APG23
11/06/2024
La Comunità Papa Giovanni XXIII esprime la sua profonda gratitudine per il conferimento del premio "Antonino d'Oro" 2024 a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni, responsabili della casa famiglia "Santa Lucia". Il prestigioso riconoscimento, giunto alla 39ª edizione, è stato assegnato dai canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire di Piacenza, come segno di stima e apprezzamento per il loro impegno trentennale nell'accoglienza e nella condivisione con i più deboli (Leggilo su La Libertà)
Lodovica e Mauro accolgono con incredulità la notizia: «Siamo sorpresi di meritarci questo riconoscimento, e grati al Capitolo dei Canonici della Basilica di Sant’Antonino per la stima accreditataci. Siamo una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII ed il nostro unico merito è di scegliere ogni giorno di appartenere a questa grande famiglia comunitaria che ha scelto, per Vocazione, di stare dalla parte degli ultimi condividendo con loro la vita. Il nostro impegno, personale ed associativo, nel territorio ci ha reso visibili, ma la nostra forza è nell’essere comunione tra noi e con Dio. Accettiamo con gratitudine questo premio per testimoniare a tutti il bello di essere famiglia accogliente e che la solidarietà è un bene prezioso che dà significato alla vita. Sant’Antonino, che ha testimoniato con il sangue la sua passione per Cristo, ci accompagni e ci sostenga nel nostro cammino quotidiano».
Le motivazioni del premio
La casa famiglia era stata inaugurata nel 1993 nel cremasco, e trasferita poi nel 1996 a Caorso (PC).
Il Capitolo dei Canonici ha motivato il conferimento del premio con queste parole: «Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di una coppia di sposi che, da trent’anni a questa parte, ha fatto della generosa accoglienza della vita e della condivisione con i più deboli la propria missione. Riteniamo significativo lasciarci provocare dalla loro testimonianza umana e cristiana perché ci può aiutare a mettere in discussione la visione di famiglia intesa come una realtà chiusa e privatistica, per riscoprirne invece la missione di essere un luogo generativo e tutelante per tutti, in particolare per i più vulnerabili».
Il premio "Antonino d'Oro", giunto alla 39ª edizione, sarà consegnato personalmente dal vescovo Adriano Cevolotto a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni giovedì 4 luglio nella Basilica di Sant’Antonino a conclusione della solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00.
APG23
10/06/2024
Con profondo dolore, la Comunità Papa Giovanni XXIII annuncia la scomparsa di Donata Giacometti (leggilo su Il Giornale di Vicenza), avvenuta nelle prime ore del mattino di domenica 9 giugno. Era una figura molto conosciuta e amata.
Donata, ex insegnante di religione originaria di San Lazzaro, lascia il marito Nicola Infanti, 49 anni, e sei figli, di cui due affidatari. La sua vita è stata un esempio di dedizione e amore verso il prossimo, testimoniata dal suo impegno per la realizzazione di una casa famiglia nella parrocchia di Bertesina. Ricoverata in ospedale da qualche giorno, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate nella notte, portandola via ai suoi cari e alla comunità che tanto la stimava.
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30/05/2024
Sono arrivati a La Verna il 7 giugno i partecipanti al pellegrinaggio "Sogna e Cammina", organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per sensibilizzare contro le dipendenze. Il cammino, iniziato il 1° giugno da Rimini, ha visto la partecipazione di giovani in percorso terapeutico, accompagnati dal Vescovo Nicolò Anselmi che ha benedetto la partenza.
Il pellegrinaggio è iniziato alle ore 9 da Piazza Don Oreste Benzi, di fronte alla Stazione di Rimini. La cittadinanza è stata invitata a unirsi ai camminatori per i primi 4 km fino alla Parrocchia “La Resurrezione”, alla Grotta Rossa, dove Don Oreste Benzi è stato parroco. Da lì, il gruppo ha proseguito verso la comunità di Sant'Aquilina, dove è stato previsto un punto ristoro.
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Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha spiegato: «È una bella occasione per testimoniare ai nostri ragazzi che insieme, attraverso la fatica di passi condivisi, è possibile uscire da qualsiasi dipendenza che ci incatena. Nessuno può ritenersi indifferente di fronte alla piaga sociale di chi è vittima di una dipendenza, sia essa gioco, internet, alcool, sostanze psicoattive. La sempre maggiore facilità di cadere nella rete di chi gestisce questo affare milionario, soprattutto per giovani e giovanissimi, causa danni sempre più profondi e mina la tenuta di un'intera fascia di popolazione e di una generazione. Non possiamo far finta di non vedere quali rischi corrono i nostri figli che con grande facilità possono entrare in contatto con questo mondo».
