È partito il 1 giugno il pellegrinaggio 'Sogna e Cammina', giunto alla 5ª edizione. Affrontano il percorso oltre 20 persone, fra ospiti ed operatori delle comunità terapeutiche 'San Giuseppe' di Sabbiuno (BO), 'San Lorenzo' di Caraglio (CN) e 'Madonna della Tenerezza' di Denore (FE).
Attraverseranno 7 tappe sulla via Francigena, con partenza da Bolsena (VT) ed arrivo a Roma, dove si celebrerà il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e Nuove Comunità proprio il 7 e l'8 di giugno. L'iniziativa è pensata per arricchire il percorso terapeutico dei partecipanti di un'importante occasione di riflessione, crescita e cambiamento, a partire dai numerosi spunti educativi che un'esperienza di cammino zaino in spalla offre: essenzialità, incontri, fatica, condivisione, contatto con la natura.
Il pellegrinaggio Sogna e Cammina rientra fra gli eventi organizzati nel mese di giugno dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in preparazione alla giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga del 26 giugno.
L'appuntamento per i pellegrini è fissato per la sera di sabato 31/5 sera, alla CT di Sabbiuno. L'ospitalità per il gruppo in arrivo da Caraglio (alla prima partecipazione al pellegrinaggio) è garantita da un'ottima pizza in forno a legna, strumento più che efficace per animare i primi momenti di conoscenza. La mattina seguente la sveglia suona presto. Dopo una bella colazione sostanziosa e l'arrivo anche dei partecipanti dalla CT di Denore, è tutto pronto, si parte! Anzi no... neanche il tempo di arrivare in fondo al vialetto che già bisogna tornare indietro. Raccolto tutto il necessario che era stato dimenticato, si ri-parte davvero! Dopo un viaggio di 3 ore, la carovana arriva a destinazione: Bolsena! Foto di rito davanti alla Basilica di Santa Cristina e inizia ufficialmente il nostro pellegrinaggio!
La prima tappa attraversa le vie del paese per poi passare a strade sterrate e sentieri. Sul percorso incrociamo tanti partecipanti alla maratona locale, che ci superano agilmente (ma loro non hanno lo zaino). Pochi km e la fame inizia a farsi sentire, decidiamo così di fermarci in una bella area picnic per mangiare l'insalata di riso che il nostro furgone di appoggio ci ha portato (anche noi qualche privilegio lo abbiamo).
Recuperate le forze si riparte per l’ultimo tratto, arrivando a destinazione in circa 3 ore, dopo una ripida salita. Siamo ospitati a Montefiasocne nel monastero di San Pietro delle monache benedettine dove ci accoglie suor Maria Magdalena, che con la sua gentilezza e disponibilità ci mette subito a nostro agio. Dopo una bella doccia rigenerante partecipiamo alla messa del paese, nell'affascinante basilica di San Flaviano. Poi la cena, preparata da alcuni di noi rimasti al monastero. Nella serata finalmente possiamo sederci in cerchio insieme, per la prima volta.
È il momento della consegna del nostro passaporto di viaggio: la credenziale del pellegrino, dove raccolgiere tutti i timbri delle tappe che faremo in questo pellegrinaggio! La serata finisce con un momento di condivisione sulla giornata passata e su ciò che ci ha lasciato. Poi a letto presto, per ricaricare le batterie!
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La sveglia suona alle 6: inizia una nuova giornata! Facciamo colazione tutti insieme, risistemiamo gli ambienti del convento che ci ha ospitato e siamo pronti a partire!
Attraversiamo la Rocca dei Papi e, dopo aver goduto della stupenda vista sul lago di Bolsena (con foto di rito), percorriamo il primo tratto in silenzio, riflettendo su un desiderio da custodire in questo pellegrinaggio. Sotto i nostri piedi, per alcuni tratti, l'antica via Cassia romana, ancora perfettamente conservata. Sfruttiamo un piccolo spiazzo per un momento di condivisione e intimità, prendendoci per mano e scambiandoci sguardi silenziosi e profondi. Tutto questo ci invita a riflettere su quanto siano potenti, pur nella loro semplicità, gesti che spesso diamo per scontati nella quotidianità.
