Si è tenuta a Milano, presso Palazzo Lombardia, il 3 e 4 novembre la prima “Biennale dell’accoglienza – L’arte di accogliere”, un evento per riportare l’attenzione sul diritto di ogni bambino a una famiglia e la bellezza dell’esperienza dell’accoglienza. L’iniziativa è stata promossa dal Forum delle associazioni familiari con il contributo di Aibi, Azione per Famiglie nuove, Cometa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’accoglienza e Fraternità, in collaborazione con l’assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia e il Comune di Milano, direzioni Educazione e Welfare, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del Comune di Milano, il sostegno di Fondazione Cariplo, Ital Communications e Avvenire come media partner.
All’evento ha partecipato anche una numerosa delegazione della Papa Giovanni XXIII, tra cui il presidente Matteo Fadda il quale dopo aver richiamato le innovazioni sociali introdotte da don Oreste Benzi, l’inventore delle case famiglia e il lavoro che ha portato alla legge sull’affido e alla chiusura degli istituti, ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza precoce dei bimbi disabili ospedalizzati e dei minori stranieri non accompagnati. Ricordano l’importanza della gratuità nell’affido e richiamando le parole di don Oreste che ricordava come nell’accoglienza “ci si salva insieme”.
«Scegliere l’affido, come pure l’adozione – ha spiegato Roberta Castellan, rappresentante della Comunità Papa Giovanni XXIII nel Forum delle famiglie – richiede un rovesciamento di prospettiva. Non si tratta di avere un figlio, ma di dare una famiglia a un bambino. Don Oreste diceva: “Quando hai visto, non puoi far finta di non aver visto”. Questi bambini arrivano con dei vuoti d’amore, e quando vedi nei loro occhi che quei vuoti si riempiono, ritrovano umanità e gioia di vivere, non lo dimentichi più».
Tra le numerosi voci intervenute da segnalare quella di Valter Martini, il quale, oltre ad essere della Papa Giovanni XXIII, è portavoce del Tavolo nazionale affido. Martini ha richiamato l’importanza di porre in sinergia quattro attori: le famiglie accoglienti, le associazioni, la politica che dal 1997 ha istituito la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e gli operatori sociali.
«Con la Biennale dell’accoglienza abbiamo voluto offrire un luogo in cui l’Italia che accoglie possa ritrovarsi, raccontarsi e farsi ascoltare. – ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari – L’affido e l’adozione sono esperienze che parlano di relazioni, responsabilità e legami che cambiano la vita di tutti, non solo di chi accoglie. Questa Biennale è nata per dare voce a chi ogni giorno costruisce percorsi di fiducia, di prossimità e di futuro per bambini e ragazzi. È anche un’occasione per fare rete e riconoscere il valore sociale, educativo e culturale dell’accoglienza. L’obiettivo è far emergere buone pratiche, proposte concrete e nuove sinergie tra famiglie, associazioni e istituzioni, capaci di rendere più efficace e coordinato l’intero sistema dell’accoglienza. È il momento di rilanciare insieme una cultura dell’incontro, dove istituzioni, enti e famiglie camminano nella stessa direzione. Solo così potremo garantire ai più piccoli la possibilità di crescere in una comunità che davvero si prende cura di loro».