La prima tappa ha portato i partecipanti da Rimini a Villa Verucchio, un percorso di 20 km. Dopo una sosta alla Grotta Rossa per un ristoro, il gruppo ha proseguito verso Sant'Aquilina per il pranzo. La giornata si è conclusa al convento francescano di Villa Verucchio, dove frate Bruno ha raccontato la storia di San Francesco e del cipresso di 800 anni piantato dal santo.
Il 2 giugno, il gruppo ha camminato da Villa Verucchio a Maiolo, percorrendo 19 km. La prima sosta è stata al garden di Pietracuta, un vivavio della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove Geppi e Mara hanno accolto i pellegrini con un rinfresco e raccontato la storia del vivaio. Dopo pranzo, il gruppo ha ascoltato una testimonianza sulla beata Sandra Sabattini. La giornata si è conclusa alla comunità terapeutica di Maiolo, dove i partecipanti hanno trascorso la notte.
Il 3 giugno, il pellegrinaggio è proseguito da Maiolo a Sant'Agata Feltria, un percorso di 15 km. Nonostante la pioggia, il gruppo ha raggiunto la casa famiglia di Novafeltria, dove Patrizia ha raccontato le esperienze fatte in 30 anni di accoglienza. Dopo aver affrontato un temporale e un sentiero fangoso, i pellegrini sono arrivati al convento dei frati cappuccini di Sant'Agata, dove frate Giacomo li ha accolti.
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Il 4 giugno, il gruppo ha camminato da Sant'Agata Feltria a Balze di Verghereto, percorrendo 22 km. La tappa è stata impegnativa, ma il paesaggio e l'accoglienza all'eremo di Sant'Alberico hanno ripagato gli sforzi. La giornata si è conclusa a Balze, dove i pellegrini hanno alloggiato in un appartamento messo a disposizione da Mario, un abitante del luogo.
Il 5 giugno, il pellegrinaggio è proseguito da Balze di Verghereto all'eremo di Cerbaiolo, un percorso di 19 km. Dopo aver attraversato la Romagna e varcato il confine della Toscana, i pellegrini hanno raggiunto l'eremo, dove sono stati accolti da padre Claudio e Carla. La giornata si è conclusa con una cena abbondante e una testimonianza di padre Claudio sulla vita monastica.
Il 6 giugno prima di lasciare Cerbaiolo, i pellegrini sono stati salutati con un Tau donato a ciascuno. La tappa ha previsto 400 metri di discesa e 800 di salita, per un totale di 21 km. Verso le 16 sono arrivati alle pendici del Monte Penna, entrando nella faggeta di La Verna. L'ingresso nel monastero è stato segnato da una brezza alle loro spalle e una vista meravigliosa.
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Il 7 giugno i partecipanti hanno potuto concedersi una sveglia comoda alle 7. Dopo colazione e pulizie, il gruppo è salito a La Verna per una visita guidata con suor Daniela. Hanno conosciuto la storia di La Verna, visitando i luoghi di Francesco e dei primi frati: la chiesa di Santa Maria degli Angeli e il Sasso Spicco. Dopo pranzo, hanno concluso con un momento di risonanze e condivisione sul cammino e sul tema di questi giorni: la forza e la debolezza. Un momento che ha riscaldato ancora una volta, insieme, i loro cuori.
I partecipanti hanno affrontato insieme le difficoltà del cammino, trovando sostegno un reciproco e guardando a prospettive nuove.
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24/05/2024
È una novità senza precedenti che ha anche comportato una revisione dello statuto. Sarà Chiara Griffini, 47 anni, originaria di Brembio in provincia di Lodi, psicologa forense, a rivestire il ruolo di presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori della CEI. Dunque una svolta rispetto al passato, considerato che si tratta di una laica. Il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, nel dare l'annuncio ha sottolineato che Chiara “ha una grande capacità di ascolto delle vittime”. La psicologa proviene dalla Comunità di don Benzi ed è tra i maggiori esperti sul tema, autrice di vari saggi, ha diretto l'innovativo progetto Safe per la formazione degli operatori pastorali.
