Si è tenuto a Rimini l'1 e 2 agosto il "Colombaraduno". L'appuntamento, giunto alla sua terza edizione, è un momento di festa e approfondimento per tutte le persone che hanno partecipato ai progetti di Operazione Colomba – il corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII – e le persone che a vario titolo li hanno sostenuti, nonché per tutti gli amici della "Colomba".
	Quest'anno, per la prima volta, oltre al consueto bilancio annuale dei progetti, sono stati invitati degli ospiti esterni. I volontari hanno ascoltato Giorgio Beretta della Rete italiana disarmo che ha parlato in particolare della legge 185 sulla vendita di armi, a vent'anni della sua promulgazione. Un confronto acceso e interessante è stato quello con Martina Pignatti Morano, referente del tavolo Interventi civili di pace. 
	Il nostro governo nel 2014 per la prima volta ha finanziato l'invio di giovani all'estero in attività di Peacebuilding, parlando di sperimentazione di un modello di corpo civile di pace. Una "sperimentazione" che Operazione Colomba porta avanti da più di 20 anni. 
	Domenica mattina 2 agosto quattro esponenti della campagna BDS, boicottaggio disinvestimento sanzioni, ne hanno illustrato i punti salienti. 
	La campagna, alla quale anche la Comunità Papa Giovanni XXIII ha aderito, fu lanciata nel 2005 da un gran numero di organizzazioni della società civile palestinese. Si ispira al movimento contro l'apartheid in Sudafrica e oggi è diffusa a livello internazionale. Propone di realizzare boicottaggi e iniziative di disinvestimento verso Israele così come successe in Sudafrica. La pressione economica e politica ha tre obiettivi: la fine dell'occupazione militare e della colonizzazione dei territori palestinesi, il pieno riconoscimento dei diritti dei cittadini arabi di Israele, il rispetto del diritto al ritorno dei profughi palestinesi. Info: www.operazionecolomba.it
	(Francesca Ciarallo)