In Kenya metà della popolazione vive sotto la soglia della povertà, in alcuni villaggi come il Turkana, dove la Comunità Papa Giovanni XXIII è presente, non c’è acqua né tantomeno cibo. Anche in Zambia, i bambini sono colpiti da gravi forme di malnutrizione e in Bangladesh ogni giorno centinaia di persone vivono una grave crisi alimentare. Ma anche restando qui in Italia si vedono uomini, donne, anziani e famiglie intere che vivono in situazione di disagio e povertà.
Sono persone che hanno perso lavoro, stipendio, tutto. Altre invece non hanno mai avuto nulla. Per questo “Un Pasto al Giorno”, l’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII, si impegna a garantire 7 milioni e mezzo di pasti all’anno per le mense e realtà di accoglienza nei 40 Paesi in cui è presente e dove accoglie, con amore e cura, ogni persona che si siede alla nostra tavola.
A partire da sabato 21 e domenica 22 settembre, i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII saranno in tantissime piazze d’Italia per chiedere il sostegno che ci permette di dare da mangiare ai bimbi, alle mamme, alle famiglie che ci chiedono aiuto nei paesi più poveri del mondo, spesso l’unico che ricevono.
Simone, missionario della Comunità Papa Giovanni XXIII da tanti anni, porta un esempio di cosa fa Un Pasto al Giorno: “in Kenya, tra le altre cose, riusciamo a garantire cibo a 5 mense scolastiche in 5 villaggi, dove 800 bambini mangiano sia a colazione che a pranzo tutti i giorni. È fondamentale, perché sapendo che lì mangeranno, le famiglie li mandano a scuola, dove possono studiare e costruirsi un futuro diverso”.
Ogni anno scegliamo un oggetto simbolico che esprima la gratitudine di tutta la Comunità a quanti decidono di sostenerci con una donazione. Per il 2024 abbiamo scelto un calendario che ci accompagnerà in un anno importante per la nostra grande famiglia: il centenario della nascita di don Oreste, che vivremo nel 2025. Un anno da condividere insieme, come fratelli e sorelle, uniti in difesa dei più deboli.