«Tutta la Comunità Papa Giovanni XXIII accoglie con gioia la decisione del Consiglio episcopale permanente della CEI che ha riconosciuto in Chiara Griffini le qualità per questo importante compito. Siamo certi che saprà donarsi in questo impegnativo compito con la professionalità e l'esperienza maturata in tanti anni di impegno e particolare attenzione alla tutela delle persone più fragili. Auguriamo a Chiara buon lavoro e ci impegniamo a sostenerla con la nostra vicinanza e preghiera». E' il commento di Matteo Fadda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, cui appartiene Chiara Griffini, alla notizia della nomina.
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24/05/2024
Questo fine settimana a Cesena si terrà l'assemblea internazionale della Comunità Papa Giovanni XXIII. L'appuntamento è per sabato 25 e domenica 26 maggio presso la fiera di Cesena. Sono attese migliaia di persone provenienti dai 42 paesi del mondo in cui l’associazione è presente. Sabato pomeriggio alle 18 si terrà la S. Messa che sarà celebrata dal Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi.
«Siamo emozionati perché finalmente, dopo la pandemia e l'alluvione dello scorso anno in Romagna che ha colpito tante nostre strutture, torniamo all'usuale raduno della Papa Giovanni in cui famiglie, case famiglia, comunità terapeutiche e tutte le realtà del popolo di don Benzi si incontreranno. Tra pochi mesi poi inizieranno le celebrazioni per il centenario della nascita del nostro fondatore, il Servo di Dio don Oreste Benzi. Continuiamo il nostro instancabile lavoro per la pace sia con tutte le nostre realtà di accoglienza nei luoghi più poveri del mondo, sia con i volontari di Operazione Colomba che vivono nelle zone di guerra. A a questo fine abbiamo appena pubblicato un libro in cui si spiega la proposta di istituire un Ministero della Pace» spiega Matteo Fadda, presidente della Papa Giovanni.
La Comunità Papa Giovanni XXIII opera nel vasto mondo dell’emarginazione e della povertà dal 1968. Vive come un’unica famiglia spirituale composta da persone di diversa età e stato di vita che si impegnano a condividere direttamente la vita con gli ultimi. La Comunità ha dato vita a 488 tra case famiglia e realtà in tutto il mondo, diversificando le modalità di accoglienza in base alle necessità dei poveri che incontra. L'associazione accoglie oggi 4.260 persone in Italia e nel mondo. Dal carisma della Comunità sono nati 35 enti giuridici nel mondo, tra cui: 15 Cooperative Sociali riunite nel “Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII”; numerosi centri di lavoro e attività commerciali come un editore, alberghi e gelaterie; la ONG “Condivisione fra i popoli”, che gestisce progetti di sviluppo all’estero.
Leggi l'intervista completa a Matteo Fadda
APG23
24/05/2024
Pochi giorni fa è stata depositata alla Camera dei deputati una proposta di legge – “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al governo per la sua disciplina” – che prevede un periodo di leva obbligatoria di sei mesi, di servizio militare o civile, per tutti i giovani tra i 18 e i 26 anni.
«Se vogliamo veramente investire sui giovani e sulla loro crescita civile, allora dobbiamo investire coraggiosamente sul servizio civile universale, piuttosto che farci trasportare da anacronistiche nostalgie» dichiara Matteo Fadda, Responsabile generale della Comunità di don Benzi.
«Da quasi 50 anni la Comunità Papa Giovanni XXIII promuove il servizio civile come strumento per costruire la pace attraverso la condivisione diretta con chi vive l’emarginazione e l’ingiustizia. – prosegue Fadda – Per questo non ci stanchiamo di chiedere un Ministero della Pace che, tra le varie funzioni, avrebbe quello di promuovere il servizio civile e i corpi civili di pace».
La CNESC – Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile, di cui la Papa Giovanni fa parte – ha rivolto alcune domande sulla ratio dell'iniziativa. «Perché non si ritiene funzionale concentrare le risorse economiche pubbliche per sostenere il Servizio Civile che da oltre 50 anni è una forma di difesa civile non armata e nonviolenta della Patria e “di educazione civica al servizio della comunità, di attenzione al prossimo e di rispetto per sé stessi e per gli altri”? – scrive la CNESC in una nota – Ci sembra una soluzione più sostenibile rispetto al ritorno della leva, a 20 anni dalla sua sospensione, oltre che più aderente ai tempi ed ai percorsi giovanili.
L’ultimo bando per il Servizio civile universale ha visto la partecipazione di oltre 120mila giovani ma la copertura finanziaria per il prossimo bando garantirà la partenza a soli 20mila. Perché non incentivare la ricerca di nuovi fondi per garantire l’esperienza a tutti i giovani che ne hanno fatto richiesta anziché creare nuovi capitoli di spesa?».