Il viaggio prosegue tra i sentieri e la conoscenza con i nuovi compagni, il tutto accompagnato da un sole cocente, che ci fa apprezzare un piccolo ma provvidenziale albero per una sosta all'ombra. Dopo una mattinata intensa, arriviamo a Viterbo, dove ci aspetta un'ottima pasta fredda grazie al supporto "dell'ammiraglia". In mezz'ora raggiungiamo l'Ospitale del Pellegrino, dove ci aspetta Vincenzo, diacono e responsabile dell’ostello.
Dopo una doccia rinfrescante, riceviamo la benedizione del pellegrino proprio da Vincenzo, che ci ha anche spiegato l’interessante storia del pellegrinaggio dal Medioevo ai giorni nostri, dandoci utili consigli e spunti di riflessione per questa nostra esperienza! Ma soprattutto ci ha raccontato dei numerosi cammini che ha fatto (vi diciamo solo che potrebbe aver percorso più chilometri della vostra macchina!).
Intanto si fanno sentire i primi acciacchi, così decidiamo di fare un po’ di stretching nella piazza del duomo di Viterbo. La cena è preparata dalla simpaticissima cuoca Ivana che, insieme ad Alessandro, ci ha coccolato con antipasto, primo, secondo, contorno e dolce!
L’ospite speciale della cena è stato Fabio, uno dei fondatori del pellegrinaggio “Sogna e Cammina”, con il quale abbiamo avuto il piacere di parlare di come è nata l’idea di questo cammino. Prima della buonanotte, medichiamo le prime vesciche: siamo già intorno alla mezza dozzina!
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Dopo una bella dormita, riprendiamo il cammino: direzione Vetralla! I primi chilometri li affrontiamo come se fossero una seconda parte della colazione, preparata qualche ora prima da Ivana! L’aria fresca ci accompagna mentre percorriamo strade scavate anticamente dagli Etruschi nelle pareti di tufo, fino a raggiungere il cippo che segna i 100 km da Roma.
Al terzo giorno del cammino, le fatiche e i dolori si fanno sentire, ma stringiamo i denti. Il tragitto si snoda tra noccioleti e stupendi ulivi secolari, fino a raggiungere l'antica chiesa di Santa Maria in Forcassi, dove siamo accolti calorosamente dalle volontarie Mimma e Rossella. Sono proprio loro a guidarci all'interno del luogo sacro, dove Domenico, un altro volontario, ci racconta la storia e le vicende che hanno segnato questo luogo.
Ancora pochi chilometri e arriviamo a Vetralla, dove ci aspetta l'ammiraglia con gli attesi panini. Dopo il pranzo, ci attende l’ultima fatica: altri 2 km, in salita come ogni fine tappa che si rispetti, per arrivare al Monastero Casa Accoglienza Regina Pacis, dove ci accoglie Suor Maria Benedetta. Dopo un riposo rigenerante e un po’ di stretching, approfittiamo del giardino spazioso e ombreggiato per un momento di incontro che ci aiuta a fare una verifica di metà percorso.
Per concludere al meglio la giornata, un piatto di carbonara. Preparazione rigorosa: fortunatamente qualcuno di noi ha origini laziali, non possiamo sbagliare proprio qui! Prima della buonanotte, le medicazioni dei feriti, che aumentano giorno dopo giorno!
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Tappa 5: Sutri - Campagnano di Roma (24 km) - 5 GIUGNO
Tappa 6: Campagnano di Roma - La Storta (25km) - 6 GIUGNO
Tappa 7: La Storta - Roma (21 km) - 7 GIUGNO
Arrivati a Roma!! A breve il diario degli ultimi giorni!