nell’ambito della nonviolenza.

 

Il presidente dell’associazione, Matteo Fadda, sottolinea come questo anniversario parli al presente:

 

«Fa parte proprio del DNA della nostra Comunità la scelta di posizionarsi nel mondo con lo stile della nonviolenza. Condividere la vita significa uscire dalla dinamica dell’io contrapposto a un tu ed entrare nella modalità del noi. Il sentire la fame in chi ha fame, il freddo in chi ha freddo, sviluppa una relazione di comunione, che è per sua natura nonviolenta. Il legame è così evidente che molti membri della nostra Comunità vengono proprio dalla scelta dell’obiezione di coscienza e del servizio civile.»

 

E aggiunge un augurio, quanto mai attuale:

 

«Che la scelta di vivere la nonviolenza e di essere costruttori di pace non venga etichettata come ideologica o idealista. È invece una scelta molto concreta che può cambiare la storia a partire dalle singole storie. È l’unica strada che ci può far uscire dalla situazione drammatica che stiamo vivendo.»

 

L’invito a partecipare è aperto a tutti: cittadini e cittadine, associazioni, studenti e studentesse, educatori ed educatrici, realtà sociali, amministrazioni locali e nazionali. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Rimini e dalla Diocesi di Rimini ed il programma completo e le modalità di iscrizione verranno rese disponibili nelle prossime settimane sul sito ufficiale: 50anni.apg23.org/convegno