APG23
16/05/2024
È passato un anno dalla notte tra il 16 ed il 17 maggio quando 350 milioni di metri cubi d’acqua si riversarono sulla Romagna. Tutti i fiumi dell'area - il Lamone, il Savio, il Senio, il Sillaro, il Montone, il Santerno - esondarono e ruppero gli argini in più punti allagando città, paesi e campagne. Alla fine si conteranno 17 vittime, 36mila sfollati, 8 miliardi di danni.
È passato un anno e eventi come questo, ma fortunatamente meno drammatici al momento, stanno toccando in questi giorni la Lombardia, dove sono esondati i fiumi Seveso e Lambro a causa di forti e incessanti piogge.
Le immagini dell’alluvione del 2023 sono ancora fresche nella memoria delle persone delle nostre realtà colpite da questo evento drammatico: case famiglia, famiglie affidatarie, case di accoglienza, comunità terapeutiche, centri occupazionali, Cooperative sociali. Alcune case sono state completamente allagate, altre hanno subito pesanti danni, altre sono rimaste isolate a causa di smottamenti e sono state evacuate perché in zone a rischio frane.
Tra le strutture colpite vi è anche la comunità terapeutica della Cooperativa Comunità Papa Giovanni XXIII che si trova ad Albereto, nella campagna vicino Faenza. Dopo 11 mesi in cui la struttura è stata inagibile, adesso la comunità terapeutica vi è potuta rientrare (puoi leggere qui alcune testimonianze).
Sono stati mesi di grandi fatiche e preoccupazioni, soprattutto per le persone con storie di fragilità, famiglie di persone con disabilità che hanno esigenze speciali per cui i cambiamenti sono stati ancor più destabilizzanti. Ma sono stati anche mesi di grande solidarietà, data e ricevuta, che ha mobilitato tanti giovani, persone da tutta Italia, associazioni che hanno fatto arrivare il loro aiuto, aziende che hanno donato quanto potevano per garantire beni andati persi nell’alluvione.
Come IKEA, che ha donato un totale di oltre 2.500 mobili a varie realtà della regione, di cui oltre 700 alla Comunità Papa Giovanni XXIII, e Lidl Italia, che ha donato beni alle famiglie alluvionate, ma anche Expert Italia, Fondazione Azimut, Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, solo per citarne alcuni. E poi lo straordinario gesto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che scelse di destinare alla Comunità e alle famiglie alluvionate il Premio Paolo VI conferitogli proprio in quei giorni.
Questa generosità è stata tale che ha permesso alla Comunità non solo di intervenire in aiuto delle sue case alluvionate e delle sue famiglie sfollate, ma di raggiungere famiglie e persone già in difficoltà, con cui la Comunità era in contatto e, lavorando in rete con la Caritas e le associazioni del territorio, di far arrivare aiuto a chiunque avesse bisogno.
Oggi siamo ancora grati per l’aiuto ricevuto e assicuriamo la nostra vicinanza e le nostre preghiere a tutte le persone che adesso in Lombardia si trovano a vivere questi momenti di paura.
08/05/2024
Il Presidente Fadda: «Il nostro modello di società cui ci ispiriamo è quella che don Benzi chiamava la Società del gratuito»
SempreNews
08/05/2024
Il 4 maggio la memoria liturgica. Il ricordo in Italia e nel mondo.
APG23
08/05/2024
Destina il tuo 5x1000 alla Comunità Papa Giovanni XXIII, scriveremo il lieto fine di tante storie
APG23
02/05/2024
A 40 anni dalla scomparsa, la figura di Sandra Sabattini, proclamata beata nel 2021, continua a ispirare fedeli in tutto il mondo. Una serie di iniziative, tra cui "Nove giorni con Sandra", celebreranno il suo ricordo. Quest’anno è infatti il 40° anniversario della morte della beata riminese Sandra Sabattini avvenuta il 2 maggio del 1984, all’età di soli 22 anni. Dopo essere stata dichiarata beata da Papa Francesco nel 2021, il 4 maggio si terrà la sua memoria liturgica: un momento di riflessione e celebrazione che coinvolge non solo l'Italia ma anche il Brasile, dove è nata una pagina Instagram dedicata a lei. La sua eredità spirituale e il suo esempio di vita continuano ad essere fonte di ispirazione e devozione. Molte le iniziative in programma per ricordare la ragazza riminese, fidanzata e studentessa di Medicina.
