Il libro intervista scritto da Giovanni Paolo Ramonda su matrimonio e famiglia in occasione del Sinodo è arrivato a papa Francesco grazie Sara e Paolo, i due novelli sposi ritratti in copertina nel giorno delle nozze.
“I cinque talenti degli sposi” arrivano nelle mani di papa Francesco. A fare la “consegna” sono stati Sara e Paolo, i due giovani che appaiono nella copertina del libro-intervista che Giovanni Paolo Ramonda ha dedicato al tema della famiglia, in occasione del Sinodo.
IL DONO AL PAPA
«Eravamo tra le coppie di novelli sposi che Papa Francesco ha ricevuto nell’udienza generale di mercoledì 21 – racconta Sara – e quando è venuto a salutarci gli abbiamo consegnato il libro. Ci sembra che abbia apprezzato molto il dono: l’ha preso in mano, ha sfogliato le prime pagine e ci ha sorriso. Dentro gli abbiamo messo anche una dedica».
NOVELLI SPOSI
La foto che li ritrae in copertina del libro, sorridenti, vestiti da sposi a bordo di una vespa rossa, è stata scattata il 21 agosto, giorno del loro matrimonio.
Sara è figlia di Orietta e Agostino Lanzarotto, membri della Comunità Papa Giovanni XXIII che vivono a Bonavigo, in provincia di Verona. Una famiglia aperta all’accoglienza non solo dei figli naturali (Sara ha una sorella e 2 fratelli, entrambi in seminario) ma anche di bambini e mamme in difficoltà. Una scelta di attenzione ai più deboli che Sara ha respirato fin da piccola e che lei stessa vive partecipando alle varie iniziative di “condivisione” organizzate dal gruppo giovani della Comunità: feste e vacanze vissute con chi altrimenti resterebbe escluso.
L’incontro con Paolo non le ha fatto cambiare direzione, anzi, anche lui è rimasto affascinato da queste scelte nate dal carisma di don Oreste Benzi, e si è lasciato coinvolgere.
Così, alla messa e alla festa del loro matrimonio, non mancavano quei “piccoli” che ormai fanno parte della loro vita.
L'ACCOGLIENZA DEI POVERI
«L’accoglienza dei poveri» è uno dei cinque talenti indicati da Ramonda nel libro, come via per una famiglia che si rinnova. Una scelta «esigente» – scrive il successore di don Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII – ma piena di frutti: «quella che si apre all’accoglienza è una relazione sovrabbondante, perché senti che la tua vita si realizza».
Riflessioni la cui utilità e attualità rispetto al dibattito in corso nella Chiesa è stata sottolineata da monsignor Bruno Forte nella prefazione: «Le riflessioni di Paolo Ramonda – scrive il segretario del Sinodo – si offrono come un contributo umile, sincero e ricco di vissuto sia al Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, che al grande evento dell'amore infinitamente misericordioso del Dio di Gesù Cristo, che papa Francesco ha voluto offrire alla Chiesa e al mondo con l'indizione dell'anno giubilare della misericordia»
UN LEGAME CHE NON TOGLIE LIBERTA'
Ora questo dono è nelle mani di Francesco, grazie a due giovani che hanno creduto all’amore per sempre. Un vincolo che non limita ma apre a nuove possibilità.
«L’amore, come anche l’amicizia, devono la loro forza e la loro bellezza proprio a questo fatto: che generano un legame senza togliere la libertà – ha detto il Papa durante l’udienza –: l’amore è libero, la promessa della famiglia è libera e questa è la bellezza! Senza libertà non c’è amicizia, senza libertà non c’è amore, senza libertà non c’è matrimonio».
(alessio zamboni)