Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne

News pubblicata il: 20/11/2023

«Costrette con la forza a rimanere invisibili»

In Europa lo sfruttamento sessuale delle donne coinvolge quasi il 60% delle persone trafficate.

Fra le 350 donne di 4 regioni italiane che hanno contattato gli operatori del progetto europeo Miriam contro la violenza di genere,  oltre il 60% sono madri. Alcune di questa sono state costrette ad interrompere la propria gravidanza.

Le operatrici che le ascoltano raccolgono i loro vissuti «Hanno paura di chi le sfrutta, le maltratta e ne abusa; paura dei fidanzati, dei mariti che dicono di amarle e invece le calpestano».

«Molte donne – raccontano le operatrici – temono di parlare e di non essere credute, temono, denunciando gli sfruttatori,  di dover cambiare le proprie abitudini, di dover abbandonare i luoghi in cui vivono. Sono preoccupate di salvaguardare l'incolumità dei propri figli, vicini e lontani che siano. Ed infine, temono di non essere protette dalle autorità e di essere additate dalla società».

La Comunità Papa Giovanni XXIII in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, che ricorre il 25 novembre di ogni anno, promuove iniziative a Rimini, Roma, Verona:

A Rimini il 26 novembre alle ore 17.30 si terrà l'iniziativa su violenza e gravidanza dal titolo "Vite spezzate"

A Verona il 26 novembre alle ore 21 si terrà il momento pubblico di riflessione e preghiera "In  memoria di Venetita e Lioara"

A Roma il 30 novembre alle ore 9 si terrà il convegno europeo sulla integrazione delle donne sopravvissute allo sfruttamento sessuale dal titolo "Integrate. Non invisibili".

Spiega Matteo Fadda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII: «Siamo molto preoccupati del crescente numero di femminicidi in Italia; ci lascia attoniti anche il dilagare in tutta Europa della violenza compiuta tra le mura domestiche. Incontriamo donne abituate a tacere, a minimizzare e a giustificare violenza, assoggettamento economico e manipolazioni psicologiche. Resteremo al loro fianco, perché possano ritornare ad una vita degna insieme ai propri figli».