Scopri tutti gli eventi nell'articolo di Nicoletta Pasqualini su semprenews.it
In TV il docu-film sulla prima Santa fidanzata
Il Diario di Sandra, il docu-film sulla Beata Sandra Sabattini, sarà trasmesso Sabato 4 maggio alle ore 20 su Tele Padre Pio, sul canale 145 DTT ( digitale terrestre e su 445 tivusat e 852 sky) trasmesso in tutta Italia.
Nei prossimi giorni il docu-film sarà trasmesso anche su diverse emittenti televisive locali tra cui il network Con CoralloTV. Sandra era una giovane di Rimini, discepola di don Oreste Benzi, morta in un incidente stradale 40 anni fa e proclamata Beata dalla Chiesa. Sandra era studentessa di medicina e nel tempo libero aiutava i più fragili nella Comunità di don Benzi. Il 24 Ottobre 2021 è salita agli onori degli altari in seguito alla guarigione miracolosa, scientificamente inspiegabile, di Stefano Vitali, giovane politico romagnolo ammalato di tumore.
Il prossimo 4 maggio si terrà la Memoria liturgica della Beata Sandra, già citata da Papa Francesco durante il Sinodo dei giovani e la cui devozione è in espansione. Per maggiori informazioni è disponibile un sito internet dedicato, www.sandrasabattini.org.
La regia è di Kristian Gianfreda, che ha raggiunto il riconoscimento grazie al suo primo lungometraggio cinematografico “Solo cose belle” (2019), che è stato premiato per la miglior colonna sonora al Film Festival di Brooklyn, ottenuto una menzione speciale al Festival Internazionale di Shangai, vinto il Calcutta International Cult Film Festival ed infine premiato come miglior commedia al Rome Indipendent Film Festival.
“Il diario di Sandra” è la prima opera di fiction a lei dedicata. Protagonista del film è un’adolescente di oggi con i suoi dubbi, le sue paure, nel suo contesto di vita, con gli amici, a scuola, al bar. La sua vita cambia quando legge un misterioso diario. È Sandra che lo ha scritto quando aveva la stessa età della protagonista e lei ne rimane affascinata.
Per maggiori informazioni su Sandra Sabattini è disponibile un sito internet dedicato, www.sandrasabattini.org.
APG23
24/04/2024
Tutto il bene che la nostra Comunità riesce a realizzare è il frutto di gesti d’amore, di scelte coraggiose, di amicizie che profumano di solidarietà. I nostri sostenitori e le aziende a noi vicine ci permettono, con il loro aiuto, di portare avanti la nostra missione e il sostegno di persone ed enti amici ci consente di continuare a condividere la vita con gli ultimi del mondo.
Tra i contributi fondamentali per il nostro operato quello della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che, anche per il 2023, ha scelto di sostenere le nostre attività di accoglienza e cura per persone in difficoltà.
Ogni anno, infatti, la CEI trasferisce alle Diocesi una quota dei fondi ricevuti grazie alle attribuzioni 8x1000 raccolte tra i contribuenti italiani, con l’intento di identificare realtà, progetti ed enti nel proprio territorio meritevoli di ricevere una quota in sostegno dei propri progetti.
Tra le varie realtà riconosciute come destinatarie di questi contributi c’è anche la nostra Comunità, che in diverse Diocesi in tutta Italia è presente con famiglie aperte, Case Famiglia, Centri di accoglienza, Comunità Terapeutiche, Capanne di Betlemme e mense per i poveri, realtà di accoglienza dove condividiamo la nostra vita con chi ha bisogno.
Sono state 24 le realtà e i progetti finanziati con i contributi CEI 8x1000 da parte di altrettante Diocesi che ci hanno offerto quell’aiuto essenziale per le necessità ordinarie o straordinarie di queste nostre realtà e delle persone che le vivono e di cui ci prendiamo cura.
