Comunità terapeutica

Da una trasgressione carica di vuoto ad una speranza ricca di senso

La comunità terapeutica è il luogo dove si cerca di dare una risposta efficace ai tanti giovani e alle famiglie che vivono il dramma della dipendenza da sostanze stupefacenti.
Il fulcro è la condivisione della vita che porta ad accogliere persone tossicodipendenti proponendo loro un cammino di recupero articolato secondo interventi educativi personalizzati. Negli ultimi anni oltre alla dipendenza da sostanze stupefacenti si è cercato di dare una risposta anche a nuove problematiche come l’etilismo, le droghe moderne, la dipendenza dal gioco d’azzardo.

 

Il programma riabilitativo mira a far prendere coscienza alle persone accolte delle proprie capacità, a valorizzare gli aspetti positivi della propria vita, in modo da conquistare una piena autonomia e realizzazione di sé.

 

La Comunità accoglie persone tossicodipendenti proponendo loro un cammino di recupero articolato secondo interventi educativi personalizzati. La caratteristica fondamentale è la condivisione della vita all’interno delle strutture di recupero.

Le tappe del percorso di rinascita e autonomia

Il programma riabilitativo mira a far prendere coscienza alle persone accolte delle proprie capacità, a valorizzare gli aspetti positivi della propria vita, in modo da conquistare una piena autonomia e raggiungere la realizzazione di sé.
Il percorso di recupero si apre anche all’accoglienza di soggetti con problematiche psichiatriche o di handicap mentale grave, in una sinergia di solidarietà molto efficace.Il percorso terapeutico è articolato in tre tappe:

  1. Accoglienza. Il centro d’accoglienza, nel quale si sviluppa la prima fase del programma, è la realtà di riferimento per le richieste di aiuto da parte dei ragazzi stessi e delle loro famiglie. Esso funge anche da filtro per una prima valutazione delle motivazioni che hanno generato la richiesta di intraprendere un programma terapeutico. Successivamente a questa analisi, la prima accoglienza diventa il luogo per la formulazione di un percorso personalizzato.
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  3. Comunità terapeutica. La seconda fase è la tappa di approfondimento e di rielaborazione del cammino riabilitativo. La metodologia adottata tende a far emergere l’aspetto familiare rispetto a quello lavorativo, la collaborazione e l’apertura verso il territorio, piuttosto che un lavoro concentrato tra le mura della stessa comunità terapeutica.
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  5. Reinserimento nella società

Comunità terapeutiche in Italia
19 strutture
350 persone attualmente in programma

 

 

Comunità terapeutiche all’estero
9 strutture in Croazia, Russia, Brasile, Bolivia, Cile, Argentina, Australia, Senegal, Albania
150 persone attualmente in programma

Conosci la Cooperativa Papa Giovanni XXIII?

Fondata nel 1988 nasce per gestire le iniziative a favore dei tossicodipendenti avviate dalla Comunità Papa Giovanni XXIII si occupa di accoglienza, cura, riabilitazione e reinserimento di persone svantaggiate, con focus sulle dipendenze e gestisce le numerose comunità terapeutiche in Italia.