Villaggio solidale

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio.
Proverbio africano

I Villaggi accolgono persone e famiglie che ci chiedono aiuto e hanno bisogno di un accompagnamento specifico, ma che non possono essere accolte in altre strutture tradizionali e difficilmente avrebbero trovato altro luogo.

 

Soprattutto per bambini che soffrono ingiustamente l’ingiustizia sociale e l’inadeguatezza degli adulti è necessaria una rete coesa, una vivace capacità di sostegno e l’ampio respiro di un intero villaggio per restituire sicurezza e accompagnare nel cammino della vita.

 

Numerosi sono i casi di case famiglia e famiglie che vivono vicine, condividendo alcuni momenti della giornata o della settimana oltre che l’impegno educativo ed assistenziale, ma dalla concretezza dell’esperienza sono nati, in varie parti del mondo, veri e propri villaggi, ognuno con caratteristiche peculiari ma accomunati dall’essere una comunità allargata.
In questo clima di aiuto e fraternità, si condivide tutto, si condivide la vita.

 

 

Villaggio missionario

Chalna | Bangladesh

In un piccolo villaggio vicino alla città di Khulna, in Bangladesh, c’è un della Comunità, che permette ai bambini di giocare liberamente nel cortile senza incorrere in pericoli.

 

Nel villaggio si trovano 3 case famiglia e 7 case di accoglienza per bambini e persone in difficoltà, perché disabili, orfani o in condizioni familiari pessime, che necessitano di un ambiente sano, protetto e familiare in cui vivere; vi sono poi alcune famiglie che hanno bisogno di sostegno per svariati motivi, così abbiamo scelto di inserirli all’interno del nostro villaggio dando loro la possibilità di gestirsi autonomamente come famiglia ma sostenuti e accompagnati da noi.

“Villaggio della Gioia”

Forlì | Italia

Il villaggio composta da case famiglia e numerosi appartamenti dove accoglie intere famiglie per evitare, quando possibile e in stretta collaborazione con il Tribunale dei Minori e con i servizi sociali, l’allontanamento dei bambini dai loro genitori, proponendo percorsi educativi e psicologici a tutto il nucleo familiare in difficoltà, accompagnandolo così in un percorso di cambiamento e crescita.

Condominio solidale “Divina Provvidenza”

Fossano (CN)

All’interno di un condominio la casa famiglia “San Paolo” e dieci alloggi creano una comunità di persone che scelga una vita di condivisione e socialità, “la vita di condominio”. Qui ci sono alloggi tutti abitati e progetti di accompagnamento all’autonomia per persone gravemente disabili, che in questo contesto acquistano maggior indipendenza, evitando l’inserimento in strutture sanitarie e salvaguardando la propria vita in famiglia.

Villaggio dell’Accoglienza

Boceda di Mulazzo (MS)

Tre case famiglia della Comunità si sono unite per dar vita ad un centro di accoglienza per persone adulte ed a diversi laboratori ergoterapici, per la produzione di prodotti di qualità della filiera del miele. In collaborazione con la cooperativa sociale “Il Pungiglione”, si sono avviati percorsi di recupero personale, reinserimento sociale e formazione al lavoro per le persone accolte che hanno vissuto esperienze drammatiche come la detenzione o la schiavizzazione imposta dal racket della prostituzione.

Villaggio della Carità”

San Rocco Castagnaretta (CN)

Offre accoglienza e supporto a nuclei familiari in difficoltà ed a persone svantaggiate o affette da disabilità medio/lieve, creando per loro un ambiente familiare di mutuo aiuto. Vi risiedono 4 case famiglia e 2 famiglie aperte, che si prendono cura di 2 alloggi indipendenti che ospitano soggetti con disabilità medio/lieve che – grazie alla collaborazione con la coop. sociale “Il Ramo” e con i servizi sociali – usufruiscono di percorsi personalizzati. Infine vi si trova un alloggio per i giovani che vogliono sperimentare la condivisione.

Villaggio dell’Amicizia

Costigliole Saluzzo (CN)

accoglie persone che vivono in strada, persone con disabilità gravi e anziani abbandonati dalle famiglie, e accompagnarli in un percorso di risocializzazione, di recupero della fiducia in se stessi, rispettando i tempi e le esigenze ognuno, e impegnandoli in lavori di gruppo e di responsabilità.

Progetto “Bambin Gesù di Praga”

Isola della Scala (VR)
Accoglie persone emarginate dalla società e in condizioni di disagio, che hanno bisogno di ricevere un’ospitalità tempestiva e temporanea, talvolta anche un’accoglienza residenziale. Il rapporto con il territorio e con la Diocesi è forte e continuativo.

Villaggio di Oreste

Loc. Sabbiuno – Castelmaggiore (BO)
Il villaggio raccoglie una Comunità terapeutica “San Giuseppe”, un Appartamento post-programma “Saliceto” per i reinserimenti sociali, la Comunità “San Giovanni Battista” per il reinserimento sociale/lavorativo, la Capanna di Betlemme e la casa famiglia “Santa Clelia” per minori in difficoltà e persone con gravi disabilità. Insieme per condividere la vita con persone escluse dalla società, affette da una dipendenza patologica o da un disagio psico-sociale, senza una casa, senza famiglia o con difficoltà familiari gravi, e diventare un centro di attrazione sociale e culturale per la prevenzione, la formazione spirituale e l’educazione all’accoglienza e alla condivisione per giovani e persone alla ricerca di se stesse e del significato più profondo della loro vita.

Villaggio Madonna di Guadalupe

Andria (BAT)

Una casa famiglia all’interno del Santuario per donne in stato di disagio e ragazze che vogliono vivere il servizio e la fraternità e quattro case dedicate all’accoglienza per bambini in condizioni di disagio creano un contesto di ascolto per giovani e famiglie e di accoglienza per persone in difficoltà, nel luogo dove sorgeva una piccola cappella dedicata alla Madonna di Guadalupe, ormai da tempo abbandonata e in disuso. Qui regna un clima di condivisione e fraternità, perché le famiglie che crescono insieme nell’amore di Dio e nell’apertura ai fratelli, certi che insieme ci si salva e ci si santifica.

Cascina Noasone

Castagnole Piemonte (TO)
Accoglie persone fragili, in particolare quelle più anziane, per un periodo o anche per sempre. In questa vecchia cascina ristrutturata si vive nella condivisione con gli altri, salvaguardando al tempo stesso la propria autonomia.