La strada di Piero

“Il diventare povero di denaro mi ha fatto diventare ricco”

Adesso aiuta e offre il conforto di un sorriso, di una parola, di un pasto caldo, di un tetto, a chi per strada una famiglia non ha.

“Io sono Piero e sono uno dei tanti che, a seguito della crisi economica, ha perso il lavoro”.
Inizia così il dramma di Piero, che è quello di tanti uomini e donne, un popolo di invisibili che ogni giorno affronta la vergogna, la fame, la solitudine. Molti finiscono a vivere in strada, al freddo. Dormono nei gazebo dei ristoranti chiusi, nelle sale d’aspetto della stazione o si ricavano un giaciglio nell’atrio di un palazzo, sepolti sotto coperte e cartoni.
Persone come noi, come Piero, la cui vita, in poco tempo, viene stravolta e trascinata in un baratro che lo porta a perdere tutto. Fino a quando, quello che sembrava un vicolo cieco, rivela una possibilità, una strada da percorrere e così, nella sua storia, si riaccende la speranza.
Un uomo solo, perso e senza più nulla, ritrova la sua dignità e il coraggio di ricominciare, lasciando al passato le scelte sbagliate e la disperazione. La Capanna di Betlemme, diventa la casa di Piero che, sostenuto e accompagnato, ricomincia a vivere e scopre quale sia la vera ricchezza.

 

Cosa sono le Capanne di Betlemme?
“Ci sono poveri che non vengono a noi, dobbiamo andarli a cercare”. Seguendo questo richiamo di don Oreste la nostra Comunità inizia ad incontrare persone sole ed emarginate nelle stazioni, sotto i ponti, sulle panchine nei parchi, nelle case abbandonate e ovunque si rifugiassero alla ricerca di un posto sicuro per la notte. Nel 1987 viene aperta a Rimini la prima Capanna di Betlemme, una realtà di pronta accoglienza dove i senza fissa dimora non trovano solo un tetto sulla testa e un letto dove dormire, ma soprattutto il calore di una famiglia, una cena condivisa, qualcuno pronto ad ascoltare.