C’è la Diocesi di Imola che ha sostenuto le nostre realtà di accoglienza presenti sul territorio diocesano come la Casa di accoglienza di “Montericco” per uomini adulti in stato di bisogno e la Casa di accoglienza "San Clemente" del Poggiolo. Ricordiamo l’Arcidiocesi di Cagliari, attivatasi a sostegno della Casa Famiglia “Madonna della Tenerezza” e la Diocesi di Vicenza, che ha sostenuto i lavori per la ristrutturazione della canonica di Bertesina e l’ampliamento degli spazi parrocchiali per l’apertura di una nuova Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII. C’è la Diocesi di Saluzzo, che ha sostenuto le nostre realtà di accoglienza sul territorio e il progetto “Autonomia Lab” per l’inclusione sociale, lavorativa e culturale delle persone con disabilità e l’Arcidiocesi di Torino, che ha sostenuto gli interventi quotidiani della Comunità sul territorio diocesano a beneficio di circa 170 persone in stato di grave emarginazione e povertà. La Diocesi di Fossano-Cuneo ha sostento le realtà di accoglienza presenti nel suo territorio, così come ha fatto l’Arcidiocesi di Genova, che si è attivata per sostenere, tra le altre, la nostra mensa per i poveri e il centro aggregativo che animiamo in città.
Quelle citate sono solo alcune delle Diocesi che ci hanno sostenuto.
In questo elenco dettagliato riportiamo il quadro completo, diviso per regioni, per conoscerle tutte e rendicontare, in modo trasparente, i fondi erogati a nostro beneficio, assicurandoci un aiuto che fa la differenza.
ABRUZZO
Diocesi: Teramo
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Manuela" di Campli (TE)
CAMPANIA
Diocesi: Pompei
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno delle realtà di accoglienza locali, come la Casa Famiglia
EMILIA ROMAGNA
Diocesi: Faenza - Modigliana
Importo erogato: 17.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
Diocesi: Forlì - Bertinoro
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla CEC "Casa Madre della Speranza" di Malmissole
Diocesi: Imola
Importo erogato: 19.000 euro
Progetto: Sostegno alle 2 case di Accoglienza del territorio
Diocesi: Ravenna - Cervia
Importo erogato: 15.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
LIGURIA
Diocesi: Genova
Importo erogato: 3.500 euro
Progetto: Sostegno alle attività di accoglienza della Casa Famiglia, alla mensa per i poveri e al centro aggregativo
Diocesi: Savona
Importo erogato: 1.850 euro
Progetto: Sostegno alle 2 Case Famiglia del territorio
LOMBARDIA
Diocesi: Bergamo
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa di Accoglienza e Fraternità “Arco Iris” di Osio Sotto (BG)
Diocesi: Lodi
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Magnificat" di Codogno (LO)
Diocesi: Piacenza - Bobbio
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
MARCHE
Diocesi: Fabriano Matelica
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alle vittime di tratta accolte nella Casa Famiglia "Tra le Nuvole"
Diocesi: Jesi
Importo erogato: 8.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia “Maria Stella del Mattino” di Jesi
Diocesi: Macerata
Importo erogato: 20.000 euro
Progetto: Sostegno delle realtà di accoglienza del territorio diocesano
PIEMONTE
Diocesi: Biella
Importo erogato: 7.000 euro
Progetto: Sostegno alle 3 Case Famiglia del territorio e del centro aggregativo di Biella per persone con disabilità
Diocesi: Fossano - Cuneo
Importo erogato: 9.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio
Diocesi: Mondovì
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio diocesano
Diocesi: Saluzzo
Importo erogato: 16.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio e al progetto "Autonomia Lab" per l'inclusione sociale, lavorativa e culturale delle persone con disabilità
Diocesi: Torino
Importo erogato: 5.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza del territorio dove sono accolte circa 170 persone emarginate
SARDEGNA
Diocesi: Cagliari
Importo erogato: 10.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Madonna della Tenerezza" di Cagliari
TOSCANA
Diocesi: Massa Carrara - Pontremoli
Importo erogato: 6.300 euro
Progetto: Sostegno alla Case Famiglia "San Francesco" di Mulazzo e "Santa Giuseppina Bakhita"
Diocesi: Volterra
Importo erogato: 4.000 euro
Progetto: Contributo per i lavori di manutenzione della Casa Famiglia "San Martino" di Peccioli (PI)
VENETO
Diocesi: Vicenza
Importo erogato: 15.000 euro
Progetto: Contributo per la ristrutturazione della canonica di Bertesina (VI) e ampliamento degli spazi parrocchiali per apertura di una nuova Casa Famiglia
Diocesi: Vittorio Veneto
Importo erogato: 6.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Anawim" di Farra di Soligo (TV)
SICILIA
Diocesi: Acireale
Importo erogato: 8.000 euro
Progetto: Sostegno alle realtà di accoglienza locali, come la Casa Famiglia
Diocesi: Noto
Importo erogato: 6.000 euro
Progetto: Sostegno alla Casa Famiglia "Santa Chiara" di Scicli (RG)